«Dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne pochi contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona fra Biancavilla e Santa Maria di Licodia. E’ stata disposta la momentanea chiusura di due edifici sacri, in attesa di ulteriori e approfondite verifiche. In mattinata, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti sara’ a Biancavilla per un incontro operativo con i sindaci della zona»: lo ha detto nelle scorse ore il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci nel mentre dei soccorsi e delle prime stime danni dopo il sisma di Catania. L’allarme resta attivo da tutta la Protezione Civile e dalla stessa Regione Sicilia anche per le prossime ore, anche se per fortuna di feriti gravi non ve ne sono. Stamattina nuova scossa di terremoto nell’Etneo, precisamente a Biancavilla: i dati INGV spiegano che si tratta di un sisma minimo dello stesso sciame sismico. Grado di magnitudo M 2.0, ipocentro a circa 5 km di profondità sotto il livello del terreno: sotto il profilo dell’epicentro, i comuni interessati sono stati alle 7.11 di questa mattina, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano, Ragalna, Paternò, Belpasso, Centurie, Nicolodi, San Pietro Carenza, Bronte, Motta Sant’Anastasia, Pedara, Mascalucia, Catenanuova, Misterbianco, Trecastagni, Gravina di Catania. (agg. di Niccolò Magnani)
40 PERSONE PORTATE IN OSPEDALE, MA..
Il terribile terremoto di Catania per fortuna non ha portato alla morte di nessuna persona e praticamente a nessun danno. L’Avvenire racconta come siano state una quarantina le persone portate all’ospedale per essere visitate, ma solamente per motivi precauzionali. Si è parlato inoltre di attacchi di panico per diverse persone legati ovviamente alla grande paura dovuta alla forte scossa e anche ad alcune lievi ferite che si possono riassumere soprattutto con fenomeni contusivi. Tra i danni c’è la caduta di qualche cornicione con i danni più ingenti subiti da una casa abbandonata in campagna che ha praticamente perso il tetto. Per fortuna passata la paura non si deve fare un bilancio negativo di quanto accaduto, ma si deve ragionare con attenzione per cercare di evitare che in futuro ci si possa trovare non pronti per eventi simili e preoccupanti per la popolazione. (agg. di Matteo Fantozzi)
15MILA MORTI NEL PRECEDENTE DEL 1169
Pochi danni e feriti di lieve entità per il terremoto di magnitudo 4.8 sulla scala Richter che ha interessato Catania e provincia la notte scorsa. Tanta paura per una zona altamente sismica in cui i precedenti tellurici non possono lasciare tranquilli. Come ricorda Il Messaggero, quello più inquietante è datato 1169, quando la Sicilia Orientale e la Calabria meridionale vennero rase al suolo da un sisma di M 6.6 sulla scala Richter che fece 15mila vittime su una popolazione di 20mila. Al terremoto seguì l’eruzione dell’Etna e la città di Messina fece i conti con un impressionante maremoto che risalì per 6 km il corso del Simeto. Esattamente 500 anni dopo, nel 1669, un nuovo terremoto ebbe effetti distruttivi proprio su Catania e Nicolosi. Devastante anche il sisma dell’11 gennaio 1693, che culminò con una scossa di M 7.7, senza dimenticare quelli del 1818 e del 1848. Insomma: Catania e la Sicilia sanno bene cosa sia un terremoto distruttivo. La speranza è che ricordi di questo genere restino stampati soltanto sui libri di storia. (agg. di Dario D’Angelo)
ANALISI SUI LEGAMI TRA TERREMOTO ED ETNA
Il terremoto di magnitudo 4.8 avvenuto in Sicilia è legato all’attività dell’Etna? L’Ingv ha rilevato che la sismicità nell’area etnea avviene nella parte sommitale del vulcano e lungo i suoi fianchi, inoltre è caratterizzata da profondità ipocentrali molto variabili. Il terremoto di oggi è avvenuto a profondità medie e il meccanismo focale calcolato è di tipo trascorrente, motivo per il quale – come riportato da La Sicilia – è considerato “coerente” con i terremoti già studiati nell’Etna. In queste ore i sismologi e vulcanologi dell’Ingv stanno raccogliendo e analizzando tutti i dati disponibili per chiarire ogni aspetto e verificare se questo terremoto possa avere inciso sui meccanismi di ricarica del vulcano che sono in atto da mesi. E fino alle ore 16 ci sono stati altri 8 eventi sismici, solo 2 dei quali hanno superato magnitudo 2.0: quello di magnitudo 2.5 delle ore 2:29 e quello di magnitudo 2.3 delle ore 12:21. (agg. di Silvana Palazzo)
“NON SI PUÒ ESCLUDERE COINVOLGIMENTO DELL’ETNA”
Dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sulla scala Richter verificatosi nella notte a Catania sono in corso le analisi da parte dell’INGV per chiarire i contorni di questo fenomeno così intenso e scongiurare eventuali nuovi rischi per la popolazione. Il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Eugenio Privitera, come riportato dal Corriere ha dichiarato:”Non si può escludere che ci sia un collegamento con il vulcano. Il sisma si è originato ad una profondità tra i 5 e 7 chilometri, simile a quella di altri verificatisi negli ultimi tempi. Con la rete Gps e dei sensori geofisici stiamo seguendo una fase di rigonfiamento del vulcano. Per questo ci possono essere dei processi di ricarica del magma che provocano una reazione delle rocce. Però dobbiamo indagare più a fondo per capire se effettivamente esiste un legame con l’Etna”. A confermare questa possibilità è stato Alessandro Amato dell’INGV:”Stiamo approfondendo lo studio del sisma che questa notte si è manifestato nella zona di Catania con una magnitudo di 4.8 della Scala Richter. E ci muoviamo in due direzioni controllando prima di tutto se non vi sia il coinvolgimento vulcanico dell’Etna. L’alternativa – ha detto – è che si tratti di un movimento locale, di un assestamento di faglie”. (agg. di Dario D’Angelo)
CONTROLLI IN CORSO SU EDIFICI PUBBLICI
Una scossa di magnitudo 4.6 della scala Richter ha fatto tremare questa notte, attorno alle 2:30, la Sicilia, ed in particolare la provincia di Catania. Santa Maria di Licodia l’epicentro del sisma, dove sono crollati i cornicioni di alcuni edifici molto antichi, e dove diverse persone (una quarantina circa) sono rimaste ferite. Come scrive Il Fatto Quotidiano, si tratta per lo più di residenti spaventati dal terremoto (attacchini panico), o comunque feriti in maniera molto lievi (contusioni causate da cadute), che sono stati smistati nelle varie strutture ospedaliere della zona. Come hanno fatto sapere i vigili del fuoco, i danni sono stati limitati e contenuti a quegli edifici decisamente datati, ma sono comunque in corso i controlli in particolare sugli edifici pubblici come scuole e ospedali. Sono attesi aggiornamenti nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DEL SINDACO BIANCAVILLA
Sul terremoto è intervenuto anche il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, aggiornando quanto accaduto nel proprio paese, uno di quelli maggiormente “colpiti” dal sisma di questa notte: «La scossa di terremoto avvertita attorno alle 2.30 ha toccato tutti noi. Non facciamoci prendere dal panico – dice il primo cittadino del paese siciliano attraverso la propria pagina Facebook – a chi si trova fuori di casa diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili. Assieme a carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia, Protezione civile, Polizia municipale e volontari siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione». Nel contempo è stata emessa una nota da parte dei vigili di fuoco per aggiornare sui danni provocati dalla scossa di terremoto: «Fortunatamente i danni sono stati contenuti e limitati a vecchie abitazioni, cornicioni di chiese e muri di vecchie case in muratura». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOTTE DI PAURA A CATANIA
Notte di paura a Catania e provincia per il terremoto di magnitudo 4.8 sulla scala Richter verificatosi alle ore 2:34 di oggi con epicentro localizzato nel comune di Santa Maria di Licodia. Come riportato dall’Ansa, sono diverse decine le persone che hanno trascorso la notte al pronto soccorso per essere medicate dalle varie contusioni riportate, nella maggior parte dei casi dovute a cadute lievi. Tutte le persone sono state dimesse, ma si sono registrati anche casi di persone in stato di choc e preda di attacchi di panico. Come riportato da una nota della sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania, “fortunatamente i danni sono stati contenuti e limitati a vecchie abitazioni, cornicioni di chiese e muri di vecchie case in muratura”. Le richieste di intervento per crolli parziali, distacco di intonaci e cornicioni, e verifiche di stabilità sono state 50, 40 delle quali già eseguite. (agg. di Dario D’Angelo)
“ZONA AD ALTA PERICOLOSITA’ SISMICA”
Torna a tremare il sud della nostra penisola. Nella notte da poco passata, una violenta scossa di magnitudo 4.8 si è abbattuta nel catanese, in Sicilia, precisamente nel comune di Santa Maria di Licodia, ad una profondità di 9 chilometri. Come fa sapere l’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia «Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta pericolosità sismica, interessata sia dalla sismicità legata all’attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6.3». Sono molteplici gli eventi tellurici che si sono registrati nell’ultimo secolo sulla costa sud-est della Sicilia, quella appunto interessata dal terremoto di poche ore fa. Panico fra la gente, e alcuni edifici sono stati in parte danneggiati, in particolare, quelli di vecchissima data. I vigili del fuoco e i soccorsi sono al lavoro senza sosta per controllare la stabilità e mettere in sicurezza l’intera area. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DANNI AD ALCUNI EDIFICI DATATI
Una notte di terrore quella da poco passata, per i cittadini catanesi. Una scossa di terremoto di 4.8 gradi sulla scala Richter, ha fatto tremare l’area attorno a Biancavilla, provocando danni agli edifici e anche qualche ferito lieve. A Santa Maria di Licodia, ma anche a Biancavilla e ad Adrano, sono caduti dei cornicioni di edifici antichi; sempre a Biancavilla la chiesa della Madonna dell’Idra ha perso dei grossi pezzi di pietra bianca, così come la sede del comune, palazzo Ardizzone. Panico fra la popolazione che di fatto ha lanciato il primo allarme attraverso i social newtork, il cui sonno è stato appunto turbato da questo evento inatteso. Moltissime le testimonianze sul web di persone che hanno vissuto in prima persona il terremoto catanese. come ad esempio Maria Antonietta che racconta: «Al nono piano è stato terribile… ha ballato tutto». Fren invece spiega: «Stavo dormendo e mi si è spostato il letto di almeno 10cm, sto tremando dalla paura». Infine Chiara che ammette di essere andata in panico: «Mi sono svegliata con la scossa di terremoto e sto piangendo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TREMA LA SICILIA
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 sulla scala Richter si è abbattuta vicino a Catania, in Sicilia, creando sconcerto tra la popolazione. Poco dopo le 2 e 34 minuti di notte, infatti, il sisma si è scatenato all’incirca a metà strada tra Paternò e Biancavilla, ma l’onda d’urto si è velocemente propagata verso aree più densamente popolate. L’ipocentro del terremoto, infatti, è stato calcolato a circa 9 km di profondità, e eventi sismici che si verificano sopra quota 10 km sono nettamente più intensi per quanto riguarda gli effetti sulla superficie rispetto a quelli, magari maggiormente potenti, ma più in profondità. Danni non se ne sono fortunatamente registrati, nè a cose, nè a persone, ma edifici non perfettamente statitici potrebbero essere stati lesionati da una scossa di questa portata, quindi si raccomanda di usare cautela nei sopralluoghi a casolari ed edifici già con problemi di stabilità. Di gente in strada e di agitazione sui social media se ne è vista molta e ancora dopo un’ora abbondante dall’episodio sismico, sembra che il terremoto non lasci i cittadini siciliani troppo tranquilli. Da registrare una seconda scossa di assestamento di 2.5 gradi di scala Richter, sempre nella zona di Catania. Non sono da escludere, come sempre, altri eventi sismici in queste ore, anche di notevole intensità quindi è raccomandata una certa prudenza.
TERREMOTO OGGI A CATANIA, LA MAPPA DEI COMUNI COLPITI
I comuni maggiori interessati dal sisma sono stati Catania e Acireale, ambedue entro i 25 km dall’epicentro, localizzato a Santa Maria di Licodia. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo i comuni di Paternò, Biancabilla Ragalna, Belpasso e Adrano. Tra i 10 km e i 20 km troviamo Camporotondo Etneo, Motta Sant’Anastasia, San Pietro Clarenza, Nicolosi, Misterbianco, Centuripe, Pedara, Tremestieri Etneo, Sant’Agata li Battiati, San Giovanni la Punta, Catenanuova, Viagrande, Aci Bonaccorsi, San Gregorio di Catania.