Il giorno della sentenza di secondo grado nell’ambito del processo per il delitto di Isabella Noventa, e che ha portato alla conferma delle condanne a carico dei fratelli Freddy e Debora Sorgato e della tabaccaia Manuela Cacco, la madre della vittima, la signora Ofelia, era in ospedale. La donna era stata colta da un malore proprio prima del verdetto dei giudici d’Appello che hanno eseguito una “piena conferma” della condanna già emessa in primo grado: 30 anni ai Sorgato e 16 alla tabaccaia di Camponogara. Nel frattempo l’anziana madre 86enne di Isabella è stata dimessa ed oggi, nel corso di un collegamento in diretta con la trasmissione Pomeriggio 5, dalla sua camera da letto ha lanciato l’ennesimo appello affinché gli assassini della figlia possano dire una volta per tutte dove si trova il corpo dell’amata Isabella. “Volevo solo dire dov’è che ha messo mia figlia, dove l’ha portata”, ha detto Ofelia rivolgendosi a Freddy Sorgato. Poi ha aggiunto, “Sono tutti e tre assassini, mi dispiace dire così ma non so più cosa altro aggiungere”.
ISABELLA NOVENTA: APPELLO CHOC DEL FRATELLO PAOLO
Oltre all’appello disperato di Ofelia, madre di Isabella Noventa, ad intervenire in diretta tv è stato anche il fratello della vittima, uccisa la notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2016 ed il cui corpo non è mai stato trovato. Paolo, in diretta tv ha riferito delle dichiarazioni molto forti: “Non è un appello a Freddy ma un’offerta a Debora, la donna che ha ucciso mia sorella”, ha esordito l’uomo. “Visto che la coscienza non ce l’ha e gli anni se li dovrà fare tutti in carcere, visto che quel corpo è scomodo e significante per loro, per noi è invece importante, sono anche disposto a pagare una bella somma”. Dichiarazioni choc che hanno lasciato interdetta anche la padrona di casa Barbara d’Urso che ha trovato incredibile la richiesta del fratello di Isabella: “offrire dei soldi a una donna che è stata dichiarata colpevole, è una roba forte”, ha commentato la conduttrice. “Io vedo mia madre soffrire tanto per questa cosa e di conseguenza è una scelta… il vile denaro non è importante per noi ma forse più per loro”, ha chiosato Paolo Noventa.