Il corpo della 29enne marocchina Souad Alloumi, scomparsa nel nulla nella notte tra il 2 ed il 4 giugno, non è mai stato rinvenuto. Sulla base di tale importante “dettaglio”, la difesa dell’ex marito 50enne, Abdelmjid El Biti ha puntato la richiesta di scarcerazione dell’uomo. Richiesta tuttavia respinta con un sonoro “no” dai giudici della Corte di Cassazione che hanno così rigettato il ricorso. A carico di El Biti, le accuse di omicidio ed occultamento di cadavere. Il giallo, tuttavia, non è ancora stato risolto sebbene gli inquirenti siano quasi certi dei passi compiuti dal marito il quale avrebbe prima ucciso la donna in casa, al culmine di un litigio violento e successivamente avrebbe trascinato il suo corpo all’esterno dell’abitazione, nascondendolo in un pesante borsone immortalato anche dalle telecamere di videosorveglianza di un bar vicino. Lui, intanto, dal carcere di Bergamo nel quale è stato trasferito dopo essere stato inizialmente ospitato in una cella del penitenziario bresciano, non proferisce parola.
SCOMPARSA SOUAD ALLOUMI: EL BITI RESTA IN CARCERE
Il marocchino 50enne, Abdelmjid El Biti accusato dell’omicidio della moglie 29enne Souad Alloumi, scomparsa nel nulla, resta in carcere. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe ucciso la consorte nella notte tra il 3 ed il 4 giugno scorso e poi ne avrebbe fatto sparire il corpo nascondendolo in una borsa porta abiti. Ad esprimersi sul destino del 50enne e presunto assassino, come spiega Il Giorno nell’edizione online, è stata la Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso del difensore dell’uomo. L’avvocato Gianfranco Abate aveva infatti avanzato la richiesta di annullamento della misura cautelare in carcere. Sulla richiesta si erano già espressi a luglio i giudici del Riesame di Brescia ed ora è toccato anche a quelli della Suprema Corte che hanno negato la scarcerazione dell’uomo. Il marocchino, intanto, dal carcere di Bergamo continua a restare in silenzio. Le uniche parole riferite agli inquirenti al momento del fermo sono state: “Non le ho fatto nulla. È sparita da sola”. Souad aveva fatto perdere le sue tracce dalla casa di Milano dove viveva con i due figli, ma gli inquirenti non hanno mai creduto alla scarna versione del marito. E così anche i giudici della Cassazione per i quali l’uomo deve restare in carcere.
SCOMPARSA SOUAD ALLOUMI: LE PROVE CONTRO IL MARITO
Ad incastrare Abdelmjid El Biti alle sue responsabilità sarebbero anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un bar nei pressi dell’abitazione di Souad Alloumi. Sono le 23.32 del 3 giugno scorso quando la giovane marocchina viene immortalata. Appena 25 minuti dopo, compare nel video anche il marocchino insieme ai due figli con i quali aveva trascorso il weekend a Seniga, nel Bresciano, dove il 50enne lavorava e viveva. Quelle sono le ultime immagini della donna poiché da allora sarebbe scomparsa nel nulla. El Biti, invece, sarà ripreso ancora mentre esce dall’abitazione da solo, per poi farvi ritorno con indosso guanti e cappellino. Alla sua uscita, porta con sé un borsone apparentemente pesante nel quale, secondo gli inquirenti, nasconde il corpo della giovane ex moglie. E’ probabile che l’uomo abbia poi compiuto un percorso in auto senza essere mai ripreso da ulteriori telecamere e durante il quale si sarebbe sbarazzato del cadavere della 29enne. Nell’abitazione in cui sarebbe avvenuto il delitto, erano rimasti i figli di 9 e 3 anni, per i quali sono state avviate le pratiche di adottabilità. Proprio la figlia maggiore avrebbe dato l’allarme ai vicini, 24 ore dopo la sparizione della madre. Non si esclude che il marocchino avesse pianificato non solo il delitto ma anche la fuga con i figli, forse verso il suo paese di origine.