Se il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, aveva minacciato nelle ultime ore di chiudere anche gli aeroporti italiani ai voli charter provenienti dalla Germania con i migranti da rimpatriare nel Paese di primo approdo, e l’altro vicepremier Luigi Di Maio ha tagliato corto, spiegando che della questione se ne occupa il titolare del Viminale e il suo omologo tedesco, Horst Seehofer, pare che sia sceso il livello della tensione tra i due Paesi. Per adesso, infatti, Berlino non ha intenzione di far partire alcun volo verso l’Italia, non avvalendosi del diritto che garantisce alla Germania l’accordo stipulato a Dublino, ma la tensione resta e soprattutto all’interno dell’esecutivo tedesco, dove la mossa paventata da Seehofer ha soprattutto una valenza elettorale in vista del voto in Baviera e non è ben vista invece da Angela Merkel, da tempo in rotta di collisione con quello che è considerato uno dei “falchi” del suo esecutivo, ma appartenente a quella CSU strategica per la CDU per non far cadere il Governo. Che un possibile asse tra Salvini e Seehofer possa farlo traballare ancora di più? Per adesso, quella stipulata tacitamente fra i tre, pare una pace armata ma la questione potrebbe presto riproporsi. (agg. R. G. Flore)
PER ADESSO NESSUN VOLO CHARTER DA BERLINO
Lo “stop per ora” da Berlino non lascia sereni e tranquilli i governanti italiani che sul tema dei rimpatri, specie con Salvini, vuole vederci molto più chiaro: intervenendo a Rtl 102.5 questa mattina è lo stesso Ministro degli Interni a tornare sullo scontro con la Germania e in maniera molto poco “tenera”. «Migranti in arrivo dalla Germania? Non esiste nè in cielo nè in terra. Ho saputo del volo charter da un giornalista, non da un atto formale da parte del governo tedesco che poi ha smentito l’esistenza di un volo charter». Secondo il sottosegretario all’Interno, della Lega, Nicola Molteni «Per il rimpatrio in Italia di richiedenti asilo dalla Germania non ci saranno charter. Perché ci possano essere modalità diverse, rispetto a quelle già previste, serve un accordo bilaterale che al momento non c’è», spiega in una intervista al Messaggero. È lo stesso Molteni che Illustra però una possibile soluzione: «Se la Germania vuole ipotizzare un numero superiore” al tetto massimo di 50 migranti al mese previsto dal trattato, “deve firmare un accordo che apra sul fronte della cooperazione nell’accoglienza. Per cui parlare di charter è solo un modo per giocare con le parole». (agg. di Niccolò Magnani)
SEEHOFER SMENTISCE, GENTILONI ATTACCA
La Germania, almeno in queste ore, smentisce quanto riportato nelle scorse ore in merito alle imminenti partenze di migranti “secondari” verso l’Italia su alcuni charter: «Nei prossimi giorni non è pianificato alcun volo per rimpatri in Italia», ha spiegato il portavoce di Seehofer all’Ansa, che poi sottolinea come «In genere non diamo informazioni prima dei voli di rimpatrio – dice il portavoce – informazioni concrete circa ad esempio il momento programmato per i rimpatri e/o sui Paesi coinvolti, comporterebbero la prevedibilità delle misure, mettendone a rischio la riuscita». Da un Ministro che smentisce ad un ex Primo Ministro (italiano) che invece attacca Salvini e la sua reazione dura sempre sul fronte migranti: Paolo Gentiloni su Facebook scrive «Dopo aver chiuso i porti, ora chiuderemo gli aeroporti? […] Noi avevamo sempre detto di no, in mancanza di un impegno comune europeo sull’accoglienza, Salvini a quanto pare ha detto di sì (anche se ora ci sta ripensando). In campagna elettorale aveva promesso di cacciare i 500mila irregolari. Appena diventato ministro ha ammesso che non era possibile:”ci vorrebbero 80 anni”. Da ministro ha litigato con tutti i vicini facendo crollare i rimpatri volontari dall’Italia ai paesi africani e aumentando i rimpatri dai paesi europei verso… l’Italia.Intanto fa la faccia feroce e annuncia chiusure. Ieri i porti, oggi forse gli aeroporti, domani, chissà, i giornali. Quanto è faticoso essere cattivi». (agg. di Niccolò Magnani)
DI MAIO IN DIFESA DI SALVINI
Ancora una volta sono gli accordi di Dublino a far discutere, quasi “dividere” due o più Paesi in Unione Europea: i migranti secondari stanno di nuovo fratturando il rapporto tra Italia e Germania e in difesa del vicepremier Matteo Salvini arrivano le parole dell’altro leader di Governo, Luigi Di Maio. Intervenendo dalla Basilicata, il Ministro del Lavoro smentisce su tutta la linea che tra Italia e Germania sia stato siglato un accordo sui “dublinanti” nel Paese di primo arrivo: «Io questa cosa dei charter con i migranti che arrivano in Italia non so chi l’abbia autorizzata, sinceramente, perché sui ‘secondary movement’, che erano il tema su cui si discuteva come Italia in Europa e che ci chiedeva la Germania, non è stato sottoscritto alcun accordo. Adesso vediamo cosa accadrà ma per fare queste cose ci vogliono gli accordi». Già all’epoca del primo scontro, qualche settimana fa, fu il Viminale a smentire le voci che davano per firmato il patto tra Salvini e Seehofer: «Non c’è alcuna firma da parte del ministro Salvini e non c’è alcun accordo con Berlino a proposito dei numeri dei cosiddetti ‘dublinanti’ o immigrati secondari – avevano fatto sapere fonti del Viminale – Salvini non intende accettare alcuna intesa che possa portare in Italia anche un solo immigrato in più. L’eventuale accordo con la Germania riguarderà il futuro». (agg. di Niccolò Magnani)
ROTTURA CON SEEHOFER?
“Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti”: è con queste parole che il ministro dell’Interno Matteo Salvini apre lo scontro con la Germania – e di conseguenza con l’Europa – sul tema dei migranti e nello specifico dei “dublinanti”. Ma c’è un dato politico che emerge chiaramente dall’attacco portato dal vicepremier nei confronti di Berlino, deciso a riportare i migranti “secondari” nel Paese di primo ingresso, ed è quello che vede Salvini scontrarsi di fatto col suo (ex?) alleato “sovranista”, il ministro dell’interno bavarese Horst Seehofer col quale nelle scorse settimane era sembrato crearsi un buon feeling. Tutto finito quando Seehofer ha presentato la sua proposta per i rimpatri dei migranti dalla Germania in Italia, quella che avrebbe dovuto prevedere un “saldo zero” negli scambi tra Paesi. Un accordo che dal Viminale smentiscono di aver mai firmato, con Salvini che a quel punto avrebbe cambiato cavallo puntando sugli “amici di Afd”, proprio i rivali di Seehofer alle prossime elezioni. (agg. di Dario D’Angelo)
GIALLO VIMINALE, HA FIRMATO O NO L’INTESA CON LA GERMANIA?
Dopo la chiusura dei porti, Matteo Salvini promette anche quella degli aeroporti italiani. Tutto nasce dall’indiscrezione svelata da Repubblica, secondo cui la Germania avrebbe intenzione di accelerare il rientro in Italia dei cosiddetti “dublinanti”, ovvero i migranti che vengono rintracciati in Paesi diversi da quelli di primo ingresso. Al netto delle smentite del Viminale, un’intesa tra Italia e Germania sarebbe stata raggiunta, come dimostrato dal fatto che un charter con a bordo 40 migranti è atteso a Fiumicino per il prossimo 11 ottobre. Ad andare all’attacco del ministro dell’Interno e delle sue presunte contraddizioni è Filippo Sensi (Pd):”Non bastano proclami e veline. L’accordo con la Germania per il rimpatrio dei profughi è in vigore o no? Matteo Salvini voleva fare aumm aumm? E ora pizzicato col sorcio in bocca da quei cattivoni di Repubblica fa il ganassa? Chiarisca: tornano o no? Accordo vale?”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “CHIUDIAMO GLI AEROPORTI”
La Germania vorrebbe rimandare in Italia ben 40mila immigrati irregolari, con il rischio che si apra una crisi diplomatica senza precedenti. Come anticipato nella giornata di ieri da Repubblica, Angela Merkel è pronta a far salire su voli di sola andata destinazione Italia, i cosiddetti “dublinanti”, ovvero, quegli immigrati che vengono beccati in paesi europei diversi da quelli di primo ingresso, come appunto l’Italia. Peccato però che la Merkel non abbia fatto i conti con il governo italiano, a cominciare dal ministro dell’interno, Matteo Salvini, che uscendo allo scoperto in queste ore ha confessato: «Come ho chiuso i porti, adesso chiuderò anche gli aeroporti».
“NESSUN AEROPORTO DISPONIBILE”
«Se qualcuno a Berlino o a Bruxelles – precisa il vice-presidente del consiglio – pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile». Tale decisione arriva dopo che la Germania non era riuscita a raggiungere un accordo nelle scorse settimane proprio in merito ai dublinanti, con il leader leghista, che aveva tra l’altro specificato: «Non accettiamo alcuna intesa che possa portare in Italia anche un solo immigrato in più». La Merkel avrebbe già programmato due date per lo sbarco dei 40mila in Italia, ovvero, il 9 e il 19 ottobre, ma senza prima informare l’Italia…