Lo scorso venerdì nel corso di un’asta di Sotheby’s a Londra, un famosissimo quadro del celebre street artist Banksy si è autodistrutto dopo essere stato venduto per un prezzo di oltre un milione di sterline. Una volta battuto all’asta, un congegno all’interno della sua cornice, ha tagliuzzato metà del quadro in una serie di strisce, tra l’incredulità di tutte le persone presenti in quel momento. L’opera rappresenta la celebre bambina con il palloncino rosso, dipinta dall’artista nel 2002, come murale in quel di Londra. Dopo l’asta Banksy ha rivendicato l’esibizione su Instagram, ma senza chiarire come fosse in effetti accaduta il disfacimento del suo quadro. Successivamente, l’artista ha pubblicato un video dove ha spiegato il meccanismo che aveva inserito all’interno della sua opera, inserendo un semplice tritacarte. Il quadro era stimato tra le 200 e le 300 mila sterline (230-340mila euro), ma è stato alla fine conquistato da un’offerta arrivata per telefono di 860mila sterline. Dalle primissime valutazioni il quadro è già aumentato decisamente di valore. “Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione”, commenta l’artista citando Picasso. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



STA FACENDO ANCORA DISCUTERE

Sta facendo ancora discutere l’autodistruzione del quadro di Banksy, venduto alla Contemporary Art Evening Sale di venerdì sera per 1.042.000 sterline. Subito dopo l’acquisto da parte di un anonimo, il quadro si è “tritato”. In un video da poco pubblicato su Instagram, l’artista spiega com’è nato tutto. Banksy mostra come anni fa installò “segretamente” un meccanismo tipo trita-documenti, “in caso finisse all’asta”, recita la didascalia che scorre nel filmato in questione. Qui vediamo una figura incappucciata, che pare sia proprio Banksy, piazzare il meccanismo nella cornice del quadro. Le immagini della vendita – girate con un cellulare – mostrano poi come una sirena si sia azionata al momento della vendita, dando poi il via alla distruzione della bellissima tela. (Aggiornamento di Anna Montesano)



SCHERZO RIUSCITO MA…

La distruzione del quadro Girl With Balloon, secondo Alex Branczik, senior director di Sotheby, una delle più importanti case d’asta del mondo, rappresenterebbe un esempio del genio di Bansky che è sempre stato contrario alla commercializzazione delle sue opere. “Banksy è il più grande street artist britannico e stasera abbiamo visto un esempio del suo genio”, continua Branczik. Lo scherzo è riuscito, ma ha anche dato vita ad un’altra opera. I resti dell’opera distrutta, infatti, sono considerati a sua volta un’altra opera di Bansky che potrebbe ora essere battuto all’asta. Ci sarà un altro scherzo per impedire la vendita? Gli ammiratori dell’arte di Bansky applaudono quanto accaduto, sicuri che sia stata una distruzione studiata ad arte (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



“LO SCHERZO PIU’ AUDACE DELLA STORIA DELL’ARTE”

Il Guardian non ha dubbi nel definire la distruzione del quadro di Banksy “Girl With Balloon” ovvero “La ragazza col palloncino” uno scherzo dell’artista. Sul noto quotidiano, infatti, si legge: «Banksy ha fatto quello che potrebbe essere lo scherzo più audace nella storia dell’arte con uno dei suoi lavori più conosciuti». Chi ha potuto guardare l’opera distrutta per metà è rimasta senza parole. Tuttavia, quanto accaduto, ha davvero dell’incredibile e nessuno riesce a darsi una spiegazione di come sia potuta accadere una cosa del genere. L’opera distrutta è forse la più celebre di Bansky che, tuttavia, da sempre contrario alla commercializzazione dell’arte, potrebbe essere anche felice di quanto accaduto. Le immagini dell’opera pubblicate dal Guardian, comunque, hanno fatto il giro del mondo lasciando tutti senza parole (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

QUADRO DISTRUTTO DOPO LA VENDITA

Colpo di scena a Londra, durante un’asta di Sotheby’s dove è stata battuta l’opera forse più celebre dell’artista Banksy. “Ragazza con palloncino“, quadro stimato tra le 200mila e le 300mila sterline, era stato aggiudicato a un anonimo compratore per telefono alla Contemporary Art Evening Sale di venerdì sera per 1.042.000 sterline (1.180.000 euro). Un vero e proprio record per l’artista che, tuttavia, si è sempre detto e ha sempre dimostrato di essere contro la commercializzazione della sua arte. E infatti anche questa volta lo ha dimostrato. Subito dopo la vendita di “Ragazza col palloncino”, la tela è sfilata dalla cornice e, come in una sorta di tritadocumenti, è stato distrutto per metà. Un colpo di scena dietro il quale pare ci sia proprio la mano di Banksy.

LE PAROLE DI BANKSY DOPO L’ACCADUTO

“Siamo stati Banksyzzati”, ha poi ironizzato Alex Branczik, senior director di Sotheby’s. “Non ci è mai capitata una situazione simile in passato… dove un quadro si distrugge spontaneamente dopo aver raggiunto un quasi record per l’artista. Siamo impegnati a capire che cosa possa significare nel contesto di un’asta”. Non è chiaro se l’artista fosse in sala e abbia azionato il congegno da lì. In effetti, poco dopo, la conferma che si sia trattato di una nuova provocazione dell’artista arriva dal suo profilo Instagram. Banksy ha pubblicato un’immagine sul suo profilo Instagram commentando: “Going, going, gone…”, “Sta andando, sta andando, andato…”, proprio riferito alla distruzione del suo famosissimo quadro, acquistato per 1,2 milioni di euro.