Iniziano a trapelare ulteriori dettagli in merito all’agguato avvenuto nella notte ad Aversa e che ha visto vittima Nicola Picone, detto “‘o minorenne”, 26enne che secondo gli inquirenti sarebbe affiliato al clan dei casalesi. Il riconoscimento sarebbe avvenuto solo a distanza di alcune ore dal ritrovamento del suo cadavere a causa di alcuni documenti rinvenuti in auto e che però erano relativi ad un’altra persona. Picone aveva precedenti penali per reati di camorra ed infatti l’agguato nel quale ha perso la vita si configura proprio come un omicidio di camorra anche per le modalità con le quali sarebbe avvenuto. Secondo quanto riportato da Cronache della Campania nell’edizione online, il 26enne era stato arrestato per aver chiesto il pizzo ai commercianti per conto della cosca guidata da Carmine Schiavone, dunque dietro questo delitto potrebbe esserci proprio l’ombra della camorra casalese. Tuttavia non si escludono al momento altre piste sebbene quella camorristica sia la più battuta dagli inquirenti. A tal fine potrebbero essere determinanti le telecamere del distributore ed attualmente al vaglio degli investigatori. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AFFILIATO AL CLAN SCHIAVONE

L’uomo che è stato ucciso a colpi di pistola oggi ad Aversa è un affiliato al clan Schiavone. Come riportato da Il Mattino, è un fedelissimo del figlio di Sandokan, Carmine, detenuto dal 1998. I carabinieri di Aversa sono intervenuti dopo essere stati informati dai titolari del distributore Agip che questa mattina, all’apertura, hanno notato l’auto parcheggiata e il cadavere all’interno. L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Napoli. Il quotidiano partenopeo ipotizza che dietro l’omicidio ci sia una forte tensione nello scacchiere criminale dell’Agro-Aversano, dovuto anche al recentissimo pentimento di uno dei figli del boss Sandokan, il primogenito di Nicola Schiavone. Ci sono altri motivi di frizione: dalla scarcerazione di diversi affiliati alle varie fazioni del clan dei Casalesi. Ma è presto per stabilire se l’omicidio di questa mattina sia preambolo di una nuova guerra della camorra nel Casertano, di sicuro arriva dopo molti anni di quiete sotto il profilo di crimini di sangue. (agg. di Silvana Palazzo)



COINVOLTA LA CAMORRA?

Resta un giallo la reale identità del giovane ragazzo ucciso nella notte in viale Europa ad Aversa. Secondo quanto riportato da Il Mattino, si tratterebbe del ventiseienne Nicola Picone e non della persone indicata sui documenti rinvenuti dalle forze dell’ordine sul luogo del delitto. Il quotidiano campano sottolinea che è un affiliato al clan Schiavone, soprannome ‘o minorenne, ed il suo corpo è stato raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’agguato, con Nicola Picone “ucciso come un boss”: al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore Agip. Una vicenda che richiedere ulteriori approfondimenti, dunque, con conferme dalle autorità sull’effettiva identità della vittima, nonché sui sicari che hanno posto fine alla sua vita. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IPOTESI DOCUMENTI CONTRAFFATTI

Non è ancora chiara l’identità del giovane che è stato trovato morto nella sua auto ad Aversa. Il cadavere è stato trovato nei pressi di una stazione di servizio a pochi metri dall’uscita dell’Asse Mediano di Aversa Nord. Al momento del riconoscimento, i familiari della persona che risultava sui documenti che gli hanno trovato addosso non hanno riconosciuto il corpo. Una delle ipotesi è che la vittima avesse dei documenti contraffatti, ma al momento queste sono solo supposizioni. Come riportato da NapoliToday, gli investigatori sono al lavoro per capire la reale identità dell’uomo. La vittima sarebbe stata colpita da almeno sei colpi di pistola intorno alle 4.30 di oggi, venerdì 19 ottobre. Potrebbe essersi trattato di un agguato vero e proprio. Ora il cadavere si trova nel centro di medicina legale e verranno effettuati tutti gli accertamenti necessari per stabilirne l’identità. (agg. di Silvana Palazzo)

UCCISO A COLPI DI PISTOLA

Giallo ad Aversa, in provincia di Caserta, dove questa mattina è stato ritrovato il cadavere crivellato di colpi di un ragazzo, nella sua automobile. Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti, anche con l’aiuto dei filmati delle telecamere di sorveglianza poste nella zona. L’omicidio, in base alle primissime indiscrezioni emerse, potrebbe non essere legato al mondo della malavita, ma bensì a sfondo passionale, forse un regolamento di conti fra due rivali in amore che si “contendevano” la stessa ragazza. La vittima è un ragazzo di 20 anni di Napoli, il cui nome è Andrea Carpentieri, e l’omicidio sarebbe stato commesso poco dopo le ore 4 della notte fra giovedì 18 e venerdì 19 ottobre. Il ragazzo è stato raggiunto da sei colpi di pistola fatali all’addome. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

RAGAZZO UCCISO AD AVERSA

Aversa, uomo ucciso nell’auto a colpi di pistola: dramma in provincia di Caserta. Secondo quanto riporta Edizione Caserta, una persona è morta in viale Europa ad Aversa: il suo cadavere è stato rinvenuto in una automobile, una Fiat Panda, raggiunto da alcuni colpi d’arma di fuoco. Non è ancora chiara la dinamica né l’identità della vittima, con l’omicidio avvenuto all’altezza del distributore di carburante Agip nei pressi dell’uscita di Aversa Nord, nei pressi di San Marcellino. Il corpo è stato rinvenuto solo all’alba di oggi, venerdì 19 ottobre 2018, ma la morte risale alla notte precedente. La vittima si trovava sul lato del guidatore: sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Aversa, per il momento non si conoscono l’identità della vittima e la dinamica dell’agguato.

VITTIMA UN GIOVANE DI NAPOLI

Sono in corso in questi minuti le operazioni di identificazione della vittima, secondo quanto scrive Repubblica, ritrovata dai titolari dell’area di servizio questa mattina all’apertura: secondo le prime testimonianze, si tratterebbe di un giovane di 20 anni residente a Napoli. Caserta News, sottolinea che sarebbero stati sparati 6-7 colpi di pistola per uccidere l’uomo, raggiunto in particolare sul fianco sinistro con la Polizia Scientifica sul posto per effettuare i rilievi del caso. Una ricostruzione rivela che è probabile che il ragazzo stesse aspettando qualcuno, per poi essere ucciso: al distributore di Aversa è giunta anche la famiglia della vittima, con il corpo che è stato portato via dopo gli ultimi controlli delle forze dell’ordine.