Sono cinque le persone fermate dalla Polizia e condotte in carcere per lo stupro di una ventiquattrenne residente nel Cara di Bari-Palese. Giovani tra i 21 e i 38 anni, gli extracomunitari sono accusati in concorso di violenza sessuale, con l’aggravante di aver minacciato la donna con un’arma da taglio. Le forze dell’ordine hanno condotto un’indagine a vasto campo, sulla base di alcuni riscontri su gang nigeriane dedite a furti, rapine, estorsioni e intimidazioni “sia all’interno che all’esterno del centro di accoglienza”, come sottolineato da Repubblica. Decisive, oltre quella della vittima, le testimonianze di altre persone del Cara. La ventiquattrenne, le cui iniziali sono O. F., è stata presa in carico dall’Associazione di Protezione e avrà finalmente giustizia per il terribile episodio che l’ha vista vittima. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
VITTIMA TEMEVA VENDETTA
Arriva anche il tweet della Polizia di Stato rispetto alla brutta vicenda che ha visto protagonista una donna nigeriana vittima di violenza sessuale da parte di 5 connazionali che hanno fatto irruzione nel Cara di Bari-Palese. Le forze dell’ordine informano su Twitter:” Bari 5 arresti per violenza sessuale su una giovane ospite del Centro accoglienza richiedenti asilo dove i 5 avevano fatto irruzione.La vittima appena arrivata in Italia era stata minacciata da alcuni connazionali per prostituirsi e ripagare 20mila euro di debito”. Come riportato dall’Agi, gli inquirenti hanno sottolineato la grande paura provata dalla vittima al momento della denuncia dello stupro subito, figlio del clima di omertà all’interno della comunità nigeriana del capoluogo e del timore per eventuali ulteriori conseguenze ai suoi danni. (agg. di Dario D’Angelo)
BARI, VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO AL CARA
Bari, ragazza violentata dal branco in un centro di accoglienza: la Polizia ha assicurato alla giustizia quattro persone. La vicenda risale al maggio 2017, vittima una ventiquattrenne nigeriana: un gruppo di giovani hanno fatto irruzione all’interno di un modulo abitativo del Cara di Bari-Palese e, dopo averla minacciata con un coltello, l’hanno costretto a subire un rapporto sessuale non consenziente. Come riportato dal Corriere della Sera, i poliziotti della squadra mobile di Bari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per cinque persone, cittadini nigeriani ritenuti responsabili di violenza privata e violenza sessuale di gruppo. Quattro di loro sono stati arrestati, uomini tra i 21 e i 37 anni, mentre un quinto è attivamente ricercato: decisiva la testimonianza della vittima dopo mesi, convinta a parlare dalla Squadra Mobile e dall’Associazione di Protezione.
BARI, STUPRO CENTRO DI ACCOGLIENZA: 4 ARRESTI
Il Corriere evidenzia che alcuni degli arrestati hanno una posizione irregolare nel territorio dello stato e vantano alcuni precedenti di polizia: uno di loro era già stato detenuto in carcere per l’omicidio di un nigeriano. La ragazza ha raccontato che, dopo essere stata minacciata di doversi prostituire da alcuni connazionali per ripagare il viaggio per arrivare in Italia (20 mila euro, ndr), era riuscita a raggiungere il Cara di Bari-Palese: qui è però divenuta oggetto di attenzioni sessuali da parte di un connazionale che, dopo averla a lungo importunata, l’ha stuprata brutalmente, attorniata dal branco. Colpita da tutti ripetutamente con calci e pugni, è stata minacciata con un’arma da taglio e costretta a un rapporto non consenziente. Dopo la testimonianza della giovane sono scattate le indagini delle forze dell’ordine, con la Procura della Repubblica di Bari che ha richiesto e ottenuto dal Gip la misura cautelare in carcere per gli aggressori. Militari a caccia del quinto uomo, componente del branco che ha violentato la ventiquattrenne. Stupro centro di accoglienza a Bari: attesi aggiornamenti.