Neanche nel giorno in cui i bambini figli di genitori stranieri hanno potuto fare ritorno nelle mense scolastiche grazie alla raccolta fondi da 60mila euro del Coordinamento uguali doveri si placa la polemica politica. Interpellato sull’iniziativa che ha consentito ai bimbi di tornare a mangiare insieme ai compagni, Salvini ha commentato:”Bene, però chi può deve pagare, non esistono canali preferenziali. E’ che sono stufo di stranieri che hanno case e conti all’estero e hanno tutto gratis in Italia”. Come riportato da Quotidiano.net, interpellato sulle dichiarazioni di Fico, che aveva detto:”Nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o in modo inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa”, Salvini è passato al contrattacco. Il vicepremier leghista ha infatti replicato:”Fico faccia il presidente della Camera. Siamo qui a parlare di edilizia, per rispetto dell’Ance non vado oltre”. (agg. di Dario D’Angelo)
LODI, BAMBINI STRANIERI TORNANO IN MENSA GRAZIE A COLLETTA DA 60MILA EURO
Non si placa il caso della mensa della scuola di Lodi. I bambini stranieri sono tornati a pranzare assieme ai propri compagni di classe comunitari, dopo giorni in cui erano stati isolati. A risolvere la situazione ci ha pensato il Coordinamento uguali doveri, un’associazione nata proprio in seguito all’esplosione di questo caso, che ha di fatto superato il nuovo regolamento comunale voluto dalla giunta leghista del paese lombardo. In breve tempo sono stati raccolti oltre 60mila euro grazie ad una raccolta fondi, che andranno a coprire la differenza fra la tariffa agevolata (quella pagata dalle famiglie extracomunitarie fino all’anno scorso), e quella piena. Nel frattempo, come ricorda Milano FanPage, non si placa il presidio voluto dalla stessa associazione di cui sopra, per protestare contro il regolamento, chiedendone il blocco o la modifica. Resta da capire se il comune lodigiano, a cominciare dalla sindaca Sara Casonava, accoglierà o meno queste proposte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI LILIANA SEGRE
Arriva anche l’opinione della senatrice a vita Liliana Segre sul caso Lodi. Intervenuta ai microfoni di Radio Capital, ha condannato l’operato della giunta leghista: “I bambini hanno una grande sensibilità, a quelli che si sentono scartati e messi da parte cosa gli importa che ci sia il documento? In più ne risentono per tutta la vita, ma quelli che li mettono da parte come vanno a casa loro a mangiare con i loro bambini? Questo è il punto: vanno curate le menti e i cuori”. Ed è pronta a contrastare il provvedimento in prima persona: “Nella mia modestissima vecchiaia, ormai avanti negli anni, andando in Senato presenterò un disegno di legge contro l’odio: le parole dell’odio che oggi viaggiano tranquille, sono quelle che fanno sì che non si accetti un bambino a mangiare con gli altri”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PRESIDIO CONTRO REGOLAMENTO
Il caso Lodi sta scatenando vibranti polemiche e lo scontro coinvolge le forze di Governo, con Roberto Fico (Movimento 5 Stelle) che si è schierato contro il provvedimento della giunta della Lega. Matteo Salvini ha replicato per tono, ma non sembra essere finita qui. Nel frattempo è iniziato poco fa il presidio in piazza Broletto, sotto i portici del Comune: come riportato dall’Ansa, durerà 12 ore la protesta contro il regolamento sull’accesso alle tariffe agevolate per mense e trasporti. La richiesta è chiara: bloccare o modificare il regolamento. A coordinare la protesta degli extracomunitari è Abdelrahman El Saidm, che ha sottolineato che “su circa 300 domande per ora ne sono state accolte 5, inaccettabile”, a proposito dei certificati sulle proprietà nei Paesi di origine. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL 6 NOVEMBRE PAROLA AI GIUDICI
Mentre la politica si affanna a discutere il caso di Lodi, dove la modifica al regolamento sulle agevolazioni per gli accessi alla mensa e ad altri servizi come lo scuolabus da parte della sindaca della Lega Sara Casanova ha escluso di fatto più di 200 bambini stranieri, a fornire una soluzione alla vicenda potrebbero essere i giudici. Come riportato da Il Giorno, infatti, il 6 novembre si terrà l’udienza civile al tribunale di Milano a cui il 24 aprile scorso si sono rivolti i consiglieri comunali d’opposizione di Lodi appartenenti ai gruppi del Pd e del M5s, nonché ai civici “110&Lodi”, “Gendarini Sindaco”, “Lodi civica”, “Giuliana Cominetti” e “Lodi comune solidale”. Il ricorso al tribunale di Milano è stato presentato con un esposto in cui si mettono in evidenza i contorni di un provvedimento, quello della sindaca Casanova, definito “discriminatorio”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI DIFENDE LA SINDACA LEGHISTA DI LODI
Si rinnova lo scontro Matteo Salvini e Roberto Fico, ma questa volta l’oggetto dello scambio di vedute non sono gli sbarchi dei migranti nei porti italiani bensì il diritto ad accedere alla mensa scolastica negato ai figli di genitori stranieri dalla modifica al regolamento varata dal sindaco di Lodi, la leghista Sara Casanova. In un post su Facebook il vicepremier ha già annunciato la volontà di andare a trovare l’esponente del Carroccio “per portare tutta la mia solidarietà”. Poi ha spiegato con un post su Facebook perché sta dalla parte della sindaca ed è d’accordo rispetto al fatto che i bambini di figli stranieri possano non avere accesso a mensa e scuolabus:”Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene!!! Basta coi furbetti, se c’è gente che al suo Paese ha case, terreni e soldi, perché dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli Italiani pagano tutto? Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese?. Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia e buon senso”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA LETTERA DI AMNESTY INTERNATIONAL
Sulla questione dei bambini esclusi dalla mensa di Lodi si è espressa anche Amnesty International Lombardia, che con una lettera ufficiale si è rivolta alla Sindaca della cittadina lombarda per manifestare tutta la sua preoccupazione verso una deriva comportamentale inaspettata, soprattutto per il rischio di confondere l’applicazione di una legge o di un regolamento con la mancanza di umanità: “Esprimiamo forte preoccupazione rispetto agli effetti dell’applicazione del regolamento comunale da Lei varato e volto a richiedere, per la fruizione di prestazioni sociali agevolate, una certificazione specifica per cittadini di stati extra-Unione europea. In conseguenza di tale regolamento, in molti casi, si ha l’impossibilità di attestare una situazione patrimoniale di difficoltà che grava su una considerevole fascia di popolazione, e che viene applicata sulla base di un criterio inequivocabilmente discriminatorio. Gli effetti sono di particolare gravità se visti in relazione al servizio di mensa e di trasporto pubblico per i bambini delle famiglie colpite dal provvedimento, il cui diritto allo studio e a una positiva integrazione con i compagni di pari età rischiano di essere seriamente compromessi.” (agg. di Fabio Belli)
FICO RICORDA FINI
Anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, ha risposto al Presidente della Camera, Fico, per rispondere all’invito di riammettere alle mense scolastiche della città di Lodi i bambini ai quali è stato vietato il servizio. E per Fico, Molinari scomoda il paragone con Gianfranco Fini: “L’ultimo presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna. Ci auguriamo che invece che lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all’organizzazione dei lavori di Montecitorio, restando super partes.” La Lega ha avuto un approccio molto aggressivo alla problematica, sottolineando come il rispetto delle regole non debba essere prevaricato dal fatto che i piccoli protagonisti della vicenda possano muovere a compassione, pur ovviamente tenendo presente la possibilità che una gara di solidarietà, come quella che ha portato già a raccogliere i soldi della retta, possa risolvere il problema almeno localmente. (agg. di Fabio Belli)
SI ALZANO I TONI DELLO SCONTRO
Fa fronte la Lega contro il Presidente della Camera, Roberto Fico, insolitamente duro questa volta e che lascia da parte i toni diplomatici per stigmatizzare il caso della mensa separata per alcuni bimbi figli di immigrati a Lodi. La decisione della sindaca Sara Casanova ha portato l’esponente dell’ala movimentista dei 5 Stelle a spiegare che qualcuno dovrebbe chiedere scusa a quei bambini e poi riammetterli alla mensa scolastica assieme agli altri. Tuttavia, il primo cittadino del centro lombardo ha già fatto sapere che la delibera rimane e, sulla stessa lunghezza d’onda, anche Matteo Salvini ha appoggiato la sua decisione, aggiungendo che non si tratta di discriminazione o razzismo ma solo di buon senso e di provvedimento contro quelli che lui chiama “i furbetti”. Inoltre la Casanova ha spiegato in una nota le sue ragioni, nonostante i rappresentanti del Pd lodigiano ne abbiano chiesto le dimissioni: “Ci sono attacchi personali e minacce vergognosi anche se sul tema delle prestazioni agevolate l’amministrazione ha sempre accettato il dialogo costruttivo” si legge nella suddetta nota che prosegue ricordando che “la Legge deve valere per tutti sempre” e conclude dicendosi “dispiaciuta che non tutti condividano il principio di equità alla base di questa delibera che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione”. (agg. R. G. Flore)
SINDACO E SALVINI REPLICANO A FICO
Continua a rimanere acceso tra le polemiche il caso delle mense scolastiche della città di Lodi “vietate” ai bambini stranieri da un provvedimento del sindaco leghista Sara Casanova. In realtà il provvedimento riguarda tutte le famiglie che non pagano le mense scolastiche, la maggioranza dei quali ovviamente figli di immigrati. Sono scattate le proteste e i cittadini di Lodi si sono distinti con una raccolta fondi spontanea, ben 60mila euro raccolti in poche ore che permetteranno a tutti i bambini rimasti fuori di accedere fino a dicembre alle mense scolastiche. Ma tra i politici è ancora battaglia. Il sindaco infatti ha fatto sapere che il provvedimento resterà in vigore: “Dispiace che non tutti condividano il principio di equità che sta alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza per dimostrare redditi e beni posseduti” ha detto.
CAOS SULLA MENSA DI LODI
Da parte sua invece il pentastellato presidente della camera Roberto Fico si è dichiarato contrario con un forte monito rivolto al sindaco e anche alla Lega che sostiene, nelle parole del ministro degli interni Salvini, il provvedimento (“Basta furbetti non è razzismo, la pacchia è finita” ha detto): “Nel momento in cui si fa una delibera che, in modo conscio o in modo inconscio, crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa scolastica”. Fico però non parla di abolire il provvedimento ma ringrazia soltanto la popolazione per aver raccolto il denaro necessario il che lascia perplessi ma è è significativo che il M5S non voglia mettersi contro la Lega. Da parte sua Salvini, pur sostenendo non si tratti di razzismo attacca solo le famiglie dei migranti: “Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia e buon senso”.