Oggi è il giorno della prima udienza del processo a proposito dell’eredità di Alberto Sordi, 40 milioni di euro attorno ai quali è sorta una vera e propria disputa legale: e nelle ultime ore a far discutere sono le dichiarazioni del medico della signora Aurelia, la sorella dello scomparso istrione interprete romano che ha rivelato di aver avuto in cura non solo sordi ma pure la sorella e dopo la morte del primo “ho avuto una diffida scritta e non ho potuto più frequentare quella casa”. Inoltre, il medico, Rodolfo Porzio, ha pure aggiunto che la signora Aurelia appariva in stato confusionale l’ultima volta che l’aveva vista”, ricollegandosi così al fatto che, come sostengono i parenti della famiglia Sordi, il testamento di Aurelia sarebbe stato redatto in un momento della vita in cui la signora non era per nulla lucida. (agg. R. G. Flore)



BATTAGLIA LEGALE SULL’EREDITA’ DI SORDI

Alberto Sordi, processo eredità: oggi la prima udienza: nuovo capitolo della guerra da 40 milioni di euro. In aula si confrontano le fondazioni e i parenti nella prima delle udienze conclusive del processo per l’eredità del leggendario attore italiano: oggi parlerà il pubblico ministero e formalizzerà le accuse. La signorina Aurelia, sorella di Alberto Sordi, già dal 2010-2011 non era più lucida e non aveva capacità di intendere e di volere. Indagati il suo autista e altre nove persone. Igor Righetti, nipote di Sordi e portavoce della famiglia, ha commentato a Storie Italiane: “Aurelia aveva allucinazioni visive, non distingueva i personaggi che vedeva in televisione e li vedeva reali” “I fatti in oggetto di questa causa riguardano il 2012-2013 ma, come è stato dimostrato, Aurelia non era in grado di intendere e di volere già prima”, in particolare sulla “procura firmata sui conti correnti di mio zia e le donazioni di centinaia di migliaia di euro fatte da mia zia ai domestici”.



LE PAROLE DEL MEDICO RODOLFO PORZIO

Presente in studio Rodolfo Porzio, storico medico di Alberto Sordi, che nel corso della deposizione aveva sottolineato: “Alberto Sordi voleva donare la sua villa all’orfanotrofio, Aurelia voleva rispettare la sua volontà”. Nel gennaio-febbraio 2011 sono iniziate le allucinazioni, ma il medico ha evidenziato: “non mi fu più permesso di entrare e di contattarla telefonicamente” . Queste le parole di Porzio a Storie Italiane: “Ho frequentato da sempre la sua casa, fin dal 1993, e sono diventato medico di riferimento. L’ultima volta che ho visto la signora Aurelia risale al 5 settembre 2011, sarei dovuto tornare il 10 ottobre ma mi è stata sbarrata la porta. Non so perché, mi è arrivata anche una diffida da parte dell’avvocato: forse disturbavo, non so perchè. Non ho avuto più contatti, ho scritto lettere su lettere”. L’altro medico dell’attore, Baratta, ha aggiunto: “Sono stato il medico di Alberto Sordi per sette anni ed ho seguito anche Aurelia, anche se più saltuariamente. Ha iniziato ad avere delle allucinazioni, erano forme iniziali in rapporto all’età: vedeva personaggi importanti della televisione che si rivolgevano a lei. Parlammo anche con il personale dicendo di seguirla attentamente, sottolineando che era necessario avvertirci: da allora è stato impossibile”

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