Ha fatto finta di essere smemorato, Salvatore Mannino, l’imprenditore di Pisa scomparso e ritrovato in Scozia. Qui, aveva finto di non riconoscere la moglie né i figli fatti vedere in foto, aveva finto anche di parlare in un inglese maccheronico e di ricordare solo poche parole in italiano. Ma soprattutto aveva nascosto le sue emozioni al punto da fingere persino freddezza alla vista del figlio maggiore che lo andò a trovare in ospedale dopo il ritorno in Italia. La moglie, tuttavia, aveva dubitato sin dall’inizio al punto da decidere di bloccare i conti correnti cointestati e trasferire il denaro solo su conti a suo nome. E probabilmente non aveva tutti i torti a sospettare del marito che, dopo diversi giorni, ha finalmene vuotato il sacco e raccontato la verità. Mannino avrebbe ammesso di aver mentito per colpa della suocera, dopo essersi sentito molto oppresso dalla donna. Secondo quanto riferito dalla Gazzetta di Parma, in particolare, sarebbe fuggito di casa lasciando la famiglia per settimane senza notizie per dimostrare quanto “lui fosse importante” per loro. Salvatore Mannino, intanto, si trova ancora ricoverato in ospedale a Pisa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’IMPRENDITORE SMEMORATO CONFESSA TUTTO
No, non si tratta di una fake news, è tutto vero. Il noto imprenditore italiano ritrovato in Scozia in stato confusionale, ha finto di non ricordare più nulla semplicemente per scappare dalla suocera. Proprio così, ha inscenato una storia costruita ad hoc sperando di passarla franca, ma alla fine la sua sceneggiata ha fatto acqua da tutte le parti. Prima ha sostenuto di non ricordarsi più nulla, quindi ha iniziato a parlare un inglese molto elementare, tradendosi però a ripetizione, fino a quando è crollato ed ha dovuto confessare il tutto. Il rapporto fra la suocera e il genero è senza dubbio uno dei grandi cliché della commedia italiana, ma la vicenda del 52enne imprenditore pisano ha probabilmente superato anche i confini della fantasia più creativa. Prima di scappare in Scozia, Salvatore Mannino aveva lasciato un biglietto ai figli, più un deposito di 10mila euro in loro favore, scusandosi per quello che stava facendo. Quindi ha fatto perdere ogni traccia di se, ma dopo qualche giorno è stato ritrovato in Scozia. Resta solo da capire cosa ci facesse in Gran Bretagna, e soprattutto come mai il suo piano “perfettamente” congeniato, sia fallito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TUTTA “COLPA” DELLA SUOCERA
Ve lo ricordate Salvatore Mannino, l’imprenditore di Lajatico (Pisa) scomparso a settembre e ritrovato un mese dopo in Scozia, senza memoria e senza più saper parlare l’italiano? Bene, aveva inventato tutto: «ho inventato tutto, oppresso dalla suocera e dal contesto in cui vivevo, volevo dimostrare alla famiglia di essere importante». Non siamo in un film e nemmeno in una sit-com: è la realtà di un imprenditore che dal 19 settembre aveva fatto spaventare a morte i suoi famigliari, salvo poi essere ritrovato in un ospedale di Edimburgo in circostanze stranissime e completamente “smemorato”. Da subito i medici avevano sollevato diversi dubbi sulla sua “perdita di memoria” e con quell’inglese maccheronico che parlava non aveva convinto quasi nessuno: addirittura lo scorso 25 ottobre la Procura di Pisa lo aveva indagato per simulazione di reato, trovando alcune sue ricerche su Google prima della scomparsa in cui cercava “identità” e “simulazione” come testi primari. Secondo quanto racconta oggi il Tirreno, Salvatore Mannino di recente aveva ricominciato a parlare l’italiano con i medici italiani di Psichiatria (dopo il ritorno dalla Scozia, ndr) che subito hanno chiamato i carabinieri per verificare quanto stava succedendo. «L’altro giorno i militari della compagnia di San Miniato hanno nuovamente varcato la soglia di psichiatria per incontrare Mannino. E davanti a loro Mannino ha ammesso tutto», spiegano i colleghi della cronaca locale di Tirreno Pisa.
SALVATORE MANNINO: TUTTI I DUBBI SULLA SUA SCOMPARSA
Padre di quattro figli, Salvo Mannino era fuggito la mattina del 19 settembre dalla sua villa di Pontedera: il giorno successivo è stato trovato nella cattedrale di Edimburgo, mezzo malato e con la mente confusa tanto da essere portato subito in ospedale. Non ha volato in aereo e dunque resta alquanto misterioso come sia potuto giungere fino in Scozia in 24 ore senza appartenente macchina propria, aereo o treno: ancora il movente non è chiaro, con la famiglia sconcertata dopo le prime ammissioni fatte dall’imprenditore toscano. Secondo quanto raccontato da Tg Com24, l’uomo inizialmente si è tradito per un dettaglio alquanto puerile: mentre ancora parlava in inglese e non sembrava capire l’italiano, i carabinieri all’aeroporto di Pisa gli avevano chiesto di mettersi sul sedile accanto e lui aveva eseguito, tradendo il fatto che comprendeva dunque benissimo la lingua con cui aveva vissuto per tutti i 58 anni della sua esistenza.