Alfonso Bonafede: “Codice rosso per violenza sulle donne”, il ministro della Giustizia annuncia l’introduzione di un importante provvedimento raccogliendo la proposta dell’associazione Doppia difesa, fondata dal ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e dalla conduttrice Michelle Hunziker. Il guardiasigilli ha spiegato: “Quando un cittadino rischia la vita si presenta al pronto soccorso e gli viene applicato un “codice rosso” per farlo visitare immediatamente dai medici al fine di scongiurare il pericolo di morte. La cronaca ci ha raccontato di violenze, abusi e omicidi ai danni di donne che avevano denunciato mariti, fidanzati, familiari o semplici conoscenti, ma la risposta della giustizia era stata tardiva e – in certi casi – letali. A loro non è stato applicato alcun “Codice rosso””. Il ministro in quota Movimento 5 Stelle ha evidenziato: “Abbiamo deciso di dar vita a una legge che stabilisca, proprio come avviene nei pronto soccorso, i casi in cui le denunce devono essere trattate immediatamente”.
CODICE ROSSO PER LE DONNE VITTIMA DI VIOLENZA
Questa mattina il ministro ha incontrato al ministero della Giustizia Giulia Bongiorno, Michelle Hunziker e alcune socie fondatrici dell’associazione Doppia Difesa. Bonafede ha ribadito che i dati sulla violenza sulle donne “sono impressionanti”, con il rapporto Istat che parla di 4,5 milioni di donne costrette a compiere atti sessuali e 1,5 milioni di donne stuprate. Un tema che ha trovato spazio anche nel contratto di Governo M5s-Lega e che prevede “Inasprimento delle pene, maggiore impegno sui fondi per gli indennizzi e, appunto, il “Codice rosso””. Conclude il giurista sul Blog delle Stelle: “Con la nuova legge ci saranno procedimenti più snelli, senza fasi di stallo per la tutela tempestiva delle vittime di violenze domestiche e di genere. La polizia giudiziaria dovrà comunicare immediatamente al pm le notizie di reato, senza fare una valutazione sull’urgenza – quindi a prescindere – e anche per via orale. La vittima deve essere sentita dai magistrati entro tre giorni dalla denuncia. Le indagini partiranno immediatamente per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate, avvenute in casa. Infine, ma non per questo meno importante, l’obbligo di formazione per le forze di polizia che trattano questo tipo di procedimenti in modo che siano specializzati nella prevenzione e nella repressione e che abbiano una preparazione specifica all’interlocuzione con le vittime”.