L’ex ministro di Forza Italia, Mara Carfagna, ha alzato la voce, ed ha invitato tutte le donne a denunciare insulti o soprusi sessisti. Lo ha fatto in un’intervista rilasciata nelle scorse ore ai microfoni di Quotidiano.net, prendendo spunto dai veleni denunciati dal rettore della prestigiosa università Normale di Pisa, Vincenzo Barone. «Le donne devono denunciare» dice la vicepresidente della Camera di Forza Italia, già ministra delle pari Opportunità. La stessa Carfagna è stata vittima di insulti nella sua carriera «Quando, in passato, ci sono stati profili di illegalità mi sono rivolta alle forze dell’ordine e alla giustizia e ho anche avuto soddisfazione. Consiglio a tutte e tutti di fare lo stesso. Le leggi ci sono, usiamole».
“A VOLTE SI RISPONDE CON I FATTI”
La forzista ammette comunque di essere una nemica del vittimismo: «In certi casi – afferma – si tiene alta la testa e si risponde con i fatti, l’impegno e il lavoro». Ed è stata proprio l’ex ministra a realizzare una legge per le pari opportunità: «Il governo Berlusconi nei primi cento giorni ha approvato il disegno di legge che ha introdotto il reato di stalking e le aggravanti per i reati di violenza – spiega – entrati nel decreto Antistupri», aggiungendo che «Questo governo non sta andando nella stessa direzione». La Carfagna denuncia un tasso di occupazione femminile inferiore del 12% rispetto a quello maschile, ma per ovviare questo problema «Abbiamo proposto emendamenti al decreto Dignità – conclude nell’intervista – come incentivi pari al contributo Irpef per l’assunzione di donne con contratto di almeno un anno o a tempo indeterminato».