Ragazzini che si prendono a pugni di fronte a decine di persone che li incitano. Risse alla “Fight Club” organizzate sui social che diventano spettacoli: è questa la nuova “moda” scoppiata nel centro di Piacenza. Secondo gli inquirenti andrebbe avanti da circa un mese. Alle risse prendono parte adolescenti, quasi sempre minorenni. Le organizzano sui social network per stabilire ora e luogo dove riunirsi. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, sono gruppi di circa 10 persone che organizzano la rissa con decine di spettatori a cui comunicano via social location prescelta e orario. Sarebbero dieci i ragazzi che rischiano la denuncia, mentre solo sabato scorso sono state identificate 63 persone che sono finite in caserma dai carabinieri. La moda sta spopolando al punto tale che si sono verificate risse in terra emiliana per ben tre sabati di fila. E i video che sono finiti in Rete dimostrano quanto questo fenomeno sia agghiacciante…
PIACENZA, RISSE TRA RAGAZZI ORGANIZZATE SUI SOCIAL
Ci sarebbe un quindicenne dietro il fenomeno delle risse che da tre sabati consecutivi stanno coinvolgendo decine di ragazzi a Piacenza. Lo riporta il quotidiano locale Libertà, secondo cui il giovane in questione è tra quelli sentiti dai carabinieri dopo l’ultimo scontro in via Nicolodi. Ma comparirebbe anche in altri episodi, a partire da quelli di via San Siro. I militari dell’Arma avrebbero trovato riscontri in diversi filmati che stanno circolando in Internet e nelle chat dei giovani che hanno partecipato. Su Instagram il 15enne ha pubblicato un video e alcune foto che lo ritraggono appoggiato con aria di sfida ad un’auto dei carabinieri. Ma non è l’unico a rischiare una denuncia per rissa o per lesioni da parte della polizia: sono una decina gli adolescenti coinvolti. Le indagini stanno riguardano gli ambiti scolastici, i centri di aggregazione giovanili e le palestre dove diversi di questi adolescenti si allenano. Poi però decidono di “sfogarsi” in mezzo alla strada.