La città di Verona rischiava di essere travolta dalla piena del fiume Adige la scorsa notte, ma a salvarla è stata la galleria Adige-Garda. Si tratta di una validissima opera idraulica risalente al 1937 e pienamente usata durante gli anni del Fascismo, la quale tuttavia continua a svolgere egregiamente il suo lavoro ancora oggi. Lo ha dimostrato in questa occasione durante la quale la città tanto amata da Shakespeare è stata messa a dura prova. La galleria Adige Garda collega il fiume da Mori, in provincia di Trento a Torbole, sul lato trentino del Garda. Si tratta di un’opera grandiosa che consiste in una imponente galleria lunga quasi 10 chilometri, il cui scavo iniziato nel 1937 fu poi terminato nel 1959. In tal modo fu messo in comunicazione il fiume Adige con il lago di Garda. In occasione dell’ondata di maltempo di queste ore, ieri notte è stata aperta evitare che le acque dell’Adige potesse avere un impatto distruttivo su Verona. La galleria Adige-Garda ha permesso così di ridurre i possibili danni abbassando i livelli idrometrici del fiume Adige e scaricando le acque in eccesso nel lago. In tal modo ha reso possibile al tempo stesso mettere in salvo la splendida città. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DOMANI SI TORNA A SCUOLA, CESSATA L’ALLERTA

Sembrerebbe essere passata l’emergenza in quel di Verona. La piena dell’Adige delle scorse ore ha obbligato le autorità ad aprire le paratie della diga Agide-Garda, che ha permesso alle acque piene del fiume di confluire nel lago, alleggerendo quindi il rischio di esondazione nella città veronese e provincia. Di conseguenza, è stato annunciato il cessato allarme allagamento, e domani le scuole riapriranno dopo la “vacanza forzata” di questi giorni. A darne notizia è l’edizione online del quotidiano L’Adige, che pubblica la nota ufficiale diramata dal Prefetto: «In considerazione del miglioramento della situazione meteorologica e dei livelli dei corsi d’acqua principali e secondari, le condizioni di rischio sul territorio provinciale stanno gradualmente rientrando – si legge – per questo motivo non sussistono in prospettiva le condizioni per rinnovare anche per la giornata di domani (mercoledì 31 ottobre 2018) il provvedimento del prefetto di chiusura delle scuole nella provincia di Verona». Domani, quindi, le scuole di ogni ordine e grado, asili compresi, saranno regolarmente aperte. Evidentemente gli studenti speravano in un ponte lunghissimo, tenendo conto che domani è il 31 ottobre, e gran parte degli alunni termineranno la settimana scolastica visto che giovedì 1 novembre si festeggeranno i santi, e il venerdì seguente si farà il ponte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



APERTA LA GALLERIA ADIGE-GARDA

Verona si salva dall’allagamento grazie alla galleria Adige-Garda. Si tratta di un tunnel che permette di scaricare il fiume quando è in piena nei pressi della località Mori. In tal modo, l’acqua del torrente viene riversata nel lago di Garda, per poi confluire nel bacino del Mincio e in quello del Po. Un’operazione che si rende necessaria solo in casi estremi, come appunto il pericolo allagamenti che incombeva sulla città di Romeo e Giulietta, a causa del violento maltempo che si è abbattuto da due giorni a questa parte sulla nostra penisola. L’Adige aveva superato nella tarda serata di ieri, attorno alle ore 23:00, il livello di 4.95 metri, situato nei pressi del ponte di San Lorenzo a Trento, nonché di 5.29 a Vò destro.



IL VIDEO DELL’ACCADUTO

Come riferisce L’Adige, si tratta di un evento molto raro, che si era verificato l’ultima volta ben 20 anni fa. Le autorità hanno deciso di intervenire aprendo la paratia della galleria Adige-Garda, alleggerendo il fiume. L’operazione è perfettamente riuscita, come si può notare dal video che trovate più in fondo, ma ovviamente ha dei riscontri negativi. Vista la forte differenza di temperatura fra il fiume e il lago, nonché la confluenza del fango presso il Garda, la fauna ittica risulta essere a rischio per molti tratti. Si trattava comunque di una manovra necessaria, per evitare danni ben maggiori a strade e abitazioni, e di conseguenza ai cittadini della zona.