Soffriva di crisi di epilessia da sempre, quando, incinta di 37 settimane, Amanda da Silva, una donna brasiliana, ha avuto una crisi così forte da entrare in coma. Nonostante la situazione, i medici hanno fatto sì che il bimbo che portava in grembo nascesse. In quel momento si è verificato un fatto straordinario, che dimostra quale potenza abbia il legame madre-figlio anche in condizioni di coma. Appena estratto il bambino, i medici glielo hanno posto tra le braccia. In quell’esatto momento dal seno di Amanda ha cominciato a sgorgare del latte, come se il corpo della donna avesse riconosciuto quello del neonato. Ma non è finita qui: dopo pochi minuti la donna si è risvegliata, tra la meraviglia di tutti, dal coma. Non ricordava più nemmeno di essere stata incinta, la prima cosa che ha chiesto al padre presente al parto è stata di chi fosse quel bambino. Toccandosi la pancia, si è resa conto che non era più incinta e ha potuto ricostruire quello che le era successo. Amanda durante il coma era stata colpita dalle convulsioni precedenti il parto: il bambino è sopravvissuto grazie all’ossigeno che il personale medico ha fatto giungere al cervello e al ventre.



IL MIRACOLO DELLA VITA

L’idea di deporre il bimbo appena nato fra le braccia della madre è stata di una delle infermiere che aveva intuito che quel gesto avrebbe potuto farla uscire dal coma e così è stato, dopo 23 giorni di stato comatoso. Nonostante questo, nessuno si aspettava una reazione del genere da parte della madre. C’è voluto un parto cesareo ovviamente mentre la donna era sedata contro possibili nuovi attacchi di epilessia, il bambino è nato con un sistema immunitario molto debole e problemi respiratori per via dei medicinali che la donna aveva dovuto prendere, ma dopo sei giorni di cura intensiva sia la madre che il bambino stanno bene. Durante il coma, gli esami avevano mostrato che il cervello era attivo, ma nessuna parte del corpo poteva muoversi e lei non rispondeva ad alcuno stimolo, nemmeno le voci dei parenti. Dopo la nascita, incapace di muovere le braccia, l’infermiera le prese e le mise attorno al corpicino del neonato tenendole strette con le sue mani. In quel momento Amanda ha cominciato a piangere e a produrre latte dal seno. Era, hanno raccontato, come se stesse cercando di comunicare: sono qui e sono viva. E’ così è stato.



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