Non solo il sequestro di un vero e proprio arsenale, disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia, ma pure una intera famiglia residente nel capoluogo dauno che è stata sgominata con ben tre arresti: sono questi gli sviluppi dell’indagine nata a seguito del tentato omicidio di un ragazzo di 18 anni nei pressi del Domus, nota discoteca della zona, e che era stata in seguito sottoposta a sequestro e chiusa dagli inquirenti per un mese per “motivi di ordine e di sicurezza pubblica”. Tra i fermati c’è il 37enne Aleando Di Fiore, in servizio proprio come buttafuori in quella discoteca e che, secondo quanto si apprende, sarebbe colui che ha ferito il ragazzo e rappresenterebbe uno degli “insospettabili”, citando fonti di stampa locali, che sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura. (agg. di R. G. Flore)



SEQUESTRATO ARSENALE DOPO AGGRESIONE AL DOMUS

Le indagini riguardanti la brutale aggressione ad un 18enne di Lucera (Foggia), avvenuta sabato scorso presso la discoteca Domus, hanno portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale presso l’abitazione di Renato Console, un pizzaiolo foggiano di 28 anni, che ha incontrato dopo il fattaccio Aleandro Di Fiore, attualmente l’unico arrestato. Le forze dell’ordine hanno ritrovato in un borsone due pistole calibro 21 con matricola abrasa e relativi caricatori, due revolver calibro 38, una pistola semiautomatica con caricatore con tre colpi, una penna-pistola calibro 22, un silenziatore, una canna calibro 7.65, un giubbotto antiproiettile, e infine un centinaio di cartucce.



PIZZAIOLO E GENITORI ARRESTATI

Come scrive FoggiaToday, la perquisizione è scattata dopo che al 28enne pizzaiolo era stato sequestrato uno sfollagente telescopico, e di conseguenza le forze dell’ordine si sono insospettite, pensando che lo stesso potesse avere con se altre armi, e così è stato. Fra le armi sequestrate potrebbe esservi anche quella che ha ferito il 18enne aggredito, dalla cui mandibola è stato estratto un frammento di un proiettile calibro 7.65. Durante la perquisizioni sono stati arrestati il pizzaiolo nonché i due genitori (la madre è ai domiciali), che erano a conoscenza dell’arsenale e che hanno tentato a loro volta di nasconderle. Ora le armi saranno sottoposte a tutti i controlli del caso per scoprire se fra di esse vi sia quella che ha sparato al povero 18enne.

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