Fondi Lega, l’ex segretaria di Umberto Bossi: “Dissi a Matteo Salvini che sparivano soldi, ma lui non faceva nulla”. Questa la clamorosa rivelazione dell’ex dipendente del Carroccio Daniela Cantamessa ai microfoni di The Post Internazionale, puntando il dito contro Roberto Maroni e l’attuale segretario federale. La vicenda del sequestro dei 49 milioni di euro ha scatenato polemiche vibranti, con la Lega sotto accusa e con un processo ancora in corso. Daniela Cantamessa ha affermato di aver segnalato all’attuale ministro dell’Interno quanto stava accadendo: “Segnalai tutto a Salvini, lui era il vice segretario federale e con lui avevo un rapporto cameratesco: era uno dei noi e gli dissi di fare qualcosa perché stavano sparendo tutti i soldi”. Ma l’ex segretaria del Senatur aggiunge: “Non si sbilanciò molto quando glielo dissi: tutto questo disastro è stato importato dal 2012 in poi”.
LA RIVELAZIONE DI DANIELA CANTAMESSA
Daniela Cantamessa ha accusato l’ex governatore della Lombardia Roberto Maroni di aver dilapidato il patrimonio della Lega, con Salvini reo di non aver fatto nulla nonostante l’avvertimento. L’ex segretaria di Umberto Bossi ha aggiunto: “Quando il Senatur si è dimesso aveva lasciato nelle casse del partito circa 40 milioni di euro”. Fu la gestione Maroni a cambiare l’organizzazione delle attività: “Invece di utilizzare la struttura storica della Lega, usava strutture esterne che avevano costi molto più alti”. “Il 18 aprile è statop fatto un contratto all’avvocato di Maroni di qualche centinaio di euro all’ora” aggiunge Daniela Cantamessa, che sottolinea: “Poi è stato portato un commercialista, anche lui esterno e presentava fatture su fatture, nonostante la struttura contabile del Carroccio funzionasse”. Consulenti che erano tutti vicini a Maroni, diventato segretario federale nel luglio del 2012.