Dopo la bufera scoppiata per aver indossato la maglia con la scritta “Auschwitzland”, la nostalgica fascista Selene Ticchi ha spiegato a Il Resto del Carlino com’è nata l’idea di sfilare a Predappio con quella t-shirt:”È stato un puro caso. La maglietta con la scritta ‘Molti nemici molto onore’ mi stava stretta. Quell’altra, ‘Meglio morire in piedi che una vita in ginocchio’ aveva un buco, così alle 5,30 del mattino ho preso quella che ho trovato appena sotto, nel cassetto”. Ticchi insomma non ci vede nulla di strano:”Magliette nere normali non ne ho, eravamo tra di noi, i problemi dell’Italia sono altri: chiedo scusa al segretario nazionale Fiore (Forza Nuova, ndr) se gli sto causando dei problemi”. Più in generale la fan di Benito Mussolini rivendica: “Posso chiedere scusa, ma fino a un certo punto: c’è sempre l’articolo 21 della Costituzione (Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, ndr). Poi non deve più succedere, l’Olocausto, come i 20 milioni di morti in Russia. L’avessi messa il 25 aprile capirei…”. (agg. di Dario D’Angelo)



SELENE TICCHI, “GLI EBREI SONO PIU’ RAZZISTI DI NOI”

Fa discutere la scelta di Selene Ticchi, già candidata sindaco di Budrio per Aurora italiana e militante di Forza Nuova, che in occasione della commemorazione della Marcia su Roma a Predappio, paese natio di Benito Mussolini, ha indossato una maglietta con la scritta “Auschwitzland”, paragonando di fatto il campo di concentramento della Disney al parco giochi Disney. Intervistata da Il Fatto Quotidiano, Selene Ticchi si è difesa:”Perché non parliamo della Russia di Stalin? Quanta gente ha ammazzato?”. Al giornalista che le ricordava la promulgazioni delle leggi razziali da parte del regime fascista, la Ticchi ha risposto:”No, quelle le ha firmate il re. Certo, Mussolini ha le sue responsabilità. Da una dittatura, come da una monarchia, bisogna prendere le cose belle, non gli sbagli. E Mussolini di cose belle ne ha fatte tante, tipo le bonifiche”. La nostalgica fascista sostiene di non avercela con gli ebrei però precisa:”Loro sono più razzisti di noi. E quando parlano non dicono sono ‘italiano’ o ‘francese’. Dicono: sono ebreo”. (agg. di Dario D’Angelo)



SELENE TICCHI, “SCRITTA AUSCHWITZLAND? HUMOR NERO”

Continua a far discutere la t-shirt nera con la schitta Auschwitzland sfoggiata da Selene Ticchi in occasione della Marcia su Roma organizzata a Predappio, il paese natale di Benito Mussolini. La candidata a sindaco del 2017 di Budrio ha parteciato alla commemorazione indossando una semplicissima t-shirt nera, se non fosse che sulla maglia era riportata una scritta forte ed offensiva. “Auschwitzland” parafransando e comparando tra lodo i campi di sterminio di Auschwitz al parco a temi di divertimento della Disney. Un paragone che ha fatto letteralmente infuriare politici ed italiano. Intanto la donna, raggiunta dal Fatto Quotidiano, ha voluto dire la sua in merito alla decisione di sfoggiare una t-shirt davvero offensiva: “ma dai, è humor nero. In giro, su Facebook soprattutto, ci sono i compagni che fanno le caricature del Duce a testa in giù. Bene, questa maglietta è la stessa cosa. E non è la prima volta che me la metto. Anzi, ci vado anche in giro per lavoro, mica solo quando faccio i cortei. È una provocazione. Visto che volevano anche impedirci la commemorazione ho deciso di mettermela”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



AUSCHWITZ COME DISNEYLAND

Il campo di sterminio di Auschwitz paragonato al parco giochi della Disney. “Auschwitzland”, è questa la scritta che ha scatenato le polemiche. È comparsa sulla maglia di Selena Ticchi, già candidata sindaco di Budrio per Aurora italiana e militante di Forza Nuova. Peraltro l’ha sfoggiata col sorriso: «È humor nero». E si stupisce ripensando al fatto che volevano vietare la Marcia su Predappio, l’anniversario della Marcia su Roma. Duemila fascisti sono arrivati da tutta Italia per venerare la tomba di Mussolini. Gli agenti del reparto Mobile e della Digos hanno sorvegliato per tutto il tempo la manifestazione. Il senatore di Leu Francesco Laforgia ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Matteo Salvini perché «l’apologia del fascismo nell’ordinamento giuridico italiano, è un reato». E quindi chiede al ministro «se intende applicare questa legge, se condivide il paragone di un campo di sterminio ad un parco giochi e quali misure intenda promuovere al fine di evitare il ripetersi di simili episodi».

PREDAPPIO, “AUSCHWITZLAND” SULLA MAGLIA: “HUMOR NERO”

Fa discutere la scritta “Auschwitzland” comparsa alla commemorazione della Marcia su Roma a Predappio, dove è nato Benito Mussolini. L’ha scelta Selene Ticchi, con caratteri Disney e disegno del campo di concentramento, come se fosse un parco giochi. Lo stesso dove furono deportati anche la senatrice a vita Liliana Segre e Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto del Ghetto di Roma morto il 26 ottobre scorso. «È una provocazione, visto che volevano anche impedirci la commemorazione ho deciso di mettermela». Solo «humor nero», del resto «in giro, su Facebook soprattutto, ci sono i compagni che fanno le caricature del Duce a testa in giù. Bene, questa maglietta è la stessa cosa. E non è la prima volta che me la metto. Anzi, ci vado anche in giro per lavoro, mica solo quando faccio i cortei», ha dichiarato al Fatto Quotidiano. Eppure non c’è nulla da scherzare su un posto dove sono state ammazzate più di un milione di persone. «È stata un’esagerazione, una cosa sbagliata, dei nazisti». Ma il regima fascista è stato complice: 8mila italiani sono stati deportati. «Perché non parliamo della Russia di Stalin? Quanta gente ha ammazzato?». E poi vuole ricordare una cosa: «Non sono mica solo morti gli ebrei nei campi. C’erano anche i testimoni di Geova e gli zingari. Come mai per gli ebrei musei e iniziative di continuo e per loro niente?».