Sono 24 le famiglie di sfollati che oggi hanno avuto la possibilità di rientrare nelle proprie case dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Come riportato da Agenpress si tratta di quelle che prima della tragedia risiedevano nei palazzi di via Porro, più lontani dal ponte, in particolare dei civici 5,6,11 e 16. Il governatore e commissario per l’emergenza, Giovanni Toti, come riferisce Liguria Notizie, ha dichiarato che “con oggi entriamo nell’ultimissima fase che durerà non più di due o tre settimane, condizioni meteo permettendo. Possiamo ritenere chiusa l’emergenza abitativa, superata con una rapidità, un’attenzione e una cura per i bisogni dei cittadini eccezionale per la pubblica amministrazione di questo paese. Genova ha dato uno straordinario esempio di efficienza e sensibilità”. Toti ha aggiunto:”Più di 250 appartamenti vengono indennizzati nel decreto Genova con una cifra che è circa tre volte il loro valore commerciale. Le famiglie sono state assistite in modo straordinario e con uno stanziamento importante da parte del Governo. Da oggi ci mettiamo a lavorare sul tema delle aziende che restano nella zona rossa. Poi lavoreremo sulla zona arancione e sui quartieri adiacenti”. (agg. di Dario D’Angelo)
GENOVA, SFOLLATI RIENTRANO NELLE LORO CASE PER DUE ORE
Sono iniziati questa mattina attorno alle ore 9:00, con un piccolo ritardo complice il vento, gli ingressi nelle case da parte degli sfollati di Genova. I residenti della cosiddetta zona rossa, sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni a quasi due mesi esatti da quel maledetto 20 agosto, che gli stessi non si dimenticheranno mai. Due persone per ogni nucleo famigliare, accompagnate da altrettanti vigili del fuoco, sono entrate nelle case con a seguito 50 scatoloni e un montacarichi: in due ore dovevano portare via quanta più roba possibile anche se da più parti si sottolinea come nelle prossime settimane possano esserci altri “ritorni”. Qui il nostro approfondimento sugli sfollati di Genova
“UNA DONNA PIANGEVA…”
Come detto sopra, presenti anche i vigili del fuoco, che aiutano gli inquilini a sistemare le loro cose: «Due di noi entrano con altrettanti sfollati negli appartamenti – racconta il pompiere Fabio Marchelli a Quotidiano.net – e danno una mano per raccogliere le cose. Il clima è di grande tranquillità e collaborazione. Poi la Protezione civile del Comune ha organizzato un aiuto psicologico». Una donna ha avuto un attimo di esitazione ed è scoppiata a piangere, colta da una forte emozione: «E come potrebbe essere diversamente? – prosegue il vigile del fuoco – ho visto una persona piangere, era la prima volta che entrava in casa dopo il crollo». Presenti per le operazioni anche il governatore della regione Liguria, Toti, e il sindaco di Genova nonché commissario straordinario per l’emergenza, Bucci.