Francesco Bellomo, nuova udienza il 6 novembre: emergono nuovi particolari sulla vicenda processuale che coinvolge l’ex consigliere di Stato. Come riportato da Storie Italiane, il magistrato destituito sta continuando ad insegnare, tenendo corsi come prima dello scandalo giudiziario. E dalle carte del processo spuntano ulteriori dettagli riguardo le regole imposte dal Bellomo ai borsisti: obbligo di reperibilità istantanea, obbligo di verità, principio di gerarchia, obbligo di comunicare ogni spostamento, divieto di contrarre matrimonio e, soprattutto, obbligo di svolgere attività sessuale ogni volta che il Bellomo lo richiedesse. Una ex borsista lo scorso 27 settembre 2018 ha ritirato la querela, ma nonostante ciò il processo va avanti e la posizione dell’ex consigliere di Stato è tuttora in discussione.
LA TESTIMONIANZA DI CARLA
Intervenuta a Storie Italiane, l’ex allieva Carla ha fornito la sua testimonianza, evidenziando di non aver firmato alcun contratto con Bellomo e Nalin, pubblico ministero di Rovigo coinvolto nell’affaire: “A me è stato proposto di lasciare il mio fidanzato in virtù del suo ragionamento, mi era stato sottoposto un test di valutazione e ho dovuto dare un punteggio al mio compagno. Nel mio caso, dopo un paio di mesi di conoscenza, mi venne proposto questo test e venne valutato il punteggio da me assegnato”. “In quel momento quel test non sembrava una cosa seria, una situazione ridicola e paradossale: sembrava un test da teenager” ha aggiunto Carla, sottolineando successivamente: “Io non avevo idea di questo contratto e di queste condizioni. A un certo punto iniziai a ricevere dal dottor Nalin una serie di consigli: in un primo momento poteva avere una certa razionalità, dalle ore di studio alle ore di sonno. Quando iniziavi a fidarti, iniziavano a fare delle pretese un po’ diverse”.