L’uomo morto per le cimici ovviamente non ha subito nulla da questi insetti, in quanto è caduto dal terzo piano senza riuscire nemmeno ad avvicinarli. Le cimici va ricordato che sono totalmente inoffensive e non possono fare del male a chi si avvicina a loro. Sono ovviamente molto fastidiose e rilasciano anche un cattivo odore, anche se sono molti i miti da fidare. Per questo serve sempre essere molto ben informati di fronte alle notizie che si possono leggere su internet. Esistono poi diversi metodi per disinfestare in maniera ecologica, evitando che le cimici possano moltiplicarsi. Purtroppo in questo periodo sono diverse le situazioni che hanno reso ormai sempre più importante la presenza di questi insetti anche nelle nostre abitazioni con una vera e propria invasione soprattutto nella zona nord-est del nostro paese. (agg. di Matteo Fantozzi) 



SI CHIAMAVA IOSIF PETRU FARCAS

Arrivano ulteriori informazioni in merito alla tragedia avvenuta a Campodarsego dove un uomo ha perso la vita per cercare di uccidere delle cimici. Questi infatti si è sporto troppo dalla finestra del terzo piano, precipitando e perdendo dunque la vita. Il Corriere del Veneto racconta che si chiamava Iosif Petru Farcas e aveva compiuto da poco 30 anni. Da due anni si era trasferito nel luogo dell’incidente in via Antoniana 216 con quella che era sua moglie Cristina Racles. Dalla donna aveva avuto un figlio poi appena un anno fa nel 2017. Al momento però nessuno ha raccontato che tipo di uomo fosse anche se la totale assenza di polemiche e il grave dispiacere del quartiere intero dove viveva fanno pensare a un ragazzo dalle buone maniere e dai sani principi. Una tragedia che non può essere accettata e che lascia un vuoto incredibile nel cuore di un paesino molto caloroso. (agg. di Matteo Fantozzi)



TRAGEDIA A CAMPODARSEGO

Tragedia a Campodarsego, in provincia di Padova, dove un uomo di circa 30 anni è morto nel pomeriggio mentre scacciava le cimici. Attorno alle 17 si è sporto sulla parte esterna dell’edificio in cui abitava, in via Antoniana, e ha cominciato a scacciare le cimici con un soffiatore. Poi però il giovane ha perso l’equilibrio ed è caduto dal terzo piano morendo sul colpo. Sul posto, nei pressi della brasserie Red Fox, è intervenuto il personale del Suem che è giunto con un elicottero. I sanitari hanno provato a rianimare il 30enne, ma ogni tentativo si è rivelato inutile. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri per i rilievi. Le cimici, che stanno invadendo il Veneto, hanno fatto il primo morto. La vittima, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è Iosif Petru Farcas, che si era trasferito due anni fa in via Antoniana 216 con la moglie Cristina Racles, da cui l’anno scorso aveva avuto un figlio.



INVASIONE DI CIMICI IN VENETO

Finora le cimici avevano provocato “solo” danni economici, per milioni di euro. Per gli agricoltori sono una «calamità». Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato della cimice asiatica, che si rigenera tre o quattro volte l’anno. La Regione Veneto è arrivata a chiedere l’aiuto dell’Università di Padova «per individuare le migliori strategie di prevenzione e contrasto». Così è stata mappata la presenza della cimice sul territorio ed è emerso che la misure più efficace per limitare danni e ridurre l’uso di insetticidi chimici è il posizionamento di reti anti-insetto. L’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan ha rivelato di essersi rivolto anche al ministero dell’Ambiente, «che sta cercando una soluzione, ma non è semplice», in attesa «che la scienza individui l’insetto antagonista». Il problema è che le reti anti-insetto non si possono installare da sole, ma vanno collocate su quelle anti-grandine, chiudendo così gli appezzamenti. Peraltro costano circa 10mila euro all’ettaro.