Sono i composti chimici che hanno permesso lo sviluppo della vita sul nostro pianeta, secondo la teoria dell’evoluzione diretta di Frances Arnold. Secondo lo scienziato, tutti gli organismi sono in grado di produrre energia da ciò che hanno intorno creando così composti chimici utili all’esistenza. Un esempio è la sopravvivenza di alcuni pesci nelle acque gelide dei poli, grazie a una sostanza chimica nel sangue che funziona da antigelo. In sostanza l’idea alla base degli studi di Arnold è usare gli strumenti già presenti in natura invece di produrre farmaci o prodotti chimici artificiali. In particolare sfruttare gli enzimi creandone i laboratorio di nuovi. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti anni di studi e esperimenti andati non a buon fine (Agg. Paolo Vites)
CHI SONO I VINCITORI
Il Premio Nobel per la Chimica 2018 è stato assegnato agli americani Frances H. Arnold e George P. Smith e al britannico Sir Gregory P. Winter: da Stoccolma l’Accademia Reale delle Scienze di Svezia ha reso pubblico il verdetto per l’anno 2018, “stupendo” per i media non solo per la presenza di una donna, la Arnold (la quinta a vincere il Nobel Chimica, dopo che ieri la Strickland era stata la terza in tutta la storia a vincere il premio per la Fisica) ma per i motivi stessi che hanno portato alla vittoria. Premiata la scoperta dei ‘registi dell’evoluzione’, come gli enzimi alla base di reazioni chimiche vitali, e con essa le numerose ricadute positive per tecnologie e processi di trasformazione amici dell’ambiente. In poche parole, come segnalato anche dalla Accademia Nobel, il premio va alla “chimica verde”, la svolta green che sempre più spesso si affaccia sui premi scientifici dei Nobel negli ultimi anni.
NOBEL CHIMICA 2018, PERCHÈ HANNO VINTO
I tre premiati di quest’anno hanno sfruttato i principi dell’evoluzione e «sono riusciti a produrre soluzioni che ci hanno migliorato la vita»: dai farmaci ai biocarburanti e altro ancora, la produzione di questi enzimi “innovativi” ha permesso di comprendere in maniera molto più vasta e completa come si evolvono le sostanze utili a supportare i nostri sistemi chimici e industriali. Non solo, come segnala il Post, i sistemi di Arnold Smith e Winter «sono inoltre impiegati per produrre anticorpi che contrastano le malattie autoimmuni, mentre nuove frontiere della ricerca riguardano il loro utilizzo contro alcuni tipi di tumore».