La Procura de L’Aquila ha aperto una inchiesta sulla sicurezza delle infrastrutture, in riferimento anche a viadotti e piloni nelle autostrade A24 e A25. Le indagini in questione, come spiega l’agenzia di stampa Ansa sono scattate dopo la caduta di pezzi di calcestruzzo dalla parte sottostante al viadotto San Giacomo sulla Roma-Teramo avvenuta lo scorso 10 settembre e che ha portato alla momentanea chiusura di una strada che si trova al di sotto della infrastruttura. Anche gli uffici competenti della Regione Abruzzo hanno presentato un esposto. Dalle ultime indiscrezioni pare che le forze dell’ordine abbiano già provveduto a effettuare le acquisizioni di documenti in varie sedi istituzionali. Al momento il fascicolo resta contro ignoti e in esso è contenuta anche la relazione dei vigili del fuoco che sono intervenuti per rimuovere i pezzi rimasti sospesi. Nel documento, inoltre, sarebbe stato accertato anche lo stato di degrado del viadotto. Il caso aveva portato all’intervento della concessionaria Strada dei Parchi attraverso un apparecchio definito “bybridge” e con il quale è possibile creare un ponteggio per consentire la rimozione di pezzi di calcestruzzo pericolanti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SDP “FONDI BLOCCATI”
Un botta e risposta al momento senza tregua quello che vede da una parte il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli e dall’altra Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25 al centro dell’attenzione per via dello stato preoccupante dei piloni e dei viadotti. Ad intervenire oggi a Radio Capital è stato Mauro Fabris, vicepresidente di SdP che ha replicato al ministro Toninelli: “Confermo quanto noi come gestore diciamo da due anni e cioè che è necessario mettere a norma questa autostrada come stabilisce una legge del 2012 che non è ancora stata applicata perchè il Governo, lo Stato in questi sei anni non ha redatto e predisposto il nuovo piano economico e finanziario che ci avrebbe consentito di partire”. E sulle prescrizioni relative alle limitazioni al traffico, lo stesso Fabris ha commentato: “noi le abbiamo già applicate su 8 viadotti e ora il ministro chiede che siano estese a tutti i viadotti”. Mentre sul tema gallerie “c’è una norma che prevede per tutte le autostrade italiane che entro il 2019 ci sia l’adeguamento a una direttiva comunitaria sulla messa in sicurezza in merito alla quale tutte le concessionarie italiane sono purtroppo in ritardo”. A sua detta, dunque, ribadendo quanto già asserito dall’amministratore delegato della società, il governo che non li riceve non dà segnali né fondi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PIETRUCCI “SERVE ESAME COSTANTE”
Lo stato dei viadotti delle autostrade A24 ed A25 ha reso inevitabile l’intervento del Mit contro Strada dei parchi, la società concessionaria che gestisce i tratti autostradali in oggetto. Il tema della sicurezza resta chiaramente centrale e proprio oggi, come spiega il portale Abruzzoweb.it, la Commissione Infrastrutture ha tenuto una riunione all’Aquila durante la quale ha ascoltato anche i rappresentanti di Strada Parchi e di Autostrade per l’Italia, al termine della quale il presidente Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Pd, ha commentato: “Chiediamo al Governo di fare il Governo, al quale nella prossima seduta la commissione chiederà conto sullo stato di sicurezza delle arterie autostradali A24 e A25”. Alla luce degli scontri tra il ministero e il concessionario avvenuti in questi giorni, ha aggiunto Pietrucci, “i cittadini chiedono trasparenza e credo che bisogna fare chiarezza sulla sicurezza e sui controlli delle nostre autostrade”. Il consigliere ha aggiunto l’esistenza della facoltà del ministero di fare gli opportuni controlli sulla sicurezza dell’autostrada, ma la richiesta avanzata oggi resta la medesima, ovvero “che la facoltà non resti tale ma diventi un sistematico esame dello stato dell’ infrastruttura, così che ai dati e ai risultati forniti dalla società Strade dei Parchi si aggiungano quelli del ministero e, confrontando ed esaminando, si prendano le decisioni necessarie”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GESTORE “STRADA SICURA”
Prosegue la querelle a distanza fra il ministero delle infrastrutture e Strada dei parchi, la società concessionaria che gestisce le autostrade A24 e A25. Come riferisce Abruzzolive.it, l’amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesara Ramadori, ha fatto sapere durante una seduta straordinaria della Commissione Infrastrutture nel consiglio regionale abruzzese, che i livelli di sicurezza dell’infrastruttura non sono mai inferiori a 1, ritenuto il minimo necessario per la sicurezza della strada. La stessa SdP, fa sapere l’assessore regionale Pierpaolo Pietrucci, presidente della commissione di cui sopra, ammette che «Esiste l’assoluta facoltà del Ministero delle Infrastrutture di effettuare dei controlli sulla sicurezza dell’autostrada. Riporto la richiesta emersa oggi, che é quella che la facoltà non resti tale ma diventi un sistematico esame così che ai dati e ai risultati forniti da Strada dei Parchi si aggiungano quelli del Ministero e, confrontando ed esaminando, si prendano le decisioni necessarie». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
54 GALLERIE DA SISTEMARE
Il ministro Toninelli si era già espresso sulla pericolosità dei piloni dei viadotti dell’A24 e dell’A25 ma dopo le parole sembrano arrivare anche i fatti. Il ministero, infatti, oggi ha anche prescritto la “limitazione del traffico pesante” sui medesimi tratti stradali. Sarebbero 54 le gallerie da adeguare e troppo poco il tempo a disposizione per farlo. Secondo il Mit, infatti, è da escludere che entro il prossimo primo maggio le autostrade A24 e A25 siano in regola dal momento che “l’esecuzione dei lavori non sia compatibile con il tempo residuo”. Toninelli, come riporta Il Messaggero, al Question Time ha aggiunto che “il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza con il regolare transito di circolazione”. In merito alla regolamentazione del traffico dei mezzi pesanti, l’attenzione si andrebbe a concentrare nello specifico su 8 viadotti che, secondo le verifiche di sicurezza “inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette” sui tratti autostradali indicati. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’AVVISO A STRADA DEI PARCHI DOPO ISPEZIONE
Continua a tenere banco il caso dell’autostrada A24 e dell’A25, e dei suoi piloni, giudicati pericolanti dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli. Negli ultimi due giorni si sono registrati dei rimbalzi fra lo stesso ministero, e Strada dei Parchi, la società concessionaria che gestisce le tratte interessate. Toninelli, come detto sopra, è convinto che i piloni dei viadotti siano in condizioni pietose, mentre l’azienda garantisce sulla sicurezza della strada sottolineando però come la stessa non sia anti-sismica, sollecitando quindi lo sblocco dei 192 milioni di euro inseriti nel recente decreto Genova proprio per ovviare a questo problema. Oggi si è registrata una nuova puntata della vicenda, con il ministro che ha invitata SdP a limitare il traffico sull’A24 e sull’A25.
LA RELAZIONE DEL MIT
Il Mit ha redatto una relazione in cui si legge che «il decadimento manutentivo riscontrato è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito». Nella nota si tiene inoltre a sottolineare “l’esclusiva responsabilità della Società concessionaria in termini di sicurezza”, che, stando al relatore, l’ingegner Placido Migliorino, deve emettere “specifiche ordinanze con l’urgenza che il caso richiede”. Nella relazione lunga 14 pagine si induce SdP a limitare in particolare il traffico dei veicoli pesanti in un totale di 95 piloni ispezionati. Si attende a questo punto la replica della società concessionaria: si rischia un nuovo caso Morandi?