Nuovi guai per i genitori di Matteo Renzi. Proprio quando emerge l’indiscrezione sulla richiesta di archiviazione per papà Tiziano, indagato per traffico di influenze illecite nell’ambito dell’inchiesta Consip, a Cuneo è stato chiesto il rinvio a giudizio di mamma Laura Bovoli. Lo riporta La Verità, secondo cui l’accusa è di concorso in bancarotta fraudolenta per il crac di una ditta che distribuiva volantini, la Direkta srl. Nell’inchiesta risultano indagati anche il manager Paolo Buono, amministrazione di alcune ditte piemontesi, e uno dei primi commercialisti della Direkta. La richiesta dei pm cuneesi è stata presentata l’8 ottobre. Il fascicolo è stato assegnato al gup Emanuela Dufour, ma non c’è ancora la data dell’udienza. Tra l’altro Laura Bovoli e Tiziano Renzi sono imputati in un procedimento per emissione di fatture false, sono indagati per il fallimento della cooperativa Delivery service Italia e hanno promosso la fondazione di Marmodiv srl, per cui la procura di Firenze il 9 ottobre ha chiesto il fallimento.
MATTEO RENZI, CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO DELLA MADRE
Due ex collaboratori della famiglia Renzi, Mirko Provenzano ed Erika Conterno, come riportato da La Verità, hanno già patteggiato l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Direkta. La madre dell’ex premier Matteo Renzi e i suoi due coindagati sono sotto inchiesta per il crac della stessa società, mentre Provenzano dovrà essere giudicato a parte per una presunta e consistente evasione fiscale. Le contestazioni nei confronti della Bovoli riguardano otto fatture del valore complessivo di circa 80mila euro. La donna si sarebbe prestata a modificare le causali di alcune fatture emesse nel 2012, per consentire a Provenzano di non saldare un debito nei confronti di quattro cooperative. Nel novembre 2016 la mamma di Matteo Renzi, per giustificare le fatture, diede una versione diversa ai finanzieri da quella concordata nel 2013 con Provenzano, ma non ha spiegato perché si sia prestata a modificare i documenti. Ora, a due anni di distanza, come riportato dal quotidiano è stato chiesto che vada a processo.