Tra i principali protagonisti di Mediterranea c’è Nicola Fratoianni, esponente di spicco di Liberi e Uguali. Intervistato dai cronisti a Roma, ha analizzato: “Io sono uno dei garanti di questo progetto, che ha un obiettivo chiaro: fare l’unica cosa possibile e necessaria in questo momento, organizzarsi e fare qualcosa di concreto per salvare la vita di chi ogni giorno rischia di perderla e la perde nel Mediterraneo. E’ una missione di monitoraggio, di denuncia e di controllo, nel Mediterraneo non c’è più nessuno, sono state cacciate le ong ed è stata scatenata una guerra contro la solidarietà”. Fratoianni ha poi precisato: “Noi siamo lì per dire che è possibile andare in un’altra direzione: questa piattaforma è composta da tanti e diversi, con l’obiettivo di fare ciò che è giusto fare”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “VANNO A PRENDERE TRE MERLUZZETTI”
È già in acque internazionali la nave Mediterranea, ex rimorchiatore battente bandiera italiana che vuole «testimoniare e denunciare le condizioni dei flussi migratori» ed è pronto «anche a salvare vite umane se servirà». Il ministro dell’Interno ha apostrofato l’imbarcazione definendola una “nave di scalcagnati dei centri sociali che va a prendere tre merluzzetti”, ma a bordo della nave non ci sono solo volontari ed esperti, ma anche rappresentanti delle istituzioni, come Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana, e la scrittrice Elena Stancanelli. Gli organizzatori hanno previsto una missione di due mesi, con rientro in porto ogni 15 giorni per i rifornimenti. Questa prima missione vede impegnata anche un’imbarcazione di appoggio con a bordo rappresentanti della rete di associazioni, Ong e realtà sociali e politiche che hanno dato vita a questa iniziativa. Come riportato da Askanews, alla missione si affiancherà Astral, una delle navi di Proactiva Open Arms, salpata alcuni giorni fa dalla Spagna. E forse partirà anche un’altra nave di appoggio. (agg. di Silvana Palazzo)
LEOLUCA ORLANDO, “MEDITERRANEA FARO DI SPERANZA”
Prima missione in acque internazionali per le Ong italiane: parliamo di Mediterranea, che coinvolge numerose associazioni e anche alcuni esponenti politici, basti pensare a Nicola Fratoianni e Nichi Vendola. Matteo Salvini, ministro dell’Interno, ha già replicato ma nelle ultime ore sono giunti altri commenti dal mondo politico: “#Mediterranea In tempi in cui gli oppressi e le vittime vengono additati come oppressori e colpevoli, l’iniziativa della società civile italiana con la nave “Mediterranea”, è un gesto di grande importanza, un faro di speranza. #Mediterranea è un faro di speranza perché dà una risposta concreta alla politica razzista e securitaria del Governo gialloverde e perché ci ricorda che occorre mettere in campo azioni concrete per salvare vite umane, per far sì che tutti noi restiamo umani.”, queste le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI REPLICA: “IN ITALIA NISBA”
In queste ore è stato presentato il progetto Mediterranea, prima missione organizzata da ong italiane, con lo scopo di aiutare i profughi al largo della Libia. Con l’utilizzo della nave “Mare Ionio”, gli attivisti aiuteranno i migranti bisognosi di soccorso e in difficoltà. Una missione a cui hanno preso parte anche alcuni esponenti del mondo della politica, a cominciare da Nichi Vendola, l’ex numero uno della regione Puglia. Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, che attraverso una diretta sulla propria pagina Facebook, ha ammesso: «Vi do la notizia del giorno. C’e’ una nave dei centri sociali che vaga per il Mediterraneo, si chiama Mediterranea. Una missione umanitaria con fenomeni che proveranno a sbarcarli in Italia… No, no, no. Fate quel che volete, prendete pedalo, moto acqua, fate il parapendio quello che volete. Io sono democratico. Andate dove volete, ma in Italia nisba». La nave è salpata ieri notte da Augusta alla volta della Libia, chissà se agli attivisti saranno giunte le parole del leader del carroccio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
E’ in corso a Roma presso l’Hotel Montecitorio, la conferenza stampa di presentazione di Mediterranea, quella che è a tutti gli effetti la prima missione totalmente italiana di una organizzazione non governativa, pro-migranti. L’imbarcazione battente bandiera tricolore, denominata “Mare Ionio”, è salpata verso le coste libiche, pronta a soccorrere chi necessita di aiuto. Il progetto ha aperto quest’oggi una propria pagina ufficiale Twitter, in cui ha spiegato la sua missione: «Mediterranea – si legge – è un’Azione Non Governativa progettata e realizzata da organizzazioni di natura differente e singole persone. Per questo Mediterranea è aperta a tutte le voci – laiche, religiose, culturali e sociali – e a tutti i contributi». La conferma del viaggio in Libia arriva anche dai social “Siamo in mare, nel tratto internazionale che separa le coste libiche dall’Italia” con l’obiettivo di monitorare quanto sta accadendo e “raccontare una storia differente, per essere pronti se dovessimo trovarci in situazioni che richiedano il nostro aiuto”. Il progetto Mediterranea vede il coinvolgimento anche di alcuni politici, come l’ex governatore della regione Puglia, Nichi Vendola. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NASCE LA PRIMA ONG PRO MIGRANTI TUTTA ITALIANA
E’ iniziata la prima missione in acque internazionali completamente organizzata dalle ong italiane. Una mission che come scrive La Repubblica è stata ribattezza “Mediterranea” e che vede coinvolte varie associazioni fra cui Arci nazionale, Ya Basta di Bologna, la Ong Sea-Watch, il magazine online I Diavoli e l’impresa sociale Moltivolti di Palermo, con il sostegno politico e finanziario di Nichi Vendola e i tre parlamentari di Leu, Nicola Fratoianni, Erasmo Palazzotto e Rossella Muroni. Il progetto è nato lo scorso mese di luglio mentre la prima imbarcazione a salpare battente bandiera italiana “Mar Ionio”, è partita la scorsa notte dal porto di Augusta, alla volta delle coste libiche.
AZIONE DI MONITORAGGIO E DENUNCIA
L’attività del Mar Ionio, fanno sapere gli stessi organizzatori, sarà semplicemente di “monitoraggio, testimonianza e denuncia”. A breve incontrerà il veliero Astral, imbarcazione a veli della ong spagnola Open Armas, rientrata in acqua dopo alcune settimane di stand-by. Gli attivisti a bordo della “Ionio” hanno motivato così la loro azione di intervento: «Non potevamo più stare a guardare, bisognava agire e trovare il modo di contrastare il declino culturale e morale che abbiamo davanti. Quella di Mediterranea è un’azione di disobbedienza morale ed al contempo di obbedienza civile. Disobbediamo al prevalente del discorso pubblico delle destre nazionaliste obbedendo alle leggi del mare, del diritto internazionale e della nostra Costituzione che prevedono l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo». Chissà se a breve arriverà anche il commento del ministro Salvini.