Scandalo all’Ospedale Maggiore di Parma, 11 misure cautelari per corruzione su farmaci: tra loro anche il professore Franco Aversa, un luminare dei trapianti. Intervistato da Storie Italiane, il rettore dell’Università ha commentato: “E’ un fatto molto doloroso e molto preoccupante: stando ai capi di imputazione, ci sono situazioni gravi dal punto di vista deontologico e morale. Tutto questo non è imputabile alla qualità del lavoro che viene svolto quotidianamente. E’ un fatto che cade sotto il profilo delle responsabilità personali, senza ricaduta sui pazienti”. Questo, invece, il commento del direttore generale dell’ospedale: “C’è da aspettare che le indagini si concludano e che la magistratura faccia il suo lavoro, come fatto già tempo fa. Stiamo collaborando attivamente nell’accertamento dei fatti”. E aggiunge: “Ci sono delle verifiche, i fatti che sono emersi dimostrano che ci sono istituzioni che nel rispetto dei specifici ruolo si sono accorte di determinati comportamenti e li puniscono. Il lavoro tra le istituzioni sta purtroppo portando a questi fatti. Noi siamo parte lesa”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PARMA, CORRUZIONE SU FARMACI

Parma, corruzione su farmaci: arrestato luminare dei trapianti Franco Aversa, undici misure cautelari. Scandalo sanità in Emilia: l’operazione Conquibus dei Nas ha portato alla luce sponsorizzazioni per congressi o simposi chiesti alle aziende farmaceutiche con la promessa di utilizzare questo o quel farmaco, concorsi pilotati per assumere candidati già preventivamente individuati e, infine, attività professionale non autorizzata, come sottolineato da La Gazzetta di Parma. Sono due le persone finite ai domiciliari: il già citato Franco Aversa, direttore della struttura complessa di ematologia e trapianto midollo osseo dell’ospedale Maggiore di Parma, e Paola Gagliardini, amministratrice delegata della Csc srl (Centro servizi congressuali di Perugia, ndr). Come riportato dai colleghi di Storie Italiane, sono state sequestrate cartelle e computer: hanno lavorato più di 200 persone dei Nas in sette regioni italiane, con il cuore della vicenda nel Parmense.



LE INTERCETTAZIONI

Notizia di questa mattina è il sequestro di 8 mila euro nei conti del figlio di Franco Aversa. In totale la somma sequestrata è di 335 mila euro, con Storie Italiane che ha pubblicato le intercettazioni: “Ci sono persone che hanno credibilità, investendo su quelle persone quasi in maniera magica poi si aprono… A Parma certi farmaci sono passati da zero a mille” e ancora “Se non ci pagate avrete conseguenze negative. Non mi importa la qualità del farmaco Mi interessa solo il conquibus, cioè che mi paghiate”. Intervenuto nello studio di Eleonora Daniele, il professor Falcone ha commentato: “E’ una schifosa storia italiana in un settore delicato, cose fatte da gente da ladri nonostante fossero luminari: non possiamo più sopportare cose del genere. Questa storia va a scapito dei cittadini e di tutti coloro che operano per bene”.

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