Ad alcune ore di distanza dalla scossa di terremoto avvertita questa mattina in Sicilia nei pressi di Messina (attorno alle 10.28), arriva la conferma che per fortuna non sono stati registrati danni agli edifici dopo le rassicurazioni arrivate a proposito dell’incolumità di tutti gli abitanti della zona coinvolti. Il sisma, di magnitudo 3.3 sulla scala Richter, e rilevato dalla Sala Sismica di Roma dell’INGV (l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) avrebbe infatti avuto il suo epicentro precisamente in località Capizzi, nel messinese, e ad una profondità di circa tre chilometri, facendo tremare solamente a bassa intensità la terra e come detto causando solo un grande spavento e venendo percepita soprattutto da coloro che risiedevano ai piani più alti di determinati edifici. (agg. di R. G. Flore)



ORE DI APPRENSIONE NEL SUD ITALIA

Sta tremando ripetutamente il sud della nostra penisola. Prima la scossa avvertita nella notte per effetto del terremoto di magnitudo 6.8 in Grecia, quindi un nuovo sisma avvenuto questa mattina (ore 11:30) di 3.4 gradi sulla scala Richter. La profondità è stata di 81.8 km presso lo stresso di Sicilia. Si tratta di un terremoto, come spiega la scala Richter “molto leggero”, che viene spesso avvertito, a volte no, e che non causa danni alle cose ne tanto meno provoca feriti. La cosa certa è che gli abitanti del sud Italia stanno vivendo ore di apprensione proprio per via delle continue scosse registrate in queste ultime ore, con centinaia di segnalazioni che sono giunte ai centralini delle autorità preposte. Da segnalare che un paio di ore prima, precisamente alle 9:30, si è verificato nella stessa zona, a largo di Pantelleria, un altro terremoto di lieve entità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA SICILIA TREMA

Scosse avvertite in maniera significativa in Sicilia: durante la notte, paura per il maxi sisma al largo della Grecia (Peloponneso) con magnitudo 6.8 che per fortuna non ha provocato particolari danni essendo in mare aperto e ad alta profondità (qui tutti i dettagli). Al Sud avvertito distintamente, senza ulteriori conseguenze: poi però alle ore 10.28 una nuova scossa, questa volta con magnitudo molto più bassa ma comunque avvertita dalla popolazione siciliana, specie in provincia di Messina: scossa di grado magnitudo 3.3 sulla scala Richter, con i primi dati del centro INGV che mostrano un ipocentro a circa 5 km sotto la profondità del terreno. Per quanto riguarda l’epicentro del sisma siciliano, seppur senza alcun danno provocato, sono stati coinvolti i seguenti comuni: Capizzi, Mistretta, Cerami, Castel di Lucio, Reitano, Caronia, Sperlinga, Nicosia, Pettineo, Motta d’Affermo, Santo Stefano di Camastra, Troina, San Fratello.



PAURA IN SICILIA: RIENTRA ALLARME TSUNAMI

Nel frattempo, gli effetti del terremoto greco si sono sentiti eccome nella Sicilia sempre piuttosto “viva” anche dal punto di vista sismico: le provincie di Ragusa, Catania e Messina quelle che più hanno avvertito la lunga scia del sisma M 6.8 al largo della Grecia. Molte le chiamate alla Protezione Civile e al Comune, tanti impauriti che hanno riversato le loro ansie sui social non capendo bene donde veniva quel terremoto: per fortuna l’allarme è poi cessato e i maggiori danni sono stati registrati ben al lontano dalle coste italiane. È stata poi diramata una allerta tsunami sulle coste del Mediterraneo, con l’INGV che ha consigliato di non sostare sulle varie coste adriatiche e ioniche: «un’anomalia di circa 10 centimetri si è osservata al mareografo di Le Castella, in provincia di Crotone, che conferma l’allerta tsunami arancio per le coste ioniche italiane», spiegava l’Istituto. Ora però tutto sembra rientrato con l’emergenza che scema dopo ore decisamente convulse.