E’ morto Alessandro Abbatini. Il figlio dell’ex calciatore della Roma era rimasto gravemente ferito nella notte fra sabato 13 e domenica 14 ottobre, dopo che il suo appartamento di Genzano, ai Castelli romani, era esploso. Una fuga di gas aveva provocato un parziale crollo della palazzina a tre piani dove lo stesso viveva assieme alla compagna. Il 47enne allenatore è spirato nel pomeriggio di ieri, attorno alle ore 16:00, presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove era ricoverato a seguito delle gravissime ustioni riportate dopo lo scoppio. “Ho appreso della tragica notizia – scrive su Facebook il sindaco di Genzano, Daniele Lorenzon – sono molto colpito dalla scomparsa prematura di Alessandro e mi stringo accanto alla famiglia con sincero affetto in questo momento così doloroso. Giungano ai familiari le più sentite condoglianze dell’amministrazione tutta”.



E’ STATA COLPA DELLO STESSO ALESSANDRO?

Lo scoppio era avvenuto poco dopo la mezzanotte: un’esplosione fragorosa che aveva attirato numerosi curiosi, anche perché la palazzina si trovava in pieno centro, e molti locali erano ancora aperti a quell’ora di sabato scorso. Anche la compagna si ferì durante l’esplosione, ma Alessandro apparve fin da subito quello messo peggio. Stando alle ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, sentendo anche la testimonianza della 41enne fidanzata, sarebbe stato lo stesso allenatore a provocare la devastante deflagrazione, visto che poco prima dello scoppio stava armeggiando con una bombola di gas Gpl.

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