Dopo la condanna in primo grado per l’uccisione di Noemi Durini, l’ex fidanzato Lucio Marzo torna a processo, chiamato in causa da Fausto Nicolì, il meccanico accusato dell’omicidio della giovane proprio dal reo confesso, che ha chiesto 100mila euro di risarcimento. Ospite in collegamento a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso, Fausto ha spiegato:”Oggi non c’è stata un’udienza, c’è stato un rinvio al 28 novembre, perché Lucio non si è presentato”. Nicolì ha respinto tutte le accuse che nei mesi scorsi sono state pronunciate oltre che da Lucio Marzo anche dai suoi genitori, convinti di un coinvolgimento di Fausto nell’omicidio di Noemi:”Basta, non mi va di dire nulla” – ha detto il meccanico – “sono stanco, i magistrati, gli inquirenti, hanno già scandagliato la mia vita”. (agg. di Dario D’Angelo)  



LUCIO MARZO TORNA A PROCESSO

Questa mattina Lucio Marzo è tornato a processo a pochi giorni dalla condanna in Primo Grado per l’omicidio della fidanzatina Noemi Durini, nell’orrore del caso di Specchia che per mesi ha tenuto le telecamere “accese” sul Salento. In questo secondo procedimento, il ragazzo da poco maggiorenne è accusato di falsa testimonianza e calunnia nei confronti dell’operaio amico di famiglia di Noemi, tal Fausto Nicolì (più volte visto nelle trasmissioni di cronaca, da La Vita in Diretta fino al sempreverde Pomeriggio 5): proprio nel programma di Barbara D’Urso oggi si ritorna a parlare della calunnia lanciata contro Nicolì accusato da Lucio di essere stato lui ad uccidere la piccola Noemi. Fu per questo motivo indagato per omicidio volontario fino all’archiviazione del procedimento, ovvero quando Lucio venne arrestato con prove inoppugnabili: ebbene, con l’accusa che chiede ben 100mila euro di risarcimento, questa mattina il giudice per l’udienza preliminare ha deciso di rinviare l’intero processo al prossimo 28 novembre su richiesta dell’avvocato Luigi Rella (che difende Lucio Marzo) in quanto sprovvisto di procura speciale per rappresentare il ragazzo. In sostanza, come spiega bene il Corriere Salentino, «l’assenza di Lucio è stata annunciata solo poche ore prima e l’avvocato non ha potuto presentare richieste di rito alternativo, comunque preannunciate di essere incartate nell’udienza di novembre».



ROBERTA BRUZZONE: “CONDANNA A LUCIO È GIUSTA”

Nel giorno in cui Lucio Marzo vede di nuovo riaprirsi un’udienza a suo carico – lo ripetiamo, per avere in una delle sue 8 confessioni diverse accusato l’operaio 50enne di Patù di essere l’autore dell’omicidio di Noemi – emergono ovviamente nuovi commenti sul caso di Specchia. Dopo la condanna del 4 ottobre scorso a Lucio, la criminologa Roberta Bruzzone torna sul caso e commenta quella dura condanna a 18 anni e 8 mesi per omicidio volontario con futili motivi e occultamento di cadavere: «Ritengo si tratti di una condanna molto severa e in linea con la ferocia di quanto commesso – dichiara l’esperta intervistata da “Giallo” – Mi auguro che non subisca riduzioni nei prossimi gradi di giudizio». A quel punto la Bruzzone aggiunge con nettezza: «La difesa dell’imputato attende le motivazioni della sentenza per ricorrere in Appello. Io continuo però a ritenere che ci siano ancora molti altri aspetti da chiarire in questa storia e che potrebbero emergere ulteriori scenari da valutare».

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