C’erano i famigliari di Valerio Verri, ma non quelli di Davide Fabbri al processo contro Igor il Russo: per la moglie Maria Sirica, il dolore è ancora troppo grande e vedere Norbert Feher alla sbarra provoca per il momento sensazioni ancora insostenibili. «Sono ancora terrorizzata – ha detto Maria –, sto ancora più male di prima. Non me la sento di andare al processo. Tutto quello che chiedo è che sia fatta giustizia. Quel mostro deve pagare senza sconti per tutto il male che ci ha fatto», ha raccontato al Resto del Carlino la donna rimasta vedova. Nel frattempo, il gip Alberto Ziroldi si è riservato di decidere le prossime mosse rinviando l’udienza al prossimo 28 novembre per il futuro immediato dell’ex “ladro di polli” che ha ucciso a sangue freddo per mezza Europa. (agg. di Niccolò Magnani)



NORBERTO FEHER: “NON VOGLIO UN PROCESSO PUBBLICO”

E’ iniziato oggi il processo a Igor il Russo, in quel di Bologna. Per l’occasione, ai microfoni de La Nazione, ha parlato l’avvocato di Davide Fabbri, il figlio di una delle vittime, che ha spiegato: «Ha detto dei sì e dei no soltanto, molto chiaro, in italiano – il legale Giorgio Bacchelli si riferisce alle parole dell’imputato, che ricordiamo, non parla la nostra lingua, anche se la capisce – ha detto che accetta il rito privato e vuole un’udienza privata e non pubblica. Ha aderito alla richiesta del rito abbreviato ma ovviamente deve decidere di giudice perché é subordinato ad una perizia psichiatrica». L’avvocato della famiglia Verri (altra vittima della furia di Igor) ha ribadito la questione dell’udienza privata: «Occorreva tradurre tutto in spagnolo – ha specificato Ansalmo – non ha fatto alcuna dichiarazione, ha detto solo che non vuole una pubblica udienza, quindi senza i media». Ricordiamo che l’imputato è ancora in Spagna, e stamane era collegato in videoconferenza per rispondere alle domande dei giudici. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IGOR IL RUSSO ANCORA IN SPAGNA

E’ cominciato in Spagna, dove è ancora detenuto, il processo a Igor il russo, vero nome Norbert Feher, l’uomo che terrorizzò le province di Ferrara e Bologna con rapine e omicidi e poi beffò tutti fuggendo in Spagna. Là fortunatamente fu arrestato ed è là che si trova ancora, perché lo Stato italiano non ha ancora ottenuto l’estradizione. Ed è questo che ha fatto infuriare la figlia di una delle sue vittime, Valerio Ferri, che ha postato un commento sulla sua pagina Facebook: “Si poteva evitare. Siamo qui per assistere ad un processo in tv perché lo Stato non è riuscito a prenderlo ed ha fatto altre vittime in Spagna. Allora il ministro Minniti ci fu comunque vicino. Oggi invece si è dimenticato di noi probabilmente perché Igor non ha la pelle nera”. Una frase strana, che a parte esprimere la rabbia della giovane per la morte del padre, non si capisce a che cosa voglia far riferimento.



LA SERIE DI OMICIDI

In ogni caso l’uomo è processato per i crimini commessi in Italia come è giusto che sia, mentre il processo è trasmesso in diretta nel nostro paese. Dopo la prima giornata di udienza, quella di oggi, il giudice ha rinviato il  caso al prossimo 28 novembre quando sarà comunicata la concessione o meno del rito abbreviato, che comporta uno sconto di pena. Igor il russo è accusato di tre omicidi e due tentati omicidi, la pena non potrà altro che essere molto pesante. L’aprile scorso sparì dalla circolazione dopo una serie di atti criminali. A Budrio cercò di rapinare un bar ma il proprietario, Davide Fabbri, reagì e lui lo uccise. Sulle sue tracce una gigantesca caccia all’uomo ma senza risultati. Intanto il criminale uccise altre due persone nel corso di un’altra tentata rapina, la guardia ecologica Valerio Verri e ferì il suo collega Marco Ravaglia a Porto Maggiore, vicino a Ferrara. Fu finalmente catturato il 15 dicembre in Spagna.