Proseguono le indagini in merito al brutale assassinio di Desiree Mariottini, la 16enne originaria di Cisterna (provincia di Latina), trovata cadavere in uno stabile abbandonato dalle capitale. Le forze dell’ordine stanno battendo la pista dello stupro di branco, vista anche la testimonianza rilasciata da un anonimo senegalese ieri mattina a Storie Italiane. La povera Desiree sarebbe stata attirata nel luogo della sua morte con una scusa: le avevano infatti rubato il tablet e qualcuno, non si sa bene chi, le avrebbe confessato di averlo ritrovato, dandole appuntamento nello stabile incriminato. A quel punto, la giovane sarebbe stata forse drogata, quindi violentata e seviziata, e lasciata morire. Resta da capire se la ragazza sia morta per i maltrattamenti subiti oppure per un’overdose di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti stanno indagando per cercare di risalire agli ultimi contatti avuti da Desiree prima dell’incontro mortale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GIA’ ESEGUITA L’AUTOPSIA

Omicidio e violenza sessuale aggravata: questi i reati per i quali procede il procuratore aggiunto Maria Monteleone. Le forze dell’ordine sono alla ricerca dei carnefici di Desirèe, la sedicenne di Cisterna di Latina morta dopo essere stata drogata e violentata. L’esame autoptico svolto nelle scorse ore ha evidenziato segni di violenza sessuale, perpetrata probabilmente da più persone: a confermare l’ipotesi è stato il racconto di un testimone, che ha parlato di due ragazze nel letto dello stabile abbandonato, di cui una urlante e l’altra priva di vita. Il senegalese ha confermato l’ipotesi, così come le forze dell’ordine, della presenza di numerose persone nell’edificio abbandonato fino a qualche minuto prima dell’arrivo dei soccorsi. Ricordiamo che Storie Italiane ha svelato che la telefonata di allarme alla Polizia è stata fatta da una cabina telefonica presente nei pressi della struttura. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CACCIA AL BRANCO

Confermate le ipotesi iniziali sulla tragica morte di Desirèe, la sedicenne di Cisterna di Latina che è stata rinvenuta senza vita in un palazzo abbandonato in via dei Lucani a San Lorenzo nella notte tra venerdì e sabato. Nel suo sangue sono state rilevate delle tracce di droga, ma l’autopsia ha svelato una verità terribile: uno stupro terribile ha preceduto il decesso, con un senegalese che ha testimoniato di aver assistito ai drammatici momenti. “C’erano africani e arabi” ha aggiunto il testimone, secondo il quale la sedicenne non sarebbe stata l’unica ragazza violentata: insieme a lei un’altra giovane, che potrebbe essere una cugina della vittima. Sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore dalle indagini degli inquirenti, con un nuovo caso di cronaca nera che coinvolge una giovanissima, una terribile fine sulla quale si cerca la verità. (Aggiornamenti di Massimo Balsamo)



“DROGATA E VIOLENTATA DA UN BRANCO”

Svolta nel caso drammatico della giovane Desirée trovata morta a San Lorenzo: un testimone senegalese ha raccontato questa mattina a Storie Italiane (il programma di Eleonora Daniela nella mattinata Rai, ndr) di avere visto ancora viva la giovanissima residente di Cisterna di Latina, «l’hanno drogata e stuprata» ha lasciato come testimonianza anche agli agenti della Mobile che indagano sulla morte per certi versi “simile” a quella di Pamela Mastropietro (ancora se è ancora presto per trarre conclusioni visto i troppi pochi dettagli in mano agli inquirenti, ndr). «Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – ha raccontato l’uomo in diretta tv – sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza su un materasso: le avevano messo una coperta fino alla testa ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta». In quello stabile abbandonato vi erano africani e arabi e un giro di loschi spacciatori: «sette persone o sei» erano accanto a Desirée, assieme anche ad un’altra ragazza che, sempre stando alla testimonianza del senegalese, «era italiana: penso pure fosse romana, parlava romano. urlava che l’avevano violentata, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. È stata drogata perché aveva sedici anni. Da quello che diceva lei sono stati tre sicuramente o quattro». Secondo Repubblica la ragazza sarebbe la cugina di Desirée. (agg. di Niccolò Magnani)

LE DENUNCE DEI RESIDENTI

Si tinge di giallo la morte di una sedicenne a Roma, zona San Lorenzo: Desirè è stata rinvenuta senza vita in uno stabile abbandonato in via dei Lucani 22 nella notte di venerdì 19 ottobre 2018. Come sottolineato da Storie Italiane, nella zona sono presenti degli oggetti utilizzati per drogarsi sotto gli occhi di tutti. Un anonimo ha chiamato da una cabina telefonica per avvertire le forze dell’ordine, ma il pronto soccorso non è riuscito a entrare nello stabile in disuso, chiuso da catene e lucchetti. Un ritardo di intervento che è risultato fatale per la giovane, con le forze dell’ordine al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti. I cittadini lamentano maggior sicurezza da tempo, con lo stabile divenuto luogo di ritrovo per spacciatori e persone senza fissa dimore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

16ENNE TROVATA MORTA A ROMA

Roma, 16enne trovata morta in uno stabile abbandonato: è giallo sulla scomparsa di una giovane di Cisterna. Come riportato da Storie Italiane, non è da escludere che si tratti di una vicenda simile a quella di Pamela Mastropietro: la giovane è stata rinvenuta senza vita in via dei Lucani 22, in zona San Lorenzo, e non è chiara la dinamica dei fatti. Oggi c’è un lucchetto nello stabile abbandonato, ma fino a venerdì notte poteva entrare chi voleva: nel palazzo si sarebbero dovuti svolgere dei lavori di ristrutturazione ma non sono mai stati effettuati. L’area in questione, come sottolineato dall’inviato di Storie Italiane, ha sempre avuto un numero elevato di spacciatori, che si ritrovano in edifici abbandonati per vendere diversi tipi di droghe.

GIALLO A SAN LORENZO: CASO SIMILE A QUELLO DI PAMELA MASTROPIETRO?

La giovane sedicenne, che si chiamava Desirè, si sarebbe recata nel palazzo di via Lucani perché le sarebbe stato rubato un tablet: gli inquirenti non si sbottonano, ma non è da escludere che si tratti di un caso simile a quello di Pamela Mastropietro, la diciottenne morta a Macerata. Non è ancora chiara la dinamica del fatto, se ha fatto uso di droghe o meno: l’esame autoptico darà risposte importante da questo punto di vista. Non si esclude la presenza di più persone nell’edificio, probabilmente non italiani: quello che risulta abbastanza palese è che qualcuno abbia chiamato da una cabina telefonica, l’unica presente nelle vicinanze dello stabile. I cittadini hanno fatto una lunghissima battaglia, consapevoli della presenza di spacciatori: sono stati fatti diversi esposti per evitare che dilagasse lo spaccio. Nelle vicinanze c’era un altro palazzo abbandonato dove i malviventi spacciavano, ma i residenti sono riusciti a fare chiudere l’edificio, murandolo.