Le tecniche per truffare le persone sono infinite, ogni giorno se ne inventano di nuove. L’ultimo caso, ideato sfruttando la paura delle persone soprattutto quelle anziane, è decisamente malvagio. Il primo caso di questa nuova truffa è stato segnalato da una donna di 71 anni residente a Castelsangiovanni in provincia di Piacenza, avvicinata dapprima nel cimitero cittadino. Poco dopo la stessa persona, una donna, si è presentata a casa dell’anziana (l’aveva certamente seguita) presentandosi come un addetto a indagini sulla presenza di siringhe infettate dall’Hiv nei giardini e per strada.



LA TRUFFA DELL’HIV: SCOPERTA DALLA VITTIMA

La donna è caduta nell’inganno e l’ha fatta entrare in casa. Dicendo che tali siringhe potevano essere anche nel suo giardino e che qualunque oggetto può esserne contaminato, ha chiesto alla proprietaria di casa di radunare i suoi gioielli: li avrebbe portati ad esaminare. In realtà una truffa alquanto stupida, avrebbe fatto meglio a chiedere un po’ di tutto, non solo gioielli. L’anziana ha finalmente sospettato un tentativo di furto e ha invitato la donna a uscire da casa sua. L’anziana ha fornito poi ai carabinieri un identikit: corporatura snella, occhi verdi e capelli neri (forse una parrucca).



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