Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori della studentessa morta di leucemia dopo aver rifiutato le cure con chemioterapia, hanno fatto ricorso in Cassazione. La sentenza di appello li aveva rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo aggravato. I genitori erano stati indagati perché avrebbero convinto la figlia Eleonora, ancora 17enne, a non sottoporsi ai cicli di chemioterapia, e seguire invece le prescrizioni del controverso metodo Hamer, osteggiato dalla medicina tradizionale perché sostiene che si può guarire dai tumori con cure vitaminiche. Dopo il proscioglimento da tutte le accuse del Gup di Padova Mariella Fino, e la decisione di secondo grado, cui era ricorsa la procura di Padova che ha rinviato a giudizio la coppia, oggi si doveva tenere la prima udienza del processo davanti al tribunale monocratico. Ma, come riportato dall’Ansa, l’avvocato della famiglia ha comunicato al giudice la richiesta di sospensione del processo, in attesa che la Cassazione si esprima il 24 gennaio 2019.
ELEONORA BOTTARO RIFIUTÒ CHEMIO, RICORSO GENITORI IN CASSAZIONE
A luglio la notizia del rinvio a giudizio dei genitori di Eleonora Bottaro, la ragazza di Bagnoli malata di leucemia morta il 29 agosto 2016 dopo aver rifiutato la chemioterapia. La coppia, Lino Bottaro e Rita Benini, erano stati prosciolti dal Gup di Padova nel dicembre scorso, perché secondo il giudice «il fatto non sussisteva». Ma la Procura presentò ricorso alla Corte di Appello di Venezia che si è pronunciata a luglio rinviando a giudizio il papà e la mamma di Eleonora. I genitori avrebbero avuto un ruolo determinate nel far maturare in Eleonora il falso convincimento di guarire mettendo da parte i consolidati protocolli medici. Insomma la madre e il padre avrebbero “manipolato” la volontà della figlia. I due genitori, seguaci del metodo Hamer, che rifiuta la scienza ufficiale, erano stati anche privati della patria potestà dopo aver firmato le dimissioni dell’ospedale della figlia che, secondo l’accusa avrebbero convinto di quanto nociva fosse la chemio.