Forze dell’ordine al lavoro per individuare la causa dell’incendio divampato nella serata di ieri nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, a Foggia: secondo una prima ricostruzione, il rogo sarebbe stato causato dall’esplosione da una bombola del gas difettosa, ma la polizia non esclude l’origine dolosa. Come sottolineato da Storie Italiane, il terreno dove ha luogo la baraccopoli pare essere del Ministero della Difesa, una ex pista Nato, e sono quattro le persone rimaste ferite: due di loro, ragazzi della Guinea, lottano tra la vita e la morte come sottolinea Repubblica. Qualche giorno fa la troupe del programma condotto da Eleonora Daniela è stata a Borgo Mezzanone, dove si era rifugiato uno dei carnefici di Desirèe Mariottini, ed erano state evidenziate le condizioni precarie dei residenti. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sugli sviluppi delle indagini e sulle condizioni dei feriti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BARACCOPOLI IN FIAMME
Incendio Borgo Mezzanone, baraccopoli in fiamme nel Foggiano: emergono le prime indiscrezioni sul rogo scoppiato pochi minuti fa all’interno della “pista” che circonda il Cara. Come sottolineato dai colleghi de La Gazzetta del Mezzogiorno, le fiamme avrebbero interessato alcuni alloggi di fortuna dove risiedono i migranti e ci sarebbero alcuni feriti: gli inquirenti hanno reso noto che per il momento nessuno sarebbe stato trasportato in ospedale. Sul posto sono immediatamente giunti i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Foggia e del distaccamento di Lucera, al lavoro per sedare le fiamme: secondo una primissima ricostruzione, l’incendio è scoppiato molto probabilmente per la presenza di alcune bombole di gas e dei fornelli. Udite nella zona numerose esplosioni, che hanno alimentato la paura nel ghetto che sorge a pochi passi dal Centro Accoglienza Richiedenti Asilo.
INCENDIO BORGO MEZZANONE: I PRECEDENTI
La zona di Borgo Mezzanone è stata colpita già lo scorso anno da due incendi molto seri nel giro di pochi giorni. Un bilancio pesante per la baraccopoli del Foggiano, agli onori della cronaca spesso per le condizioni disagiate degli extracomunitari dentro e fuori dal Cara. Lo stesso Centro di Accoglienza nel 2016 fu teatro di una rivolta degli immigrati, con l’incendio di materassi e suppellettili che causò la distruzione di numerose strutture dello stesso centro. In questo caso però non ci sarebbe una natura dolosa, con l’esplosione di alcune bombole del gas che ha innescato un devastante rogo: sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulle condizioni delle persone interessate dalle fiamme, ma non ci sarebbero feriti gravi.