Il giorno dopo il lungo sciame sismico sul Vesuvio, molti quotidiani locali si “affollano” nel raccontare le ore di minima ma comunque presente tensione, come ogni qual volta si affaccia un caso di terremoto sul territorio molto instabile del vulcano partenopeo. Secondo le varie rilevazioni dell’Osservatorio Vesuviano – prodotte dalle strumentazioni INGV – «Siamo in presenza di un vulcano attivo e ogni cosa può permettere di meglio studiare lo stesso». Quello che sembra fin dal primo momento è che si tratta di una situazione comunque diversa dalla vicina area dei Campi Flegrei, dove negli ultimi 13 anni è stato registrato secondo i dati INGV un sollevamento di circa 50 censimenti. Come sottolinea poi l’Occhio di Salerno stamane nella sua edizione online, lo stato di attività di questo e di tutti i vulcani attivi avviene «attraverso l’osservazione di parametri geofisici e geochimici»: non è certo diverso per il Vesuvio che anche in queste ore vede numerose rilevazioni attraverso tecniche di monitoraggio che si servono di reti ideati anni fa ma in continuo aggiornamento. (agg. di Niccolò Magnani)
“CAUTELA, NO ALLARMISMO”
Uno sciame sismico composto da 41 scosse di terremoto è stato registrato tra il pomeriggio e la tarda serata di ieri. La magnitudo è risultata bassa, secondo quanto rilevato dalle strumentazioni in dotazione all’Osservatorio vesuviano, ma il fenomeno non è affatto da trascurare. Le scosse sismiche sono state infatti di un’intensità che va da -0,6 a 1.1 magnitudo della scala Richter. Sono state concentrate nell’area craterica del Vesuvio, quindi non sono state percepite dalla popolazione, ha assicurato la direttrice dell’Osservatorio, Francesca Bianco, come riportato dall’Ansa. Eppure la notizia, che si è diffusa rapidamente sui social, ha messo in agitazione i residenti della cosiddetta zona rossa, cioè quella dei 18 comuni più vicini al vulcano. Non è tutto normale, ma Bianco invita alla cautela, non all’allarmismo: «Diciamo in piena onestà che nulla è normale attorno ad un vulcano attivo». Quindi, anche se in presenza di una serie di scosse basse, «bisogna sempre prendere ogni dato con cautela».
VESUVIO, SCIAME SISMCICO: 41 SCOSSE DI TERREMOTO IN POCHE ORE
Lo sciame sismico è stato registrato per la precisione dalle 16.04 alle 23.44 di ieri nell’area craterica del Vesuvio. «Una zona soggetta, al contrario dei Campi Flegrei, a una subsidenza, cioè abbassamento», ha dichiarato la direttrice dell’Osservatorio, Francesca Bianco. I terremoti non sono stati avvertiti dalla popolazione, inoltre non sono state evidenziate particolari anomalie. «Inoltre, sia i dati geochimici che quelli geofisici non hanno evidenziato variazioni significative. Si è trattato di uno sciame che rientra nella dinamica di un vulcano attivo come il Vesuvio e ogni cosa può permettere di studiare meglio lo stesso», ha proseguito Bianco. A La Repubblica ha spiegato qual è la situazione complessiva legata al Vesuvio: «Negli ultimi anni stiamo osservando una situazione di insubsidenza, un abbassamento per dirla in termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 ad oggi. Potrebbe voler dire, per le conoscenze in nostro possesso, che siamo in presenza di una massa vulcanica attiva con magma che si muove in questa direzione, visto che un magma che risale produce di norma un rigonfiamento».