Si è tenuta quest’oggi la prima visita di Matteo Salvini a Napoli nelle vesti di ministro. Il leader del carroccio è stato accolto con un abbraccio dalla città partenopea, con molti cittadini che lo hanno incitato, e alcuni che gli hanno chiesto dei selfie. Nel contempo, non sono mancate le polemiche in piazza, sia per le vecchie ruggini con il leghista risalenti al noto coro anti napoletani del 2009, sia per protestare contro alcune manovre del governo. «Verrò personalmente a fare gli sgomberi», ha detto il vice presidente del consiglio in Prefettura a Napoli per il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. «Ho chiesto di darmi un quartiere per partire con la bonifica – ha proseguito – suoneremo campanello per campanello e prenderemo chi occupa abusivamente case». Salvini ha annunciato che entro la fine dell’anno ci saranno 150 uomini delle forze dell’ordine in più a Napoli, con l’obiettivo, esteso all’Italia, di “zero campi rom”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“BABY CAMORRISTI? VIA PATRIA POTESTA'”

Arrivano parole forti da Matteo Salvini nel giorno della sua visita a Napoli. Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, il leader della Lega ha fatto la sua proposta sul tema della camorra:”Ai genitori di ragazzi che confezionano o spacciano droga va tolta la potestà genitoriale”. Salvini ha incontrato Arturo, il ragazzo accoltellato da una baby-gang all’uscita da scuola:”È un problema nel problema. Dobbiamo inseguire i camorristi già a 8 anni, perché quando confezioni droga a 8 anni e la spacci a 12, vuol dire che ci sono alcune famiglie a cui va tolta la patria potestà perché sono lì per allevare futuri criminali. Voglio che a Napoli la gente possa passeggiare tranquillamente. Ho incontrato Arturo che ha l’età di mio figlio. Sono contento di aver parlato con lui, un esempio di tenace, lucida follia. Conto sulla voglia di chi non si rassegna. Auspico tanti Arturo per far capire ai ragazzini che la camorra ammazza”. (agg. di Dario D’Angelo)



SALVINI A NAPOLI “ACCOLTO” DA LANCIO MONETINE

È stato accolto da applausi e proteste il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Napoli. I centri sociali si sono infatti radunati in un corteo per protestare contro la sua visita, non sono mancate proteste in riferimento alla vicenda dei 49 milioni di euro della Lega. E Salvini ha replicato: «Al di là di un sindaco un po’ particolare e di 4 figli di papà dei centri a-sociali, quando parli di temi concreti, di lavoro, di sicurezza, di immigrazione puoi essere qui a Napoli, a Milano o a Palermo, ma le idee sono le stesse». Ma ci sono state anche strette di mano e selfie. Non sono mancati riferimenti espliciti alla camorra, che per il titolare del Viminale è “ignoranza” e che vuole combattere «con ogni arma che lo Stato ci mette a disposizione». Anche per questo ha annunciato di voler portare entro la fine dell’anno cento uomini delle forze dell’ordine a Napoli per controlli «via per via, palazzo per palazzo». E poi, come riportato dal Quotidiano.net, ha aggiunto: «Ai genitori di baby camorristi che confezionano o spacciano droga va tolta la patria potestà». (agg. di Silvana Palazzo)



“LA CAMORRA FA SCHIFO, LI INSEGUIREMO CASA PER CASA”

Monetine lanciate da manifestanti: così Salvini è stato accolto in prefettura nella sua visita di oggi nel capoluogo campano. Urla di “maruò”, ladro, con riferimento ai 49 milioni che la Lega deve rimborsare allo stato. Il ministro degli interni ha poi calcato il solito ritornello della tolleranza zero: “Verrò personalmente a fare gli sgomberi: ho chiesto di darmi un quartiere per partire con la bonifica, suoneremo campanello per campanello e prenderemo chi occupa abusivamente case”. A proposito della camorra ha invece detto che “che la mafia fa schifo e la camorra fa schifo. Li inseguiremo quartiere per quartiere, via per via, pianerottolo per pianerottolo. L’obiettivo finale è deportare e cancellare la camorra, far sentire a ogni singolo camorrista lo schifo che è” (Agg. Paolo Vites)

GUERRA ALLA CAMORRA

E’ a Napoli il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per la visita annunciata. Il leader leghista si è recato presso il quartiere Vasto, dove è in corso una difficile convivenza fra residenti e immigrati. Tanti selfie, appelli dai balconi, e cori di incitamento, a cui il vice premier ha replicato così: «Al di là delle belle parole, l’impegno è portare almeno cento uomini delle forze dell’ordine in più a Napoli entro la fine dell’anno». Salvini ha incontrato don Vincenzo Balzano presso la chiesa del Buon Consiglio, che nelle scorse settimane aveva diramato un appello, denunciando il degrado del quartiere. Al parroco il ministro ha confidato: «Il mio impegno sarà quello di ritornare in questa parrocchia dopo aver riportato un po’ di ordine in più. E’ una questione di buonsenso, non c’entra niente il razzismo». Ma non sono solo rose e fiori per Salvini, visto che sono diverse le manifestazioni annunciate in piazza, per protestare contro il governo. Ad elencarle a Repubblica è l’attivista Egidio Giordano: «Questo governo si occupa solo di questione propagandistiche come migranti e centri sociali. Al presidio ci saranno parenti delle vittime innocenti di camorra, persone in emergenza abitativa, il comitato vele che reclama il finanziamento cancellato da governo al bando periferie, le mamme della terra dei fuochi e rappresentanti delle comunità di migranti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SELFIE E URLA

Come previsto è arrivato a Napoli questa mattina il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Il leader del carroccio, come riferisce Il Mattino, si è recato presso il quartiere di Vasto, percorrendo a piedi via Firenze, e fermandosi a firmare autografi prima dell’annunciato incontro con don Vincenzo Balzano presso la chiesa del Buon Consiglio. Dai balconi della zona sono partiti numerosi applausi, e il leghista si è fermato spesso e volentieri a fare selfie con gli immigrati presenti. Alcune donne hanno chiesto aiuto al ministro, gridandogli “Matteo, aiutaci”, e lui ha replicato dicendo «Possiamo dare delle risposte, ne parleremo dopo in prefettura». Un’accoglienza senza dubbio benevola quella nei confronti dell’esponente del governo, anche se nel cuore della città erano stati esposti numerosi manifesti con la scritta “Napoli non dimentica”, riguardanti i famosi insulti che lo stesso Salvini aveva rivolto ai napoletani negli anni addietro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ALLE ORE 11:00 L’INCONTRO IN PREFETTURA

E’ atteso a Napoli questa mattina il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Il vice-premier sarà in prefettura alle ore 11:00, per poi fare il classico tour della città, in alcuni quartieri ad alto tasso di immigrazione, come ad esempio fatto nelle scorse settimane a Bari. Il leader del carroccio ha anticipato la sua visita con alcune dichiarazioni rilasciate ieri, commentando le proteste programmate per il suo arrivo: «Sono orgoglioso di essere a Napoli da ministro – ha detto – Se qualche perditempo dei centri sociali intende contestarmi sappia che sarò ben contento di incontrare la stragrande maggioranza dei napoletani: gente perbene che vuole più sicurezza e ordine e meno delinquenti e clandestini». Fra i quartieri che il ministro visiterà, anche Vasto, dove vi è altissima tensione fra i residenti e gli immigrati africani.

L’INCONTRO CON DON VINCENZO BALZANO

A Vasto incontrerà don Vincenzo Balzano nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio, che ad agosto aveva lanciato un appello per le condizioni di degrado del quartiere: «Un fulmine a ciel sereno – le parole del parroco a Il Mattino – per me l’arrivo del ministro è stata una sorpresa». Come dicevamo, molteplici le manifestazioni di protesta programmata, a testimonianza di ciò, i molti manifesti affissi nella notte in varie zone di Napoli; i partenopei non hanno infatti dimenticato quanto fatto dallo stesso Salvini durante una manifestazione della Lega nel 2009 a Pontida, in cui si era unito al famoso coro, “Senti che puzza, scappano anche i cani…” Fra gli “oppositori” napoletani di Salvini, anche il sindaco di Luigi De Magistris, che nelle scorse ore ha accolto così il ministro: «Mi aspetto fatti, concretezza, risposte e che non ci sia l’annuncite che il vento autunnale porta via».