Siamo portati a pensare che le scoperte in grado di assicurare un Premio Nobel per la Fisica non abbiano conseguenze concrete nella nostra vita quotidiana. Roba da studiosi, da pochi eletti che riescono a non affondare nell’oceano delle formule matematiche. Non è il caso di Arthur Ashkin, Gerard Mourou e Donna Strickland per le loro ricerche e invenzioni nel campo dei laser. A spiegare i vantaggi apportati dalle loro scoperte ad esempio nel campo della oftalmologia è stato Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana, intervistato da Il Corriere della Sera:”Milioni di persone nel mondo traggono oggi beneficio dalle loro scoperte. Il laser è oggi uno strumento quotidiano di lavoro per gli oculisti, che ha migliorato la sicurezza e l’efficacia degli interventi. Senza considerare che determinate patologie prima del suo arrivo non si potevano curare del tutto”. Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), ricorda come “ciechi, inevitabilmente, diventavano i pazienti prima dell’arrivo del laser negli anni Settanta” a causa di patologie che senza laser non venivano riconosciute e curate per tempo. Insomma: non resta che ringraziare questi Premi Nobel…(agg. di Dario D’Angelo)



PUNITO IL FISISCO “SESSISTA”

Nel giorno in cui una donna torna a vincere il Premio Nobel per la Fisica, un uomo che di recente aveva “azzardato” nel dire che «la fisica non è da donne» viene punito con la sospensione dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il giorno dopo il “caso” di Alessandro Strumia (qui tutti i dettagli) l’Infn ha deciso di sospendere il fisico italiano per “discriminazione di genere”, con una dura nota resa pubblica questo pomeriggio «L’Infn ha deciso di procedere alla sospensione immediata dell’associazione (Strumia non è dipendente ma collabora con l’Infn) con la motivazione che il prof. Strumia ha fatto, per di più in un contesto pubblico internazionale, affermazioni lesive dell’immagine dell’Ente e, cosa ancor più grave, discriminatorie e apertamente lesive della reputazione di ricercatrici e ricercatori dipendenti e associati all’Infn, in violazione delle norme del Codice etico e del Codice di comportamento per la tutela della dignità delle persone dell’Istituto». 



ECCO CHI SONO I VINCITORI

La prima donna premiata dal 1963, Donna Strickland, ha 59 anni ed è canadese: nata a Guelph, si è laureata nella McMaster University e ha proseguito gli studi di dottorato nell’Università di Rochester. Al momento insegna nell’Università di Waterloo e le sue ricerche assiema a Mourou sui laser appartengono ai primi anni della sua carriera scientifica; il suo collega francese ha invece 74 anni ed è stato direttore del Laboratorio di ottica applicata della Scuola francese superiore di tecniche avanzate (Ensta). Mourou è stato oltretutto uno dei fondatori del Centro di Scienza Ottica ultraveloce dell’Università del Michigan; ultimo ma non meno importante, l’americano Arthur Ashkin, 96 anni e esponente di spicco delle ricerche nella Bell Telephone Laboratories a Murray Hill. 



PREMIO NOBEL FISICA 2018: ECCO I 3 VINCITORI

«First of all, you have to think it is crazy!»: così ha esclamato Donna Strickland quando le è stato comunicato al telefono di aver vinto il Premio Nobel per la Fisica assieme ai colleghi Arthur Ashkin e Gerard Mourou. Un grande riconoscimento per quelli che sono considerati unanimemente i pionieri delle ricerche sul laser: poco fa l’annuncio ufficiale dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma che, il giorno dopo il Nobel per la Medicina sull’immunoterapia, consegna il prestigioso premio ai tre ricercatori americano, francese e canadese. «Nuovi strumenti di precisione stanno aprendo nuovi campi per la ricerca e un gran numero di applicazioni industriali e mediche», spiega l’Accademia nel consegnare il Nobel, sottolineando che per Ashkin il premio è meritato per aver messo a punto le pinzette ottiche, e per le loro applicazioni in biologia. La seconda metà del premio invece è da dividere tra Mourou e Strickland, «per il loro metodo capace di generare pulsazioni ultra-corte e ad alta intensità» ha spiegato ancora il Comitato Nobel.

DONNA STRICKLAND “EREDE” DI MARIE CURIE

«Milioni di operazioni – ha ricordato l’Accademia delle Scienze nelle sue motivazioni – vengono effettuate ogni anno con questi strumenti accuratissimi»: la chirurgia ma anche la biologia da anni ormai ha fatto passi da gigante proprio grazie alle invenzioni dei tre pionieri sul laser e a tutte le equipe di “discepoli” che portano avanti le ricerche dei tre vincitori del Nobel per la Fisica. Risultato storico anche perché la Strickland che con il premio di oggi diventa la terza donna a ricevere il Nobel in Fisica: l’ultima, nel 1963, era stata Maria Goeppert-Mayer ma 60 anni prima di lei fu Marie Curie a vincere il premio “rivoluzionando” un mondo della scienza fino a quel momento praticamente solo maschile. «Alla fine del XIX secolo – spiega la Fondazione Nobel – molti consideravano la fisica come la principale fra le scienze. Forse anche Alfred Nobel la pensava in questo modo»: oggi si ripete la storia e nuovi 3 nomi entrano nella leggendaria Accademia svedese.