Proseguono le indagini in merito al crollo della scala mobile della metro di Roma, avvenuto nella serata di martedì. 24 tifosi, quasi tutti del CSKA Mosca, sono rimasti feriti, fra cui uno in condizioni molto gravi che ha rischiato di perdere il piede. Fra coloro che hanno vissuto in prima persona quegli attimi di terrore, anche Konstantin, 35enne tifoso moscovita che ha replicato alle accuse delle ultime ore, secondo cui gli stessi russi avrebbero saltato veemente, causando quindi il crollo della scala: «L’unico salto che ho fatto – dice ai microfoni de Il Messaggero – l’ho fatto per salvarmi: mentre la folla cadeva sopra le lamiere ferendosi, sono riuscito a superare quel groviglio di ferro con uno slancio e per pochi centimetri i miei piedi non sono finiti su quelle lame». Non è stato invece così fortunato un altro tifoso russo, un 33enne che è stato operato ad un piede praticamente maciullato, e che si trova attualmente in terapia intensiva al Policlinico Umberto I. Il piede si è salvato ma sicuramente dovrà sottoporsi a lunghi periodi di riabilitazione prima di tornare a camminare.
“ECCO COSA E’ ACCADUTO”
In prognosi riservata anche un altro tifoso, anche se non in pericolo di vita. Il video delle telecamere di sorveglianza è stato sequestrato dalla polizia, che sta cercando di capire cosa sia successo negli attimi prima del crollo. I tifosi del CSKA continuano a sostenere di non aver saltato, mentre la procura la pensa diversamente. Una tesi quest’ultima sostenuta anche da un ex ingegnere dell’Atac, che sui social ha fornito la sua versione dei fatti: «Saltando hanno sollecitato il regolatore di velocità della scala mobile. Saltando hanno innescato una reazione ripetuta e violenta da parte del motore che sentiva continuamente accelerare e rallentare la scala. Lo sforzo combinato della trazione del motore e dei colpi causati dai salti ha distrutto la trasmissione mandando la scala in folle che a causa del peso delle persone ha accelerato senza controllo, quando il primo gradino ad alta velocità ha scavallato le guide la scala si è bloccata accartocciando i primi gradini». Resta da capire perché il sistema di blocco non abbia funzionato, tutte domande a cui dovranno rispondere gli inquirenti.