La scoperta di un larario, paragonato a una sorta di “giardino incantato” presso lo scavo Regio V di Pompei è uno degli eventi archeologici del giorno, dal momento che l’inatteso ritrovamento ha portato alla luce un tesoro inaspettato e i cui misteri verranno svelati a poco a poco, non solamente in relazione a chi sia stato il facoltoso proprietario. A tal proposito, il direttore del Parco Archeologico del centro campano, Massimo Osanna, ha già annunciato che nei prossimi mesi i lavori di scavo che continueranno per liberare dai lapilli altre due stanze che si affacciavano sul giardino potranno rivelare altri particolari, mentre intanto attorno a Pompei, ha aggiunto lo stesso Osanna, “è tutto un grande cantiere per mettere in sicurezza finalmente la millenaria città” (agg. R. G. Flore)



DIRETTORE DEL PARCO, “ENIGMA DA STUDIARE”

Non solo “una stanza senza eguali” ma pure un “enigma che andrà studiato a fondo”: sono questi i termini entusiastici e pienamente giustificati di Massimo Osanna che, intervistato dall’Ansa, ha parlato della scoperta di quello che oramai è stato definito il giardino incantato, emerso nel corso di alcuni scavi nel Parco Archeologico di Pompei. Si tratta, infatti, di un grande larario, ovvero quell’angolo della casa che gli antichi Romani dedicavano al culto dei Lari, gli dei protettori del focolare domestico, e che rappresentata un vero e proprio tesoro anche se rimangono diversi punti oscuri come ad esempio chi sia stato, all’epoca, il suo proprietario: dal ritrovamento si deduce che è stata certamente una persona molto facoltosa, vista la maestosità del larario stesso ma alcune novità potrebbero arrivare nei prossimi giorni dato che gli scavi nel sito di Pompeo proseguono ancora e potrebbero emergere nuove meraviglie legare al “giardino incantato”. (agg. R. G. Flore)



RIEMERGE IL “GIARDINO INCANTATO”

L’hanno ribattezzato “giardino incantato” e d’altronde non c’è espressione migliore per definire l’ultimo ritrovamento effettuato a Pompei nel corso degli scavi nella Regio V. Come riportato dall’Ansa in esclusiva, a venire alla luce è stato un larario caratterizzato dalla presenza di una parete dipinta con paesaggi idilliaci mescolati, in un gioco tra illusione e realtà, ad una natura corrispondente e lussureggiante. Ai lati di un’edicola sacra sono raffigurati i Lari, protettori della casa cui è dedicato il culto, il tutto impreziosito da un grande altare, cui fanno da “sentinelle” due grandi serpenti benauguranti e al quale nella realtà corrisponde un’arula (ovvero un piccolo altare) in pietra su cui ancora insistono tracce di bruciato delle offerte che avevano l’obiettivo di onorare le divinità domestiche, affinché preservassero il benessere e la prosperità della famiglia. Spiccano poi un pavone solitario che fa capolino nel verde, fiere dorate in lotta con un cinghiale nero e brutto come i mali del mondo. E di contrasto emozionano i cieli baluginanti dove spicanno il volo uccellini, un pozzo, una grande vasca colorata, il ritratto di un uomo con la testa di cane. 



POMPEI, “RITROVAMENTO STRAORDINARIO”

Quello del “giardino incantato” è soltato l’ultimo di una serie di ritrovamenti che in questi anni stanno facendo di Pompei un sito archeologico quanto mai attrattivo per tutti gli amanti della storia e della cultura. Come riportato da Adnkronos, il larario era il luogo della casa romana riservato al culto dei Lari, figure che rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati defunti e che vegliavano sulla famiglia. Quello ritrovato oggi è tra i più eleganti mai emersi a Pompei e sarebbe pertinente all’ambiente di una casa già in parte scavata agli inizi del Novecento, con accesso dal vicolo di Lucrezio Frontone. Interpellato dall’Ansa, il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, ha parlato di una “stanza meravigliosa ed enigmatica che ora dovrà essere studiata a fondo“. Mistero sul proprietario della casa:”Chissà che non lo rivelino i lavori dei prossimi mesi, quando verranno liberate dai lapilli altre due stanze che si affacciavano sul giardino. Tutt’intorno Pompei oggi è un grande cantiere per mettere in sicurezza la millenaria città. La scoperta della casa del giardino incantato “è un tesoro inaspettato che viene da qui“.