“I leghisti non sono benvenuti qui” è quanto si sarebbe sentita dire Eleonora Ferri, consigliera comunale leghista a Lodi, città lombarda che ormai sembra diventata terreno di scontro aperto dopo il caso delle mense scolastiche vietate a chi non può pagarsele (in maggioranza famiglie di immigrati). Il nuovo caso invece, secondo quanto denunciato dalla consigliera, è razzismo alla rovescia, nei confronti di chi appartiene alla Lega. La donna, racconta, si era iscritta a un corso di specializzazione della Croce Rossa. Alla seconda lezione, si legge nella sua denuncia inviata al presidente della Croce Rossa italiana, il responsabile del corso stesso legge la lista delle categorie di persone a cui l’ente presta soccorso: “le cosiddette categorie “vulnerabili”: disabili, tossicodipendenti, minori, carcerati, immigrati/rifugiati”. 



“DISCRIMINATA DALLA CROCE ROSSA PERCHÉ DELLA LEGA”

Alla lettura delle parole immigrati e rifugiati, dice la consigliera, ecco l’incredibile: “Chi vota Lega qui dentro non ci può stare” e ancora “visto che a Lodi negli ultimi tempi l’aria che si respira è quella che è chi la pensa così e stasera è qui, ha forse sbagliato posto”. Discriminata perché leghista: “Non nascondo che sentire affermare frasi di questo genere è stato per me a dire poco scioccante ed umiliante, mi sono sentita ferita” dicendo che già dal 2011 è diventata soccorritrice dopo aver fatto un anno e mezzo di servizio di trasporto di base in ambulanza.  “Trovo profondamente scorretto il comportamento dell’istruttrice, che si è permessa di fare politica davanti ad un gruppo nutrito di persone, facendo dichiarazioni discriminatorie che ledono la libertà di pensiero individuale”: ha senz’altro ragione.



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