Chiesta l’archiviazione per Tiziano Renzi in merito all’inchiesta Consip: dopo l’ex premier Matteo, arrivano altri commenti dal Partito Democratico. Nel mirino Il Fatto Quotidiano e il Movimento 5 Stelle, ecco le parole di Andrea Marcucci: “Tiziano Renzi é stato quindi archiviato sul caso #Consip. Mesi e mesi di titoli giornalistici, di attacchi politici, di ironie dei compagni di strada, di accuse false, manipolate, distorte. Qualcuno risarcirá? Arriveranno le scuse di #Travaglio e di #DiMaio?”. Una rivincita per Ivan Scalfarotto: “All’inizio della vicenda #Consip, spiegai a #ottoemezzo a #Travaglio che non commentavo le condanne a mezzo stampa del @fattoquotidiano. Scrissero che “tentavo di screditare” il loro lavoro. Difendevo soltanto lo Stato di diritto, invece, e avevo ragione”. Questa l’analisi del dem Marco Di Maio: “La Procura chiede l’archiviazione per Tiziano #Renzi sul caso #consip, una vicenda assurda di depistaggi e diffamazioni dagli aspetti inquietanti. Aspettiamo il verdetto dei giudici, ma anche le scuse (arriveranno?) di chi su ciò ha costruito campagne d’odio”. Infine, il commento icastico di Laura Garavini: “#Consip, chiesta archiviazione per Tiziano Renzi. Il tempo è galantuomo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CONSIP, CHIESTA ARCHIVIAZIONE PER TIZIANO RENZI

La Procura di Roma dopo aver chiuso le indagini sul caso Consip – la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione, travolta negli ultimi 24 mesi dall’inchiesta su corruzione e tangenti – ha richiesto questa mattina l’archiviazione per Tiziano Renzi. Il padre dell’ex segretario Pd era accusato fino a ieri di traffico d’influenze in uno dei tantissimi filoni della maxi inchiesta che si snoda tra Roma e Napoli. Gli stessi pm hanno invece confermato le accuse per altri importanti elementi già citati dalla lunga inchiesta sulla Centrale Acquisti dello Stato.



Rischiano perciò di finire a processo l’ex Ministro dello Sport Luca Lotti (con l’accusa di favoreggiamento), il generale dell’Arma Emanuela Saltalamacchia (favoreggiamento), ma anche l’ex comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette (rivelazione del segreto d’ufficio), gli imprenditori Filippo Vannoni (favoreggiamento) e Carlo Russo (millantato credito). Ovviamente resta ancora a rischio la posizione dell’ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto, per rivelazione del segreto e falso oltre che depistaggio assieme all’ex Colonnello dell’Arma Alessandro Sessa, proprio nei confronti del padre di Matteo Renzi.



CONSIP, MATTEO RENZI: “IL TEMPO È GALANTUOMO”

Il primo commento di Matteo Renzi dopo la notizia di archiviazione (richiesta) per il padre Tiziano, è ovviamente simile ad un “sassolino dalla scarpa” grande come un macigno da togliersi: «Sono mesi che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai», scrive su Twitter l’ex Premier pochi minuti fa.

La politica, come ovvio che sia, si divide ancora una volta tra chi ricorda che a rischio processo rimane il fidato consigliere ed ex Ministro del Governo Renzi, Luca Lotti, e chi invece come il Direttore del Foglio Claudio Cerasa ricorda. «Oggi la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Tiziano Renzi, indagato per traffico di influenze nell’ambito dell’inchiesta Consip. Forse qualcuno dovrebbe cominciare a farsi un esame di coscienza».