Ci sono sicuramente motivi precisi di fede dietro al fatto che i cristiani hanno atteso diversi secoli prima di raffigurare il volto di Gesù in dipinti e immagini, anche se nelle catacombe romane dei primissimi secoli esiste una raffigurazione molto semplice e stilizzata di quella che gli studiosi ritengono sia la prima immagine del Cristo. Di Gesù, neanche i Vangeli offrono alcuna descrizione fisica e secondo alcuni è questo il motivo per cui si è atteso molto tempo prima di raffigurarlo. Raffigurazioni che non rappresentano perciò un ritratto realistico, ma dettato da canoni artistici e spirituali. Curiosamente invece il volto di Sua Madre è stato raffigurato prima di lui, quasi subito, anche se neppure Lei è minimamente descritta nei Vangeli dal punto di vista fisico. Quella che è considerata la prima e più antica raffigurazione della Madonna venne scoperta negli anni Venti da alcuni archeologi americani nella chiesa siriana di Dura-Europos.
L’ULTIMA TEORIA: “È RAFFIGURATA L’ANNUNCIAZIONE”
Il ritratto risalirebbe al secondo o terzo secolo dopo Cristo ed è la raffigurazione molto stilizzata di una donna che si piega sopra a un pozzo, e per questo a lungo si è pensato si trattasse della samaritana incontrata da Gesù a prendere acqua da un pozzo. Recentemente il professore di teologia alla Fordham University americana, Michael Peppard, ha rifiutato questa interpretazione sostenendo invece trattarsi di Maria mentre riceve l’annuncio dell’arcangelo Gabriele. Secondo lo studioso infatti, descrizioni scritte dell’Annunciazione risalenti al secondo secolo affermano che Maria ricevette l’annuncio che sarebbe diventata la madre del figlio di Dio mentre si trovava a raccogliere acqua da un pozzo. Dettagli invisibili a occhio umano poi, grazie a nuove tecniche, mostrerebbero due linee che raggiungono il busto della donna, per il professore raffigurerebbero la rappresentazione dell’incarnazione. Sulla base di questi nuovi studi, il dipinto di Dura-Europos potrebbe essere la prima raffigurazione in assoluto di Maria.