Ancora sangue sulle strade d’Italia, dove nella serata di ieri un uomo di 38 anni di Monza, ubriaco alla guida della sua auto, ha travolto ed ucciso un motociclista mentre entrava in un distributore di benzina a Brugherio. Il conducente della vettura e autore dell’incidente mortale, è risultato positivo all’alcol test. Insieme a lui, nell’auto, c’erano anche i suoi due figli piccoli, rispettivamente di 5 e 10 anni. I tre avevano trascorso il pomeriggio insieme alla sagra del paese prima dell’immane tragedia. La vittima, come rivela l’agenzia di stampa Ansa, è un uomo di 60 anni a bordo della sua Ducati al momento del tragico impatto mortale. Con lui, sul mezzo a due ruote vi era anche la moglie, rimasta gravemente ferita ed ora ricoverata all’ospedale Niguarda a Milano. Niente da fare invece per il coniuge che avrebbe riportato lesioni mortali in seguito allo scontro con la vettura guidata dal 38enne. L’intera dinamica del brutto incidente avvenuto nella tarda serata di ieri è attualmente al vaglio della polizia locale chiamata a svolgere tutti gli accertamenti del caso.
INCIDENTE MORTALE A MONZA: LA DINAMICA
Il 38enne risultato positivo all’alcol test è stato arrestato con la concessione dei domiciliari con l’accusa di omicidio stradale dopo che con la sua vettura ha travolto i due coniugi che erano a bordo di una Ducati. Saranno ora i rilievi della polizia locale a stabilire con precisione l’esatta dinamica ma secondo una primissima ricostruzione, pare che l’arrestato stessa svoltando verso il distributore di benzina quando ha travolto mortalmente la coppia in moto. Il motociclista non è morto sul colpo ma, soccorso dagli operatori del 118 è stato trasportato e ricoverato d’urgenza al San Gerardo di Monza dove purtroppo si è spento poco dopo a causa delle gravi lesioni. La moglie si trova invece nel nosocomio milanese del Niguarda ma le sue condizioni sarebbero critiche. Anche il conducente della vettura è stato trasportato in ospedale dove è stato accertato l’elevato livello del tasso alcolemico nel sangue superiore al limite consentito dalla legge.