Dopo le accuse ricevute da alcuni elementi dell’opposizione, in particolar modo il Pd, replica il Sindaco di Roma Virginia Raggi con una secca nota in merito al gravissimo incidente avvenuti ieri in pieno centro a Roma: «Questa tragedia è un momento di estremo dolore per il Comune. Ma il Comune si è già mosso con un regolamento. Abbiamo deciso, ascoltando i proprietari dei bus turistici, di iniziare a gennaio 2019. Eravamo pronti con il regolamento ma loro avevano già venduto i pacchetti e se avessimo imposto l’inizio, non solo avrebbero fatto ricorso ma avrebbero chiesto il risarcimento danni. E invece noi abbiamo bisogno che questo regolamento venga applicato come una lama, senza essere bloccato». Intanto però monta ancora la rabbia nella caotica via Cavour, con alcuni commercianti e residenti che spiegano amaramente a Repubblica «”Era solo questione di tempo, su questa strada corrono tutti. Pullman, auto, taxi, scooter, vetture in doppia fila, noi che viviamo qui siamo abituati ma nessuno fa nulla». (agg. di Niccolò Magnani)
L’ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES
Ne aveva parlato anche il New York Times di Giorgio De Francesco, il 54enne morto ieri a Roma dopo essere stato investito da un pullman turistico. Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza, non era un semplice burocrate al Ministero dell’Interno, come ricorda Il Messaggero, visto che il classe ’64 decideva quali profughi accogliere. Parlava inglese e francese alla perfezione, aveva master e specializzazioni, e decideva sullo status di rifugiato e sull’asilo politico dei migranti che lo richiedevano. Il New York Times nel 2017 gli aveva dedicato un articolo. Jim Yardely, l’autore dello scritto, parlava così di De Francesco: «Durante uno dei suoi giorni peggiori, De Francesco camminò fino a Piazza della Minerva. Lì, circondato dalla grandiosità decadente della città antica, ebbe quasi un crollo emotivo dopo avere ascoltato il caso di una donna nigeriana. Aveva sofferto molto. Aveva perso i suoi genitori. La sua famiglia la maltrattava. De Francesco si era dovuto allontanare per ricomporsi, perché sapeva che avrebbe dovuto votare contro di lei e che la sua richiesta sarebbe stata rifiutata». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UN GUASTO MECCANICO?
E’ accusato di omicidio stradale il 58enne autista del bus che nella mattinata di ieri ha investito e ucciso a Roma il 54enne viceprefetto Giorgio De Francesco. L’indagine coordinata dalla Procura di Roma, portata avanti dalla Polizia Locale di Roma Capitale, farà chiarezza su quanto accaduto, alla luce del fatto che sia l’alcol test quanto il drug test effettuati come da prassi sull’autista, sono risultati negativi. L’ipotesi maggiormente accreditata è quella di un guasto meccanico sul mezzo, anche perché lo stesso 58enne alla guida del pullman turistico ha ammesso di aver tentato di frenare, ma il mezzo non ha risposto, forse anche a causa dell’asfalto bagnato dalla pioggia. Saranno i periti a stabilire se il bus fosse ndifettoso o meno, mentre è al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi malore, anche se tale tesi sembrerebbe essersi affievolita nelle ultime ore, anche perché lo stesso autista non lo avrebbe tenuto nascosto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“HO CERCATO DI EVITARLI”
«Ho frenato, ho sterzato, ho cercato di evitarli, ma sono andato lungo», così ha parlato il 58enne autista del pullman che ieri ha investito a Roma, Giorgio De Francesco, 54 anni, presidente della I sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma. Il guidatore del bus è stato sottoposto ad alcol test e a drug test, e in entrambi i casi è risultato essere negativo. A questo punto sta prendendo piede, come sottolinea il Corriere della Sera, l’ipotesi di un malore o forse di un guasto. Il pullman era ripartito soltanto una quindicina di metri prima, dopo aver lasciato una comitiva presso l’hotel Palatino di via Cavour, e probabilmente l’asfalto reso viscido dalla pioggia ha complicato ulteriormente la situazione. Non è da escludere anche una distrazione, anche se, vista la bassa velocità a cui il pullman procedeva, sembrerebbe un’altra ipotesi da scartare. Le forze dell’ordine stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda, anche attraverso i filmati delle telecamere della zona, mentre il Codacons ha chiesto accertamenti per le condizioni delle strisce pedonali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DEI TESTIMONI
Sono agghiaccianti le parole dei testimoni della morte di Giorgio De Francesco, viceprefetto di Roma investito da un bus turistico. Su Il Messaggero possiamo trovare un racconto di un presente davvero impressionante: “Ho sentito le urla disperate di una donna e subito mi sono precipitata in strada. Davanti a me purtroppo c’era una scena terribile. Penso che quell’uomo sia stato sbalzato o trascinato per qualche metro. La moglie non smetteva di chiedere aiuto e lo faceva urlando”. Un’altra donna presente sul luogo dell’incidente ha specificato: “Pare che stesse attraversando sulle striscie e fosse quasi al centro della carreggiata quando è stato travolto. Sulle strisce c’era ancora un ombrello e altri oggetti che probabilmente erano suoi. Il corpo invece era finito tra due auto in sosta. Non so come questo possa essere stato possibile e come abbiano fatto a non vederlo”. Parole davvero assurde che ci fanno capire come già al momento dell’incidente ci fosse grande incredulità dei presenti su quanto era accaduto. (agg. di Matteo Fantozzi)
ACCUSE ALLA RAGGI
E’ l’ora delle polemiche nella Capitale dopo la morte di Giorgio De Francesco, il viceprefetto investito da un bus turistico a Roma, questa mattina intorno alle 11, in via Cavour, a pochi passi dai Fori Imperiali, mentre attraversava le strisce pedonali insieme alla moglie. Come riportato da Il Messaggero, non è la prima volta che si verifica un episodio simile: nel luglio scorso a Corso Vittorio una 22enne fu investita e uccisa dall’autista di un altro bus turistico, accusato di non essersi fermato al rosso del semaforo. A prendersela con l’amministrazione Raggi è Stefano Pedica, del Pd, che ha invocato lo “stop ai bus turistici in centro”, spiegando che “la giunta Raggi non può continuare a perdere tempo, deve intervenire subito per mettere fine a questo far west quotidiano”. Arriverà una replica dal Campidoglio? (agg. di Dario D’Angelo)
GIORGIO DE FRANCESCO ERA SULLE STRISCE
Giorgio De Francesco è stato investito e ucciso da un bus turistico nel centro di Roma, in via Cavour mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo quanto riporta il sito di Rtl 102.5, è molto probabile che il mezzo venga sottoposto a una perizia, per stabilire se vi sia stato un meno un problema ai freni. Il bus è intanto sotto sequestro, dopo che le autorità hanno svolto i rilievi sul posto, raccolto le testimonianze e cominciato a raccogliere le immagini registrate dalle videocamere poste nelle vicinanze del luogo della tragedia. La perizia pare verrà disposta anche dopo quelle che sono state le dichiarazioni dell’autista del bus, che avrebbe detto di aver frenato. L’uomo è stato anche sottoposto ad alcol test, risultato negativo ed è stato portato in ospedale per gli accertamenti tossicologici. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
GIORGIO DE FRANCESCO, VICEPREFETTO INVESTITO E UCCISO A ROMA
Stava attraversando le strisce pedonali il 54enne investito questa mattina a Roma. E’ questo quanto emerge dai primi rilievi effettuati dalle forze dell’ordine dopo che lo stesso è stato investito e ucciso da un autobus turistico in via Cavour al numero 221. La vittima è un cittadino romano, Giorgio De Francesco che lavora come viceprefetto presso il ministero degli interni, e al momento dell’incidente era in compagnia della moglie. Quest’ultima, una volta accaduto il fatto, ha iniziato ad urlare in maniera disperata vedendo il compagno sbalzato di diversi metri dall’autobus, come riferito da diversi testimoni. Subito allarmati i soccorsi, una volta giunti sul posto per l’uomo non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le lesioni riportate dopo l’impatto con il mezzo. L’uomo alla guida dell’autobus, un 58enne, è stato sottoposto da prassi all’alcol test e qa uello tossicologico, e i risultati sono attesi a breve. La polizia, come scrive Il Messaggero, sta inoltre esaminato il cronotachigrafo, una specie di scatola nera che viene installata sui pullman. La posizione dell’autista, che lavora per una ditta italiana, è complicata proprio per il fatto che la vittima stesse attraversando la strada sulle strisce: è possibile che fosse distratto al momento dell’impatto? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
54ENNE INVESTITO DA BUS
Incidente mortale verificatosi quest’oggi a Roma, precisamente in via Cavour. Al civico 221, vicino alla fermata della Metropolitana che collega il Colosseo alla stazione di Termini, un uomo di 54 anni è stato investito da un pullman turistico. A riferire la notizia sono i colleghi di RomaToday, che specificano che l’episodio si è verificato questa mattina, poco prima delle ore 11. Una volta lanciato l’allarme, sono giunti sul luogo dell’incidente gli uomini del soccorso del 118, e gli agenti della polizia locale del I Gruppo Trevi: i medici hanno provato a rianimare il pedone, ma le ferite erano troppo gravi, ed è morto poco dopo.
MEZZO SEQUESTRATO
L’uomo, al momento dell’investimento, stava attraversando la strada, e il pullman lo ha centrato in pieno anche se le dinamiche non sono ancora chiare. Per eseguire i vari rilievi scientifici, la polizia locale ha chiuso via Cavour da lgo Visconti Venosta a via Annibaldi, mentre l’autista del bus turistico, un uomo di 58 anni, è stato portato presso l’ospedale San Giovanni di Roma, dove è stato sottoposto al test anti droga e anti alcool, come da prassi. Il mezzo è stato invece sequestrato dalle forze dell’ordine. Come sottolinea RomaToday, si tratta della terza persona morta investita in pochi giorni a Roma.