Architettavano falsi incidenti da portare in tribunale: per questo ben 18 avvocati sono finiti agli arresti domiciliari, su un totale di 49 misure cautelari. Si è chiuso così il primo capitolo di una delicata indagine su un’associazione finalizzata alle truffe assicurative consumate con il ricorso a falsi contenziosi. I falsi incidenti venivano progettati in alcuni studi legali, ma la Procura non ha trovato elementi per ipotizzare complicità da parte dei giudici di pace. L’inchiesta è partita dalle denunce presentate proprio da altri avvocati. Secondo l’accusa si tratta di un’organizzazione strutturata in cui gli studi legali si avvalevano di “professionisti delle truffe” che mettevano a disposizione falsi testimoni per i processi. Molti di questi, stando a quanto emersi dalle indagini, sono stati reclutati nella zona di Fuorigrotta. In media, come riportato Repubblica, ogni falsa testimonianza veniva ricompensata con 100 euro.



NAPOLI, FALSI INCIDENTI STRADALI: 18 AVVOCATI AI DOMICILIARI

In seguito all’indagine, che ha preso in esame un solo anno, sono emerse 220 procedure che sono già iscritte a ruolo. Tra i reati contestati sono emersi anche casi di riciclaggio e autoriciclaggio attraverso società con sede a Malta. Sono state scoperte decine e decine di truffe, ma ulteriori sospetti sono emersi dalle perquisizioni a cui hanno assistito, come previsto dalla legge, otto consiglieri dell’ordine forense. Tutti gli indagati potranno replicare alle accuse, ma intanto Maurizio Bianco, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, commenta con amarezza la notizia. «Gli arresti di oggi sono l’occasione per affermare che gli avvocati, primi tra tutti, chiedono a gran voce che si faccia pulizia al proprio interno e noi dobbiamo fare la nostra parte», ha dichiarato come riportato da Repubblica. La vicenda sarà immediatamente affrontato dal Consiglio distrettuale di disciplina per eventuali provvedimenti.

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