Dal primo novembre non sarà più funzionario dell’Esa, Paolo Nespoli sta per andare in pensione. In una intervista a Il Corriere.it ha raccontato i suoi programmi futuri, svelando aneddoti, desideri e nuovi obiettivi: “Adesso mi piacerebbe lavorare come ingegnere, seguire un progetto tecnico, magari con i satelliti. E poi mi piace parlare alla gente. Quando mi chiedono l’autografo resto sempre interdetto – spiega Paolo Nespoli – eppure non sono mai stato l’Astronauta con la a maiuscola. Ho fatto una grandissima fatica a farmi selezionare. Non so neanche perché abbiano scelto me e non un altro”. Durante l’intervista si parla di liquidazione, pensione e denaro: “Lo stipendio di astronauta non ha niente a che fare con l’esperienza di astronauta – precisa Nespoli – La liquidazione è un’invenzione italiana che serve a farti avere un gruzzoletto quando smetti di lavorare, come pensione percepirò tra i 3 e i 4 mila euro”. Nespoli dice di non essere contento di come si sia conclusa la sua esperienza d’astronauta: “Ho 372 giorni di ferie arretrate e per l’Esa è un problema mio se non le ho smaltite prima”.



Paolo Nespoli, Oriana Fallaci e il desiderio di sua madre

Il sessantunenne di Verano Brianza ha raccontato un simpatico aneddoto legato alla sua adolescenza e a sua madre: “Mamma aveva fatto di tutto per mandarmi a lavorare come elettricista. Non aveva dimestichezza con il positive reinforcement, su cui mia moglie mi sta addosso. Era un continuo ‘tu non farai niente di buono, sei svogliato a scuola’ “. Evidente che la madre si sbagliasse. Per quanto riguarda il rapporto con Oriana Fallaci: “Avevamo un obiettivo comune: per lei il libro Insciallah, per me gli studi a New York. Quando nel ’91 vinsi il concorso dell’Esa per addestrare gli astronauti a Colonia dovetti lasciare New York. Disse: se esci da quella porta non ti conosco più. Non pensavo che fosse seria. Non mi ha mai più voluto sentire”. Il viaggio in Libano ha segnato una tappa importante nel percorso di Paolo Nespoli: “Una cosa complessa. Avevamo un rapporto poliedrico, multiforme, sentimentale, camaleontico. A volte diventava una relazione madre figlio, altre il contrario. Per lei sono stato compagno, amico. Era molto sola”.



La scomparsa di Oriana Fallaci

Le poesie di Oriana Fallaci hanno accompagnato la missione di Paolo Nespoli sulla Iss, lo ha svelato lui stesso nell’intervista a Il Corriere.it: “Quando sono andato in missione sulla Iss la prima volta, l’anno dopo, ho portato a bordo due poesie che mi aveva dedicato: le ho fotografate con la Terra sullo sfondo”. Nel 2011 la grave perdita della madre: “Nell’ultima videoconferenza me lo aveva quasi detto. Quando tua madre muore e tu sei così lontano e non puoi fare niente, ridimensioni tutto…”. Tornando alla sua carriera da astronauta, Nespoli spiega i problemi legati al ritorno sulla terra: “Appena rientri, stare in piedi è un problema. Solo in quel momento capisci perché nell’appartamento dove gli astronauti vivono in quarantena ci sono i corrimano…”.

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