E’ di nuovo polemica fra il ministro dell’economia, Giovanni Tria, e il Movimento 5 Stelle. Nelle scorse ore si è registrato un botta e risposta fra il titolare del Mef e i grillini, che ha fatto chiaramente capire come alcune questioni non siano ancora state perfettamente chiarite all’interno del governo. Tria ha parlato, fra le altre cose, anche dello Spread, che nelle ultime settimane è tornato a salire, superando quota 300, vista la bocciatura della manovra di bilancio da parte dell’Unione Europea, e le molteplici incertezze dei mercati internazionali. La Borsa ha però reagito in maniera positiva quest’oggi, forse proprio grazie alle dichiarazioni di Tria, che ha parlato di “spread alto insostenibile per lunghi periodi. Il problema – ha detto il ministro dell’economia – è per le nostre banche, specie quelle più debol”. Piazza Affari è tornata a crescere quest’oggi dopo il tonfo con cui aveva concluso la giornata di ieri, -1.6 per cento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUOVO SCONTRO

Nuovo scontro fra il ministro dell’economia, Giovanni Tria, e il Movimento 5 Stelle. Nella serata di ieri il titolare del Mef ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Famiglia Cristiana in cui è tornato a parlare delle note minacce a lui rivolte da parte del portavoce della presidenza del consiglio, Rocco Casalino, nel famoso audio di qualche settimana fa. Prontamente è arrivata la replica degli stessi grillini, che attraverso una nota ufficiale hanno risposto così: «Ci sorprende che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo Ministero li difenda a prescindere. L’audio rubato al portavoce del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è un’altra vergognosa pagina di giornalismo – prosegue il Movimento 5 Stelle – quelle parole erano dette in privato e tali dovevano rimanere. Non si trattava affatto di minacce ma il portavoce riportava quella che è la linea del Movimento 5 Stelle, perchè tutto il Movimento è convinto che alcuni tecnici del Mef non svolgono il proprio ruolo con indipendenza e professionalità». Dichiarazioni che confermano una certa ostilità fra l’ala grillina del governo, e il ministro Tria, che da sempre ha esternato la propria posizione “prudente” in merito al rapporto fra il deficit e il pil, ma che si è trovato accerchiato e quindi costretto ad approvare una manovra sicuramente più coraggiosa rispetto alle sue intenzioni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“SPREAD A 320 NON SOSTENIBILE”

Il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha rilasciato due intervista, una televisiva a “Porta a Porta” e una alla carta stampata a “Famiglia Cristiana”, in cui ha lanciato l’allarme riguardo la situazione economica italiana, alla luce dello spread che continua a superare sempre abbondantemente quota 300. “Un livello che non possiamo considerare di mantenere questo livello troppo a lungo. L’analisi della manovra da parte di Bruxelles è stata superficiale perché i fondamentali dell’Italia sono solidi e la manovra non cambierà, ma l’incertezza politica su dove il Governo vuole andare a finire ha un peso elevato.” E sulla Patrimoniale il Ministro è perentorio: “La “patrimoniale” è una misura distruttiva, in quanto scatena la fuga dei capitali liquidi e colpisce il patrimonio immobiliare facendone crollare il valore. La conseguente riduzione della ricchezza, inoltre, impatta negativamente sui consumi con pericolosi effetti recessivi, come visto in passato.



E’ SCONTRO CON ROCCO CASALINO

Che ci sia qualche tensione nel Governo gialloverde lo si può intendere anche dai commenti che il Ministro dell’Economia Tria ha riservato al capo della Comunicazione del Movimento 5 Stelle, nonché portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Rocco Casalino. In particolare, Tria si è riferito all’intercettazione in cui Casalino si rivolgeva con termini pesanti verso i tecnici del MEF minacciando rappresaglie se non avessero trovato le coperture per le misure fissate dalla Manovra: “Non desidero commentare volgarità e minacce contro funzionari dello Stato, specie se questi ricoprono una funzione di garanzia ed indipendenza universalmente riconosciuta e prevista dall’ordinamento.” E in una nota la Comunicazione del M5s ha immediatamente risposto alle esternazioni di Tria: “Ci sorprende che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo Ministero li difenda a prescindere.” Nuova bufera in arrivo?