Forteto, violenze su minori: santone condannato a 8 anni ma è di nuovo in libertà. Nuovi aggiornamenti sulla delicata vicenda di Vicchio, provincia di Firenze, con Rodolfo Fiesoli che è stato scarcerato in seguito al ricorso presentato dal suo difensore e accolto dalla Cassazione. Il “profeta”, così come era conosciuto nella comunità”, è stato accusato di maltrattamenti e violenze su minori. Il Forteto è un comunità di accoglienza dove i minori erano accolti e mandati a lavorare, ma le indagini hanno fatto venire a galla una realtà totalmente diversa, fatta di abusi e di plagi, di “lavaggi di cervello” come spiegato da una vittima. Intervistata da Storie Italiane, queste le parole di una delle donne finite nel vortice del Forteto: “Nel 1997 tramite l’affidamento del tribunale dei minori di Firenze. Avevo 16 anni ed ero incinta. Erano vietati rapporti eterosessuali, erano riconosciuti solo i rapporti omosessuali e venivano separate anche le madri dei figli”.
I DIECI COMANDAMENTI
Erano dieci i cosiddetti comandamenti che gli ospiti dovevano rispettare: tra questi la denigrazione costante della famiglia di origine, il divieto di coltivare rapporti con persone all’esterno della comunità, l condizionamento delle scelte di voto in occasione di elezioni politiche e amministrative o ancora la leicità di minacciare anche di morte coloro che tentavano di sottrarsi alle regole. Continua una delle vittime a Storie Italiane: “Tutti i bambini venivano affidati, dovevano avere un cosiddetto babbo: un uomo e una donna che fingevano le funzioni di babbo e mamma nei confronti di questi bambini”. E sulla sua storia personale: “Il padre naturale è stato naturale quando ero ancora incinta: ha visto suo figlio quando aveva già 14 anni”. Continua la vittima: “Fiesoli era il capo della setta, ma i suoi adepti ne facevano parte: dopo 40 anni i carnefici continuano a essere nella setta. Sono caduta dalla padella alla brace, sono una vittima dello stato italiano: ci sono capitate delle cose che non dovevano capitare, ci hanno abbandonati al Forteto e non ci hanno tutelati”.