Nella giornata del 3 ottobre la Chiesa Cattolica e con essa tutti coloro che professano la religione cristiana ricordano e celebrano diversi santi. Il più importante tra quelli che vengono ricordati in questo giorno di inizio ottobre spicca senza dubbio San Gerardo, il quale è noto anche come San Gerardo di Brogne. Questa importante figura del cristianesimo è stato un abate benedettino, nato in quello che oggi è territorio facente parte del Belgio. La sua data di nascita non è certa, ma quel che si può affermare con sicurezza leggendo le fonti storiche riguarda il suo anno di nascita ed il luogo in cui venne alla luce. San Gerardo nacque infatti nell’890 a Stave, come detto nell’attuale Belgio. San Gerardo era di famiglia nobile, ma questa sua condizione sociale non gli precluse la possibilità di rimanere decisamente colpito, fin da adolescente, dalla vita monastica e da tutto quello che essa comportava. Sempre da adolescente non tardò a mostrare le sue virtù morali ed il suo carattere incline alla carità e alla cura di chi aveva più bisogno. Tuttavia il suo avvicinamento alla religione cristiana fu graduale ed il passo definitivo fu un sogno nel quale San Pietro gli chiedeva di edificare un oratorio e di fare in modo che le reliquie di Sant’Eugenio giungessero a Brogne. Dopo questo sogno la vita di San Gerardo non fu più la stessa ed egli comprese la sua vocazione cristiana, tanto che fece di tutto per esaudire le richieste che Sn Pietro gli aveva fatto in sogno.
Dopo quanto accaduto, decise che era giunto il momento di darsi alla vita monastica: il monastero da lui prescelto per quella che fu una svolta nella sua esistenza fu l’abbazia di Saint Denis, che si trovava a Parigi. Negli anni successivi si impegnò con anima e corpo per la riforma di alcune abbazie ubicate nelle Fiandre e nel 938 riuscì a coronare uno dei suoi sogni, ovvero la fondazione della abbazia benedettina di Brogne: questo grande risultato lo ottenne nel 938. E fu proprio all’interno di questa abbazia che la morte lo colse nel 959, quando non aveva nemmeno 70 anni. Prima che giungesse la fine della sua esistenza terrena riuscì ad andare a Roma e a ringraziare San Pietro per il sogno che aveva cambiato completamente la sua vita. Nel corso del viaggio rischiò di morire, ma per quello che fu considerato un vero e proprio miracolo, sopravvisse. Sia in vita che dopo la sua morte il suo nome fu molto noto e questo dipese anche dal fatto che era tra i monaci benedettini che più di tutti aveva colto appieno il significato profondo dell’espressione “ora et labora”. Le fonti storiche raccontano che in soli 25 anni riuscì a risolvere diverse problematiche affliggenti la comunità cristiana del Belgio. Per questo e per tutti gli altri motivi sopra descritti, Innocenzo III decise, nel 1131, di renderlo Santo.
SAN GERARDO, IL RICORDO DELLE DIOCESI DI LIEGI E GAND
Tra le realtà che il 3 ottobre gli dedicano funzioni e lo ricordano, vi sono le diocesi di Liegi e Gand, ovvero due delle città del Belgio dove il suo intervento fu più profondo per risolvere le problematiche che all’epoca in cui visse affliggevano la comunità cristiana. La città che più di ogni altra lo celebra il 3 ottobre è però Saint-Gerard, che proprio da lui prende il nome. Qui si trovano anche le reliquie del santo, le quai sono conservate in un convento che si trova sempre in città. Il convento è quello dei Padri Assunzionisti e ovviamente è luogo di pellegrinaggio per l’importanza che ancora oggi riveste. Ovviamente, come detto inizialmente, San Gerardo non è l’unico santo che oggi viene ricordato dalla Chiesa Cattolica, che ogni giorno ricorda diversi santi e beati. Tra coloro che sono stati canonizzati e che vengono ricordati il 3 ottobre, si possono ricordare Sant’ Edmondo di Scozia e San Candido, mentre tra i beatificati si può ricordare Giuliano da Palermo.