Sulla questione dei migranti respinti in Italia dalla Francia a Claviere, si è espresso anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Attraverso la propria pagina Facebook, il premier italiano ha usato toni duri nel descrivere la vicenda: «L’episodio degli agenti della Gendarmeria francese – scrive sul social network – che hanno sconfinato per riportare in Italia due migranti lascia letteralmente sconcertati. E preoccupano le notizie di altri episodi simili che potrebbero essersi verificati in passato». Conte ha annunciato che domani partirà alla volte di Bruxelles per la riunione fra i capi di stato e i presidenti esecutivi degli stati membri, e nell’occasione chiederà spiegazioni al collega francese, Emmanuel Macron: «Domani partirò per Bruxelles – afferma – per la riunione del Consiglio europeo, e avrò un incontro con il presidente francese Macron e sarà questa l’occasione per acquisire in prima persona chiarimenti, che abbiamo già richiesto tramite la Farnesina, e soprattutto per avere garanzie che tali episodi non si verifichino mai più». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“VOGLIAMO NOMI E COGNOMI”

Non si placa la polemica a distanza fra l’Italia e la Francia, per lo sconfinamento di Claviere e il respingimento in Italia dei migranti. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha puntato più volte il dito nei confronti del presidente d’oltralpe, Emmanuel Macron, e nelle ultime ore è uscito nuovamente allo scoperto, facendo sentire la propria voce. Attraverso una nota ufficiale del Viminale, il vice-presidente del consiglio pretende l’elenco completo degli immigrati respinti nel territorio italiano: «Dopo il furgone della gendarmeria avvistato a Claviere stanno emergendo altri episodi inquietanti – si legge sulla nota – non ci interessano le giustificazioni, peraltro ridicole, né le indagini interne avviate dai francesi. Parigi deve comunicarci immediatamente le identità degli immigrati lasciati nei boschi. Nomi, cognomi, nazionalità, date di nascita». Quindi le accuse italiane si allargano anche all’Unione Europea, da sempre fautrice di accoglienza e integrazione: «Ci sorprende la timidezza dell’Europa e degli organismi internazionali, solitamente solerti a bacchettare l’Italia». Salvini conclude fra il serio e l’ironico: «Faccio gli auguri di buon lavoro al nuovo ministro dell’Interno francese, Castaner, con l’auspicio possa controllare i suoi uomini meglio di quanto abbiano fatto i suoi predecessori». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA PRECISAZIONE DELL’ELISEO

Dopo le bordate di Matteo Salvini contro Emmanuel Macron sullo sconfinamento della gendarmeria francese e sullo “scarico” di migranti a Claviere, in territorio italiano, ecco arrivare finalmente la replica – indiretta – dell’Eliseo. Da Parigi fonti vicine a Macron confermano:”C’è stato un errore, un incidente. È deplorevole. La Prefettura l’ha ammesso” ma, come riportato da La Repubblica, sottolineano pure come vi sia di fatto una “strumentalizzazione politica” della vicenda da parte di Matteo Salvini, che a dirla tutta non viene citato ma direttamente definito il “nuovo collega di Christophe Castaner”, il nuovo ministro dell’Interno francese nominato oggi. Dall’Eliseo dunque precisano: Operiamo al confine secondo accordi bilaterali. Ci sono talvolta piccola incidenti da una parte e dall’altra ma non è mai rimessa in dubbio la regolare collaborazione”. L’appunto politicamente più importante, però, è quello in cui l’Eliseo definisce “individuali” le critiche di Salvini, ricordando ad esempio come né il premier Giuseppe Conte né il ministro Enzo Moavero abbiano usato la vicenda di Claviere per “farne il simbolo di una nuova crisi”. (agg. di Dario D’Angelo)



FRANCIA, “NON ACCADRA’ PIU'”

La Procura di Torino ha aperto una indagine internazionale dopo i fatti di Clavière che hanno visto alcuni uomini della Gendarmeria francese scaricare alcuni migranti oltre confine, ma è a livello politico ora che si consuma lo scontro tra il nostro Paese e quello transalpino. Dopo le dichiarazioni del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha spiegato di non voler accettare le scuse del presidente Macron, accusando anzi la Francia di non aver ancora dato i nomi di tutti quegli immigrati che sono stati lasciati liberi nei boschi, sono arrivati due tipi di reazioni: più netta e piccata quella dell’Eliseo, maggiormente improntata alle scuse e a distendere gli animi quella di Nathalie Loiseau, Ministro per gli Affari Europei. Quest’ultima ha ricordato che “la cooperazione tra Italia e Francia è importante e faremo in modo che simili episodi non accadano più”, mentre dall’entourage di Macron si risponde a tono a Salvini, parlando di “strumentalizzazione politica individuale” pur ammettendo l’errore compiuto dalla Gendarmeria. (agg. R. G. Flore)

SPATARO, “GENDARMERIA FUGGITA AD ALTA VELOCITA'”

Trasporto di stranieri nel territorio dello Stato con atti diretti ad assicurarne illegalmente l’ingresso: è questa l’ipotesi di reato su cui il procuratore di Torino, Armando Spataro, ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti per i fatti di Claviere. Come riportato da Il Secolo XIX, si tratta dello stesso reato – ma con fini evidentemente diversi – che viene di solito contestato agli scafisti che trasportano clandestini in Italia. Nel comunicato diramato da Spataro si legge che il 13 ottobre scorso “la Digos notava un’automobile coi colori e i simboli della gendarmeria francese che era ferma in zona Claviere poco prima della galleria Cesana e dalla quale venivano fatti scendere due giovani i quali – dalle caratteristiche fisiche (colore della pelle incluso) – parevano chiaramente stranieri. Uno dei due gendarmi presenti all’interno della vettura indicava ai due uomini la direzione dell’area boschiva cioè quella per allontanarsi dalla strada asfaltata”. Ma il particolare che forse salta particolarmente all’occhio è quello che parla di un vero e proprio inseguimento:”Tali due uomini si allontanavano senza poter essere identificati anche perché la polizia italiana tentava invano di raggiungere la vettura della gendarmeria francese che ad alta velocità, dopo aver fatto inversione di marcia, ripartiva verso la Francia, percorrendo la galleria Claviere. I poliziotti italiani riuscivano a fotografare la vettura quando già questa aveva oltrepassato il confine”. (agg. di Dario D’Angelo)

SALVINI, “NON ACCETTIAMO SCUSE FRANCIA”

«Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente […] Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse». Le parole di Matteo Salvini sul caso Claviere hanno di fatto portato un caso di cronaca assai spinoso come quello successo al confine piemontese, ad uno autentico scontro politico con Italia e Francia, ancora una volta, da parti opposte. Emergono nel frattempo nuove “ombre” sulla Gendarmerie, già responsabile degli sconfinamenti di Bardonecchia (a inizio 2018) e dello scorso venerdì a Claviere (qui tutti i dettagli): la procura di Torino indaga infatti in un terzo episodio sospetto, risalente allo scorso 2 agosto. I migranti non c’entrano stavolta, visto che sarebbero stati due uomini italiani residenti a Claviere ad essere stati controllati con richiesta di documenti da 4 militari armati dell’esercito francese: «I quattro sono usciti da una zona boschiva dov’erano nascosti e hanno chiesto in lingua straniera i documenti: erano verosimilmente francesi», dice la Procura torinese. Se così fosse confermato, la tesi della Ministra Louseanu – che ha parlato, scusandosi da Parigi questa mattina, di «gendarmi arrivati da poco nella zona ed entrati in Italia senza volerlo» – si ridurrebbe decisamente, facendo prevalere invece le ragioni italiane contro uno Stato che per almeno 3 volte in meno di un anno ha illegalmente “sconfinato” in un Paese vicino.

CLAVIERE, È DI NUOVO SALVINI VS MACRON

Il caso di Claviere non fa che alimentare di nuovo lo scontro tutto politico tra il leader del’Eliseo e il Ministro degli Interni italiano: il post durissimo di Salvini contro le scuse del Governo Philippe-Macron non è che l’ultimo capitolo di una lunga “storia polemica” nata sostanzialmente sempre sull’emergenza immigrazione all’inizio del Governo gialloverde. Le critiche dell’Eliseo a quanto operato dal Viminale a Salvini non sono mai piaciute, specie quando i francesi si permettono di “sconfinare” in giurisdizioni e affari che interessano l’Italia. «Quanto successo a Claviere è un’offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali, a partire dall’Onu fino all’Europa, non trovino “VOMITEVOLE” lasciare delle persone in una zona isolata, senza assistenza e senza segnalazioni»: si chiude con l’ennesimo ricorso alla platea “internazionale” che sarebbe spettatrice dello scontro fra Italia e Francia che riaccende i toni polemici a pochissimi giorni dal Vertice Ue, con relativo incontro bilaterale Conte-Macron. Non solo, con quel termine “vomitevole” Salvini non fa altro che ricordare quando il Presidente francese definì proprio così il piano del Governo sulla chiusura dei porti italiani in estate.